Situazione patrimoniale e finanziaria


Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono quelli posseduti per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine, invece che per investimento o per altri scopi.
Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità liquida equivalente esso deve essere prontamente convertibile in un ammontare noto di denaro e deve essere soggetto a un irrilevante rischio di variazione del valore.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato al netto dei costi variabili di vendita.
Il costo di produzione comprende il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti quelli indirettamente imputabili alla fabbricazione. Sono esclusi gli oneri finanziari.
Le scorte obsolete o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo.

Crediti iscritti nell’attivo circolante

I crediti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da ricevere che per tale tipologia corrisponde normalmente al valore nominale indicato in fattura adeguato (se necessario) al presumibile valore di realizzo mediante apposizioni di stanziamenti iscritti a rettifica dei valori nominali. Successivamente i crediti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato che generalmente corrisponde al valore nominale.
I crediti ceduti attraverso operazioni di factoring pro-soluto, a seguito delle quali è avvenuto il trasferimento a titolo definitivo al cessionario dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, sono rimossi dal bilancio al momento dell’avvenuto trasferimento.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali si riferiscono principalmente a siti industriali. Le attività sono iscritte a bilancio al costo storico al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate su base mensile a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse.

Il valore ammortizzabile è il costo di un bene, o altro valore sostitutivo del costo, meno il suo valore residuo, dove il valore residuo di un bene è il valore stimato che l’entità potrebbe ricevere in quel momento dalla sua dismissione, al netto dei costi stimati di dismissione.

Gli ammortamenti vengono calcolati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici a esso collegati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Terreni n.a.
Fabbricati industriali e costruzioni leggere 2,5-12,5
Impianti e macchinari 7-14
Attrezzature industriali e commerciali 10-25
Altri beni 10-33
Immobilizzazioni in corso n.a.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono ammortizzati.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al Conto Economico.
I costi di manutenzione che determinano un aumento di valore, o della funzionalità, o della vita utile dei beni, sono direttamente attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli utili o le perdite derivanti da dismissioni di cespiti vengono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.

I contributi in conto capitale vengono presentati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come posta rettificativa del valore contabile del bene. Il contributo viene rilevato come provento durante la vita utile del bene ammortizzabile tramite la riduzione della quota di ammortamento.

Immobilizzazioni in leasing
Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo.
Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario una parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene.
Così come previsto dallo IAS 17, un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:

  • il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;
  • il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale si può esercitare l’opzione cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;
  • la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;
  • all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale al fair value (valore equo) del bene locato;
  • i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.

I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come passività finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.
I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Costi di sviluppo 20-33
Diritti di brevetto industriale e concessioni, licenze e marchi 20-33
Relazione Clienti 5
Denominazione 5
Altri 20-33
Goodwill n.a.
Immobilizzazioni in corso n.a.

L’ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile dell’immobilizzazione e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.

Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca vengono addebitati a Conto Economico quando sostenuti così come stabilito dallo IAS 38.
Conseguentemente i costi di sviluppo relativi a specifici progetti vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo in virtù di un impegno del cliente e vengono ammortizzati per tutto il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto.
Il valore capitalizzato dei vari progetti viene riesaminato annualmente, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedano, mediante una analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore.

Marchi e licenze
I marchi e le licenze sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il costo è ammortizzato in modo sistematico nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile definita.

Relazione Clienti
La relazione clienti rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “purchase price allocation”, al portafoglio clienti del Gruppo Systemes Moteurs alla data di acquisizione del controllo.

Denominazione
La denominazione rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “purchase price allocation”, al nome “Systemes Moteurs” alla data di acquisizione del controllo.

Software
I costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Si precisa che è stato avviato un progetto pluriennale di implementazione nel Gruppo di un nuovo sistema informativo integrato. I relativi costi sono capitalizzati dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. che concederà in uso la proprietà intellettuale del sistema informativo, contro pagamento di royalties, alle società controllate coinvolte nel processo d’implementazione. La vita utile dell’immobilizzazione è stimata essere 10 anni e l’ammortamento decorre dal completamento dell’implementazione in ogni singola società.

Goodwill
Il goodwill derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo “Aggregazioni aziendali”. Il goodwill non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. A differenza di quanto previsto per le altre attività immateriali i ripristini di valore non sono consentiti per il goodwill.
Ai fini di una corretta effettuazione dell’analisi di congruità il goodwill è stato allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, C.G.U.) che beneficeranno degli effetti derivanti dall’acquisizione.
All’interno del Gruppo Sogefi sono oggi presenti cinque C.G.U.: sistemi motori – filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”), sistemi motori – filtrazione aria e raffreddamento (gruppo Systèmes Moteurs), sospensioni auto, sospensioni veicoli industriali e molle di precisione.
I goodwill oggi in essere riguardano solo le divisioni sistemi motore – filtrazione fluida, sistemi motore – filtrazione aria e raffreddamento e la divisione sospensioni auto.

Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il Gruppo non presenta attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2012.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali

In presenza di situazioni potenzialmente generatrici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali e immateriali vengono sottoposte a impairment test, stimando il valore recuperabile dell’attività e confrontandolo con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene adeguato di conseguenza. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a Conto Economico.
Per il goodwill e le immobilizzazioni immateriali a vita indefinita l’impairment test viene fatto almeno annualmente.
Ad eccezione del goodwill, qualora una svalutazione effettuata precedentemente non avesse più ragione di essere mantenuta il valore contabile viene ripristinato a quello nuovo derivante dalla stima, con il limite che tale valore non ecceda il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata alcuna svalutazione. Anche il ripristino di valore viene registrato a Conto Economico.

Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate e a controllo congiunto sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto.

Partecipazioni in altre imprese e altri titoli

Secondo quanto previsto dal principio IAS 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore vengono riconosciuti in una specifica voce di “Altri utili (perdite) complessivi”. In presenza di evidenze obiettive che l’attività abbia subito una perdita di valore o in caso di vendita, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento negli “Altri utili (perdite) complessivi” sono contabilizzati a Conto Economico.
Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta (paragrafo 3 “Attività Finanziarie”).

Attività non correnti possedute per la vendita

Secondo quanto previsto dall’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, le attività non correnti il cui valore contabile verrà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo, se presenti i requisiti previsti dallo specifico principio, sono classificate come possedute per la vendita e valutate al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei costi di vendita. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la vendita, i relativi ammortamenti sono sospesi.

Finanziamenti

I finanziamenti sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso d’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento della regolazione.

Strumenti derivati

Per derivato si intende qualsiasi contratto di natura finanziaria avente le seguenti caratteristiche:

  1. il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, di un prezzo di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, di un merito di credito (rating) o altra variabile sottostante prestabilita;
  2. non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato;
  3. sarà regolato a data futura.

Viene trattato, ai fini della rilevazione contabile, a seconda che abbia natura speculativa o possa venire considerato come strumento di copertura.
Tutti i derivati vengono inizialmente rilevati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria al costo che è rappresentativo del loro fair value. Successivamente tutti i derivati vengono valutati al fair value.

Le variazioni di fair value vengono rilevate a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) per i derivati non designati di copertura.

I derivati che hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting vengono classificati come segue:

  • fair value hedge (coperture del valore di mercato) se sono soggetti a rischio di variazione nel valore di mercato dell’attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (coperture dei flussi finanziari) se vengono posti in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’attività o passività esistente, sia da un’operazione futura altamente probabile.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge vengono imputati a Conto Economico sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato, sia quelli conseguenti all’adeguamento a fair value dell’elemento sottostante alla copertura.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge, impiegati ad esempio al fine di coprire il rischio tasso su finanziamenti a medio lungo termine a tasso variabile, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente negli Altri utili (perdite) complessivi per la parte che copre in modo efficace il rischio per il quale sono stati posti in essere, mentre viene registrata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) l’eventuale parte
non efficace.

La parte imputabile agli Altri utili (perdite) complessivi viene riclassificata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) nel momento in cui le attività e le passività coperte influenzeranno i costi e ricavi del periodo.
Si precisa che il Gruppo ha adottato una specifica procedura per la gestione degli strumenti finanziari all’interno di una politica complessiva di gestione dei rischi.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da pagare e successivamente al costo ammortizzato che, generalmente, corrisponde al valore nominale.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono relativi ad accantonamenti che vengono stanziati solo quando si ritiene di dover far fronte a un’obbligazione (legale o implicita) derivante da un evento passato e per la quale è probabile un utilizzo di risorse il cui ammontare deve poter essere stimato in maniera attendibile.
Non si procede invece ad alcun stanziamento a fronte di rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile. In questa evenienza si procede a darne menzione nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e non si procede ad alcun stanziamento.
Accantonamenti relativi a operazioni di riorganizzazioni aziendali vengono stanziati solo quando approvati e portati a conoscenza delle principali parti coinvolte.

Benefici ai dipendenti e similari

I dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti all’1 gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo
sono iscritte al minore tra il loro valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

Nel caso di una modifica al piano che cambi i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel conto economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettante ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel conto economico.

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel conto economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.

I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Phantom stock option
Per i piani di phantom stock option, così come previsto dal principio IFRS 2 nella parte relativa alle “operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa”, si procede alla rimisurazione del fair value del piano alla data di bilancio iscrivendolo come costo a Conto Economico in corrispondenza di un fondo.

Piani di incentivazione basati su azioni
Per i “Piani di incentivazione basati su azioni” (Stock option e Stock Grant), così come previsto dal principio IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”, il Gruppo provvede a calcolare il fair value dell’opzione determinato al momento dell’assegnazione rilevandolo come costo a Conto Economico lungo il periodo di maturazione del beneficio. Trattandosi di componente eminentemente figurativa, nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria si provvede ad incrementare la riserva ad hoc istituita all’interno del Patrimonio Netto. Tale costo figurativo viene determinato da specialisti di tali problematiche, tramite l’ausilio di appositi modelli economico–attuariali.

Imposte differite

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo.
Il valore delle imposte differite attive riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale.
Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende verranno applicate, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate agli Altri Utili (perdite) complessivi/Patrimonio Netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente agli Altri Utili (perdite) complessivi/Patrimonio Netto.

Partecipazione al consolidato fiscale di CIR (applicabile per le società italiane)

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata).

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi per la vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà (momento del trasferimento dei rischi e benefici) che generalmente coincide con la spedizione. Sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.
I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione.

Costo variabile del venduto

Rappresenta il costo delle merci vendute. Include il costo delle materie prime, sussidiarie, delle merci, nonché i costi variabili di produzione e di distribuzione incluso il costo del personale diretto di produzione.

Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo

In tale categoria sono inclusi i costi fissi di produzione quali sono i costi del personale indiretto di produzione, costi di manutenzione, materiali di consumo, affitti di immobili e macchinari dedicati alla produzione.
Sono altresì inclusi tutti i costi fissi di ricerca e sviluppo al netto dei costi di sviluppo capitalizzati in virtù dei loro benefici futuri e esclusi gli ammortamenti che vengono rilevati in una voce separata del Conto Economico.

Costi fissi di vendita e distribuzione

Sono relativi a componenti negativi di reddito, sostanzialmente insensibili alle variazioni dei volumi di vendita, relativi al personale, alle attività di promozione e pubblicità, a magazzini gestiti esternamente, a noleggi e ad altre attività di vendita e distribuzione. Rientrano quindi in tale categoria tutti i costi fissi sostenuti successivamente allo stoccaggio dei prodotti finiti nei relativi magazzini e direttamente correlati ad attività di vendita e distribuzione degli stessi.

Spese amministrative e generali

In tale categoria sono inclusi i costi fissi relativi al personale, spese telefoniche, spese legali e tributarie, affitti e noleggi, spese per pulizia e sicurezza e altri costi generali.

Contributi in conto esercizio

Sono accreditati al Conto Economico quando esiste una ragionevole certezza che l’impresa rispetterà le condizioni previste per la concessione del contributo e che i contributi saranno quindi ricevuti.

Costi di ristrutturazione e altri costi/ricavi non operativi

Sono relativi a valori non correlati all’attività caratteristica del Gruppo o non ricorrenti e sono soggetti a evidenza in nota integrativa se di importo rilevante.
La non ricorrenza dei costi di ristrutturazione rende opportuna la loro identificazione separata, con presentazione che non influisce sul risultato operativo sintesi dell’andamento reddituale delle attività tipiche di funzionamento come definito dal Gruppo.

Dividendi

I ricavi per dividendi sono registrati quando sorge il diritto all’incasso che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Imposte correnti

Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali di paese e tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti di imposta eventualmente spettanti.

Risultato per azione

Risultato base per azione viene calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie.

Risultato per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali aventi effetto diluitivo.

Conversione delle poste in valuta estera

Moneta funzionale
Le società del Gruppo predispongono il loro bilancio in accordo alla moneta di conto utilizzata nei singoli paesi.
La valuta funzionale della Capogruppo è l’Euro che rappresenta la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

Transazioni e rilevazioni contabili
Le transazioni effettuate in valuta estera vengono inizialmente rilevate al tasso di cambio della data della transazione.
Alla data di chiusura del bilancio le attività e passività monetarie denominate in valuta estera vengono riconvertite in base al tasso di cambio vigente a tale data.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore.

Stime e assunzioni critiche

Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime e assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime rappresentano la migliore valutazione possibile alla data del bilancio. Si noti come, data la loro natura, potrebbero comportare una variazione anche significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste interessate da questo processo estimativo sono:

  • goodwill - effettuazione dell’impairment test: per il calcolo del valore d’uso delle Cash Generating Units, il Gruppo ha preso in considerazione, con riferimento al periodo esplicito, gli andamenti attesi risultanti dal budget per il 2013 e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano strategico 2014-2016. Il budget e il piano sono stati elaborati in linea con le previsioni sull’andamento del settore dell’automotive elaborate dalle più importanti fonti del settore. Sulla base di tali previsioni non è emersa la necessità di impairment;
  • piani pensione: gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano diverse assunzioni statistiche con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività a servizio dei piani. Tali assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio dei piani (tale assunzione riguarda quasi esclusivamente i fondi pensione inglesi), i tassi futuri di incremento salariale, i tassi di mortalità e di turnover;
  • recuperabilità delle imposte anticipate attinenti a perdite fiscali: al 31 dicembre 2012 sono state iscritte imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio o di esercizi precedenti nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate.
  • Tale probabilità si evince dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie che è improbabile che si ripetano nel futuro;
  • derivati: la stima del fair value dei derivati è stata eseguita da consulenti esterni sulla base dei modelli valutativi utilizzati dalla prassi del settore;
  • con riferimento alla determinazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte da Systèmes Moteurs si precisa che:
    • il fair value delle immobilizzazioni materiali è stato determinato sulla base delle perizie eseguite da professionisti esterni;
    • il fair value delle immobilizzazioni immateriali è stato determinato da professionisti esterni sulla base di modelli valutativi elaborati in base alla prassi del settore;
    • le passività potenziali legate a rischi di garanzia prodotti sono state determinate con ipotesi prudenziale; il correlato credito per indennizzi è stato contabilizzato sulla base della ragionevole certezza del relativo recupero.

Adozione di nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal gennaio 2012

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2012:

  • In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare l’informativa delle operazioni di trasferimento (derecognition) delle attività finanziarie. In particolare, gli emendamenti richiedono maggior trasparenza sull’esposizione a rischi in caso di transazioni in cui un’attività finanziaria è stata trasferita, ma il cedente mantiene una qualche forma di continuing involvement in tale attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere in prossimità della fine di un periodo contabile. L’adozione di tale modifica ha prodotto gli effetti sull’informativa della cessione pro-soluti dei crediti non notificati alla controparte.
  • In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di misurare le imposte differite derivanti da investimenti immobiliari valutati al fair value in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Specificatamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore di carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40 sia realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle imposte differite, nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta l’aliquota relativa alla vendita. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla valutazione delle imposte differite al 31 dicembre 2012.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall’Unione Europea, ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:

  • Secondo IFRS 10 vi è un unico principio base per consolidare tutte le tipologie di entità, e tale principio è basato sul controllo. Tale variazione rimuove l’incoerenza percepita tra il precedente IAS 27 (basato sul controllo) e il SIC 12 (basato sul passaggio dei rischi e dei benefici);
  • E’ stata introdotta una definizione di controllo più solida rispetto al passato, basata su tre elementi: (a) potere sull’impresa acquisita; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l’ammontare di tali rendimenti;
  • l’IFRS 10 richiede che un investitore, per valutare se ha il controllo sull’impresa acquisita, si focalizzi sulle attività che influenzano in modo sensibile i rendimenti della stessa;
  • l’IFRS 10 richiede che, nel valutare l’esistenza del controllo, si considerino solamente i diritti sostanziali, ossia quelli che sono esercitabili in pratica quando devono essere prese le decisioni rilevanti sull’impresa acquisita;
  • l’IFRS 10 prevede guide pratiche di ausilio nella valutazione se esiste il controllo in situazioni complesse, quali il controllo di fatto, i diritti di voto potenziali, le situazioni in cui occorre stabilire se colui che ha il potere decisorio sta agendo come agente o principale, ecc.

In termini generali, l’applicazione dell’IFRS 10 richiede un significativo grado di giudizio su un certo numero di aspetti applicativi.

Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il Gruppo non si attende alcun effetto sull’area di consolidamento riveniente da tale nuovo principio.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l’IFRS 11, l’esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Il Gruppo non si attende alcun effetto sull’area di consolidamento riveniente da tale nuovo principio.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre  società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che illustra come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fattispecie in cui i principi che richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio, per chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32, rendendola di fatto più difficile. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2014.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. L’emendamento richiede informazioni sugli effetti o potenziali effetti delle compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo.

In data 16 giugno 2011 o IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012.

In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensive income”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. Gli emendamenti prevedono inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a conto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio devono essere iscritti a conto economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note al bilancio.
L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Gli effetti ragionevolmente stimabili derivanti dall’applicazione di queste variazioni del principio ai saldi della passività per “Fondi a lungo termine” e del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2012 ammontano a 20.041 mila. Il Gruppo non ha ancora completato l’analisi degli effetti, rivenienti dall’applicazione del nuovo principio, che si sarebbero manifestati sul risultato netto dell’esercizio 2012.

Nell’ottobre 2011 è stato pubblicato il documento IFRIC 20 Stripping Costs in the Production Phase of a Surface Mine, che si applica ai costi di rimozione dei rifiuti che sono sostenuti nelle attività di miniera in superficie durante la fase di produzione della miniera. Questa Interpretazione si applica dai periodi annuali che iniziano dal 1 gennaio 2013 o dopo tale data.

Il 19 marzo 2011 lo IASB ha pubblicato l’emendamento all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards - Government Loans che modifica il riferimento alla contabilizzazione dei government loans in sede di transizione agli IFRS.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall’Unione Europea.

Alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel Prospetto degli “Altri utili e perdite complessive” e non transiteranno più nel conto economico.
Le fasi due e tre del progetto sugli strumenti finanziari, relativi rispettivamente agli impairment delle attività finanziarie e all’hedge accounting, sono ancora in corso. Lo IASB sta inoltre valutando limitati miglioramenti all’IFRS 9 per la parte relativa alla Classificazione e valutazione delle attività finanziarie.

Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle, che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non urgenti. Di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, iscrizione e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo:

  • IAS 1 Presentazione del bilancio – Informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – Classificazione dei servicing equipment: si chiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario.
  • IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio – Imposte dirette sulle distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.
  • IAS 34 Bilanci intermedi – Totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.

La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita.

Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance (Amendments to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo luogo, il documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento alle regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento chiarisce che, per un’entità con esercizio sociale coincidente con l’anno solare e prima applicazione dell’IFRS 10 al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, la data di applicazione iniziale sarà il 1° gennaio 2013.

Nel caso in cui le conclusioni sull’area di consolidamento siano le medesime secondo lo IAS 27 e SIC 12 e secondo l’IFRS 10 alla data di iscrizione iniziale, l’entità non avrà alcun obbligo. Parimenti nessun obbligo sorgerà nel caso in cui la partecipazione sia stata ceduta nel corso del periodo comparativo (e come tale non più presente alla data di applicazione iniziale).

Il documento si propone di chiarire come un investitore debba rettificare retrospetticamente il/i periodo/i comparativo/i se le conclusioni sull’area di consolidamento non sono le medesime secondo lo IAS 27 / SIC 12 e l’IFRS 10 alla data di iscrizione iniziale. In particolare, quando non sia praticabile un aggiustamento retrospettico come sopra definito, una acquisizione/cessione sarà contabilizzata all’inizio del periodo comparativo presentato, con un conseguente aggiustamento rilevato tra gli utili a nuovo.

In aggiunta il Board ha modificato l’IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities per fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica delle informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli schemi di bilancio). L’IFRS 12 è ulteriormente modificato limitando la richiesta di presentare informazioni comparative per le disclosures relative alle ‘entità strutturate’ non consolidate in periodi antecedenti la data di applicazione dell’IFRS 12.

Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata.

Il 31 ottobre 2012 sono stati emessi gli emendamenti all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Investments Entities”, che introducono un’eccezione al consolidamento di imprese controllate per una società di investimento, ad eccezione dei casi in cui le controllate forniscano servizi che si riferiscono alle attività di investimento di tali società. In applicazione di tali emendamenti, una società di investimento deve valutare i suoi investimenti in controllate a fair value mediante il conto economico.
Per essere qualificata come società di investimento, un’entità deve:

  • ottenere fondi da uno o più investitori con lo scopo di fornire ad essi servizi di gestione professionale di investimenti;
  • impegnarsi con i suoi investitori che il suo scopo sociale è di investire i fondi solamente per ottenere rendimenti da apprezzamento patrimoniale, da redditi da investimenti o da entrambi; e
  • misurare e valutare la performance sostanzialmente di tutti i suoi investimenti su base del fair value.

Tali emendamenti si applicano dai bilanci che iniziano dal 1 gennaio 2014, con applicazione anticipata permessa.

 

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Classificazione e contabilizzazione iniziale

In accordo con quanto previsto dallo IAS 39 le attività finanziarie vengono classificate nelle seguenti quattro categorie:

  1. attività finanziarie valutate al fair value direttamente a Conto Economico;
  2. investimenti posseduti fino a scadenza;
  3. finanziamenti e crediti;
  4. attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione iniziale dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquistate e detenute. Il management determina la classificazione iniziale delle stesse al momento della loro prima iscrizione verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.

Una descrizione delle principali caratteristiche delle attività di cui sopra può essere sintetizzata come segue:

Attività finanziarie valutate al fair value direttamente a Conto Economico
Tale categoria si compone di due sottocategorie:

  • attività finanziarie detenute per specifico scopo di trading;
  • attività finanziarie da considerare al fair value fin dal loro acquisto. In tale categoria vengono anche compresi tutti gli investimenti finanziari, diversi da strumenti rappresentativi di capitale, che non hanno un prezzo quotato in un mercato attivo, ma il cui fair value risulta determinabile.

Gli strumenti derivati vengono inclusi in questa categoria a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedging instruments) e il loro fair value viene rilevato a Conto Economico.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al fair value, non includendo i costi o proventi di transazione connessi allo strumento stesso che sono registrati a conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

La designazione di uno strumento finanziario in tale categoria è da considerarsi definitiva (lo IAS 39 prevede soltanto alcune eccezionali circostanze in cui tali attività finanziarie possano essere classificate in un’altra categoria) e può essere effettuata unicamente al momento della prima rilevazione.

Investimenti posseduti fino a scadenza
Rappresentano attività non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che il Gruppo ha intenzione di detenere fino a scadenza (es. obbligazioni sottoscritte).
La valutazione della volontà e della capacità di detenere il titolo fino a scadenza deve essere effettuata sia al momento della rilevazione iniziale, sia confermata a ogni chiusura di bilancio.
In caso di cessione anticipata (significativa e non motivata da particolari eventi) di titoli appartenenti a tale categoria di attività si procede alla riclassificazione e valutazione di tutto il portafoglio titoli al fair value come attività finanziaria detenuta per la negoziazione.

Finanziamenti e crediti
Rappresentano attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e per le quali il Gruppo non intende effettuare operazioni di trading.
Sono incluse nelle attività correnti eccetto per la parte scadente oltre i 12 mesi dopo la data di bilancio che viene invece classificata come attività non corrente.

Attività finanziarie disponibili per la vendita
E’ questa una categoria residuale rappresentata da attività finanziarie non derivate che sono designate come disponibili per la vendita e che non sono classificate in una delle categorie precedentemente descritte.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” vengono registrate al loro fair value aumentato degli oneri accessori all’acquisto.
Sono classificate come attività non correnti a meno che il management non intenda dismetterle entro 12 mesi dalla data di bilancio.

Contabilizzazione in sede di misurazione successiva

Gli utili o le perdite relativi alle “attività finanziare valutate al fair value direttamente a Conto Economico” (cat. 1) vengono immediatamente rilevati a Conto Economico.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili o le perdite relativi alle “attività finanziarie disponibili per la vendita” (cat. 4) sono iscritti in una voce separata degli Altri utili (perdite) complessivi fino a che esse non siano vendute o cessate o fino a che non si accerti che abbiano subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi tutti gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati e accantonati tra gli Altri utili (perdite) complessivi vengono rilevati nel Conto Economico.

Il valore equo (fair value) rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata (“exit price”) o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Conseguentemente si presume che l’impresa sia in funzionamento e che in nessuna delle parti vi sia la necessità di liquidare le proprie attività, intraprendendo operazioni a condizioni sfavorevoli.
In caso di titoli negoziati nei mercati regolamentati il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa rilevata (bid price) al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.
Nel caso in cui per l’investimento non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value viene determinato o in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente uguale o tramite l’utilizzo di appropriate tecniche finanziarie, quali il discount cash flow (DCF analisi dei flussi di cassa attualizzati).
Gli acquisti o le vendite regolate secondo i “prezzi di mercato” sono rilevati secondo la data di negoziazione che corrisponde alla data in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l’attività.
Nel caso in cui il fair value non possa essere attendibilmente determinato, l’attività finanziaria viene valutata al costo, con indicazione in nota integrativa della sua tipologia e delle relative motivazioni.

Gli “investimenti posseduti fino a scadenza” (cat. 2) e i “finanziamenti e crediti” (cat. 3) vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti al momento dell’acquisizione per rilevarli lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza. Gli utili o le perdite vengono rilevati a Conto Economico o nel momento in cui l’investimento giunge a maturazione o al manifestarsi di una perdita di valore, così come vengono rilevati durante il normale processo di ammortamento previsto
dal criterio del costo ammortizzato.

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (processo di derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari derivanti dagli investimenti (es. rimborso finale di obbligazioni sottoscritte) o quando il Gruppo trasferisce l’attività finanziaria e con essa tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.


INFORMATIVA  SETTORIALE

SETTORI OPERATIVI

In ottemperanza a quanto previsto dall’IFRS 8, si forniscono di seguito le informazioni per i settori operativi di business e i relativi indicatori di performance che rappresentano la prevalente base sulla quale vengono prese le decisioni strategiche del Gruppo.
Essendo quindi l’analisi per settori di business prevalente ai fini decisionali, l’analisi per area geografica non viene più esposta.

Settori di business

Con riferimento ai settori di business vengono fornite le informazioni relative alle due Divisioni: Sistemi Motore e Componenti per Sospensioni. Vengono inoltre riportati i dati relativi alla Capogruppo Sogefi S.p.A. e alla controllata Sogefi Purchasing S.a.S. al fine di una riconciliazione con i valori consolidati.

Le seguenti tabelle presentano dati economici e patrimoniali del Gruppo per gli esercizi 2011 e 2012:

(in migliaia di Euro) Anno 2011 (*)
  Divisione Sistemi Motore Divisione Componenti per Sospensioni Sogefi SpA / Sogefi Purch. SaS Rettifiche Consolidato Sogefi
RICAVI          
Vendite a terzi 611.791 546.594 - - 1.158.385
Vendite intersettoriali 1.144 1.13 18.567 (20.841) -
TOTALE RICAVI 612.935 547.724 18.567 (20.841) 1.158.385
RISULTATI          
EBIT 24.443 44.139 (8.190) (1.905) 58.487
Oneri finanziari netti         (12.680)
Proventi da partecipazioni         -
Oneri da partecipazioni         -
Risultato prima delle imposte         45.807
Imposte sul reddito         (18.605)
Perdita (utile) dell’esercizio di pertinenza di terzi         (3.156)
RISULTATO NETTO         24.046
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA        
ATTIVITÀ          
Attività del settore 499.638 422.275 591.760 (629.178) 884.495
Partecipazioni in collegate - - - - -
Attività non ripartite - - - 151.666 151.666
TOTALE ATTIVITÀ 499.638 422.275 591.760 (477.512) 1.036.161
PASSIVITÀ          
Passività del settore 310.767 2268.311 438.514 (195.633) 821.959
TOTALE PASSIVITÀ 310.767 2268.311 438.514 (195.633) 821.959
ALTRE INFORMAZIONI          
Incrementi di immobilizzazioni materiali e immateriali 27.855 27.293 1.602 (0) 56.750
Ammortamenti e perdite di valore 27.586 24.171 5.982 (4.375) 53.364
(*) Alcuni valori al 31 dicembre 2011 sono stati rideterminati a seguito del completamento del processo di Purchase Price Allocation riveniente dall'acquisto di Systèmes Moteurs S.A.S.

 

(in migliaia di Euro) Anno 2012
  Divisione Sistemi Motore Divisione Componenti per Sospensioni Sogefi SpA / Sogefi Purch. SaS Rettifiche Consolidato Sogefi
RICAVI          
Vendite a terzi 791.683 527.550 - - 1.319.233
Vendite intersettoriali 940 1.054 20.099 (22.093) -
TOTALE RICAVI 792.623 528.604 20.099 (22.093) 1.319.233
RISULTATI          
EBIT 39.000 32.312 (6.148) (2.389) 62.775
Oneri finanziari netti         (16.474)
Proventi da partecipazioni         -
Oneri da partecipazioni         -
Risultato prima delle imposte         46.301
Imposte sul reddito         (13.771)
Perdita (utile) dell’esercizio di pertinenza di terzi         (3.205)
RISULTATO NETTO         29.325
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA        
ATTIVITÀ          
Attività del settore 524.073 416.152 571.748 (642.899) 869.074
Partecipazioni in collegate - - - - -
Attività non ripartite - - - 153.221 153.221
TOTALE ATTIVITÀ 524.073 416.152 571.748 (489.678) 1.022.295
PASSIVITÀ          
Passività del settore 317.884 256.843 431.470 (199.197) 807.000
TOTALE PASSIVITÀ 317.884 256.843 431.470 (199.197) 807.000
ALTRE INFORMAZIONI          
Incrementi di immobilizzazioni materiali e immateriali 46.592 30.311 9.294 (1.807) 84.390
Ammortamenti e perdite di valore 35.676 24.545 6.349 (3.320) 63.250


Si precisa che la Divisione Sistemi Motori include il valore netto contabile del gruppo Systèmes Moteurs (i.e. che non recepiscono gli adeguamenti al fair value delle attività nette risultanti dalla Purchase Price Allocation) e gli adeguamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation relativi all’utilizzo del fondo garanzia prodotti (passività potenziali iscritte in sede di PPA); i restanti adeguamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation sono esposti nella colonna “Rettifiche”.
Le rettifiche nella voce “Vendite intersettoriali” si riferiscono principalmente alle prestazioni svolte dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. e dalla controllata Sogefi Purchasing S.a.S. verso le altre società del Gruppo (si rimanda alla nota 40 per maggiori dettagli sulla natura delle prestazioni fornite). La voce include, inoltre, le vendite intersettoriali tra la Divisione Sistemi Motori e la Divisione Componenti per Sospensioni.
Le rettifiche nella voce “EBIT” si riferiscono agli ammortamenti relativi alle rivalutazioni dei cespiti generatesi per l’acquisto nell’anno 2000 del 40% della Sogefi Rejna S.p.A. e società controllate e nell’anno 2011 del gruppo Systèmes Moteurs.
Nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria le rettifiche nella voce “Attività del settore” si riferiscono allo storno delle partecipazioni e dei crediti intercompany.
Le rettifiche nella voce “Attività non ripartite” includono principalmente i goodwill e le rivalutazioni dei cespiti generatesi durante le acquisizioni del gruppo Allevard Ressorts Automobile, del 40% della Sogefi Rejna S.p.A., del gruppo Filtrauto, del 60% della Sogefi M.N.R. Filtration India Private Ltd e del gruppo Systèmes Moteurs.

La voce “Ammortamenti e perdite di valore” include svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali per Euro 4.850 mila, di cui Euro 3.208 mila relative alla controllata Sogefi Filtration Ltd per la riorganizzazione in atto nel sito di Llantrisant e Euro 1.535 mila relative alla controllata Allevard Sogefi U.S.A. Inc. per cespiti industriali per la produzione di barre stabilizzatrici non più utilizzati.
La svalutazione di tali cespiti è stata effettuata sulla base del fair value dei beni alla data di chiusura dell’esercizio pari a zero.

Informazioni in merito ai principali clienti
Si precisa che al 31 dicembre 2012 i ricavi realizzati verso clienti terzi per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo si riferiscono a: PSA (12,9% del totale ricavi), Ford (11,8% del totale ricavi) e Renault/Nissan (11,3% del totale ricavi).

Informazioni in merito alle aree geografiche

I ricavi delle vendite per area geografica di “destinazione”, ovvero con riferimento alla nazionalità del cliente, vengono analizzati sia nella Relazione degli Amministratori, sia nei commenti della presente nota alle voci del Conto Economico.

Di seguito si riporta il totale delle attività per area geografica:

(in migliaia di Euro) Anno 2011 (*)
  Europa Sud America Nord America Asia Rettifiche Consolidato Sogefi
TOTALE ATTIVITÀ 1.408.970 128.155 66.374 52.801 (620.139) 1.036.161
(*) Alcuni valori al 31 dicembre 2011 sono stati rideterminati a seguito del completamento per processo di Purchase Price Allocation riveniente dall'acquisto di Systèmes Moteurs S.A.S.

 

(in migliaia di Euro) Anno 2012
  Europa Sud America Nord America Asia Rettifiche Consolidato Sogefi
TOTALE ATTIVITÀ 1.367.211 124.948 101.619 74.468 (645.951) 1.022.295

 

NOTE ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO: SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA


ATTIVO

 

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide ammontano a Euro 85.209 mila contro Euro 102.461 mila del 31 dicembre 2011 e sono così composte:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Investimenti in liquidità 84.627 102.369
Assegni 521 16
Denaro e valori in cassa 61 76
TOTALE 85.209 102.461

Gli “Investimenti in liquidità” sono remunerati a tasso variabile.

Per maggiori dettagli si rimanda all’Analisi della Posizione Finanziaria Netta alla nota 22 e al Rendiconto Finanziario consolidato incluso nei prospetti contabili.

Al 31 dicembre 2012 il Gruppo ha linee di credito non utilizzate per Euro 246.765 mila in relazione alle quali tutte le condizioni sono rispettate e pertanto disponibili per l’utilizzo a semplice richiesta.

Si precisa che la voce include Euro 4.117 mila detenuti dalle controllate argentine; l’utilizzo di tale importo è temporaneamente soggetto ad alcuni vincoli autorizzativi ai pagamenti (inclusi i pagamenti dei dividendi) verso l’estero imposti dal governo argentino.

 

ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le "Altre attività finanziarie" sono analizzabili come segue:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Titoli disponibili per la negoziazione 15 11
Investimenti posseduti sino a scadenza 8.199 1.893
Crediti finanziari per derivati 15 8
TOTALE 8.229 1.912

I “Titoli disponibili per la negoziazione” sono valutati al fair value rilevato da fonti ufficiali al momento di redazione del bilancio e rappresentano titoli di pronto smobilizzo utilizzati dalle società per l’ottimizzazione della gestione della liquidità.
Gli “Investimenti posseduti sino a scadenza” sono valutati al costo ammortizzato e includono obbligazioni di primario istituto bancario spagnolo.
I “Crediti finanziari per derivati” ammontato a Euro 15 mila e si riferiscono al fair value dei contratti a termine in valuta. Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi degli strumenti finanziari contenuta nella nota 39.

 

RIMANENZE

La composizione delle giacenze nette di magazzino è la seguente:

  31.12.2012 31.12.2011
(in migliaia di Euro) Lordo Svalut. Netto Lordo Svalut. Netto
Materie prime, sussidiarie e di consumo 53.879 4.274 49.605 58.621 3.737 54.884
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 12.515 379 12.136 13.454 292 13.162
Lavori in corso su ordinazioni ed acconti 41.224 57 41.167 34.347 - 34.347
Prodottti finiti e merci 53.173 7.497 45.676 57.606 7.494 50.112
TOTALE 160.791 12.207 148.584 164.028 11.523 152.505

Il valore lordo delle rimanenze evidenzia un decremento di Euro 3.237 mila riconducibile per Euro 2.513 mila all’effetto negativo dei cambi e per la parte restante sia ad un rallentamento dell’attività nell’ultima parte dell’esercizio 2012 sia ad una migliore gestione delle scorte. La crescita della voce “Lavori in corso su ordinazioni e acconti” è relativa ai tooling da vendere ai clienti principalmente nella divisione Sistemi Motore.

Le rettifiche di valore per svalutazione sono costituite da accantonamenti prevalentemente realizzati a fronte di giacenze di materie prime non più utilizzabili per la produzione corrente e di prodotti finiti, merci e materie sussidiarie obsoleti o a lenta rotazione. L’incremento del fondo si collega per Euro 1.724 mila ad ulteriori accantonamenti (contabilizzati nel Conto Economico nella voce “Costi variabili del venduto”) in parte compensati dalla rottamazione di prodotti giacenti effettuata nell’esercizio per Euro 964 mila e da un effetto cambi negativo per Euro 76 mila.

Le rimanenze risultano gravate per Euro 70 mila da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti ottenuti dalla controllata Allevard IAI Suspensions Private Ltd.

 

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti dell'attivo circolante sono analizzabili come segue:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Verso clienti 156.245 179.663
Meno: fondo svalutazione 5.263 5.319
Verso clienti netti 150.982 174.344
Verso controllante 4.179 4.311
Per imposte 21.815 19.564
Verso altri 32.477 32.141
Altre attività 3.559 2.800
TOTALE 213.012 233.160

I crediti “Verso clienti netti” sono infruttiferi e hanno una scadenza media di 42 giorni, rispetto a 45 giorni registrata alla fine dell’esercizio precedente.

Si precisa che al 31 dicembre 2012 il Gruppo ha ceduto, tramite operazioni di factoring, crediti commerciali per un ammontare di Euro 65.114 mila (Euro 57.557 mila al 31 dicembre 2011), di cui Euro 34.151 mila non notificati per i quali il Gruppo continua a gestire il servizio di incasso. I rischi ed i benefici correlati ai crediti sono stati trasferiti al cessionario; si è pertanto proceduto ad eliminare i crediti dall’attivo della Situazione Patrimoniale e Finanziaria in corrispondenza del corrispettivo ricevuto dalle società di factoring.

Se si escludono le operazioni di factoring (Euro 65.114 mila al 31 dicembre 2012 e Euro 57.557 mila al 31 dicembre 2011) i crediti commerciali netti registrano un decremento per Euro 15.860 mila derivante principalmente dal rallentamento dell’attività del Gruppo nell’ultima parte dell’esercizio 2012 rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio e da un effetto cambi negativo (Euro 4.575 mila).

Nel corso dell’esercizio sono state contabilizzate nel “Fondo svalutazione crediti” ulteriori svalutazioni per Euro 706 mila, contro utilizzi complessivi del fondo pari a Euro 731 mila (per maggiori approfondimenti si rimanda alla nota 39). Le svalutazioni, al netto dei mancati utilizzi, sono state rilevate nella voce del Conto Economico “Costi variabili del venduto – Variabili commerciali e di distribuzione”.

I crediti “Verso controllante” in essere al 31 dicembre 2012 rappresentano i crediti verso la Capogruppo CIR S.p.A. derivanti dall’adesione al consolidato fiscale delle società italiane del Gruppo.
Per le condizioni e i termini generali relativi ai crediti verso CIR S.p.A. si rimanda al capitolo F.

I crediti “Per imposte” al 31 dicembre 2012 comprendono gli importi vantati dalle società del Gruppo verso l’Erario dei vari paesi. L’incremento della voce deriva principalmente da maggiori crediti IVA. La voce non comprende le imposte differite che vengono distintamente trattate.

La voce crediti “Verso altri” è così suddivisa:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Verso enti previdenziali e assistenziali 468 276
Verso dipendenti 293 235
Anticipi a fornitori 1.289 1.475
Verso altri 30.427 30.155
TOTALE 32.477 32.141

Si ricorda che la voce “Verso altri” include un indemnification asset pari a Euro 23.368 mila verso il venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S. per il recupero di costi rivenienti da contestazioni relative alla qualità dei prodotti, sulla base delle garanzie rilasciate dallo stesso venditore (dopo eventuali anche parziali rimborsi assicurativi ed indennizzi ricevuti da fornitori). Tale credito è stato iscritto in sede di Purchase Price Allocation come esposto nella nota “2.2 Aggregazioni aziendali”.

La voce “Altre attività” include essenzialmente ratei e risconti attivi su royalties, premi assicurativi, imposte indirette relative ai fabbricati e su costi sostenuti per le attività commerciali. L’incremento della voce si riferisce principalmente al risconto attivo su canoni di locazione della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda di competenza dell’esercizio 2013.

 

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Il valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 252.345 mila contro Euro 260.682 mila alla fine dell’esercizio precedente ed è così suddiviso:

(in migliaia di Euro) 2012
  Terreni Immobili impianti e macchinari e attrezzat. indus. e comm. Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti TOTALE
Saldo all'1 gennaio 15.774 215.183 4.845 24.880 260.682
Acquisizioni del periodo 74 17.810 1.647 25.706 45.237
Disinvestimenti del periodo (1.187) (2.047) (7) (30) (3.271)
Differenze cambio di conversione del periodo (118) (4.271) (259) (853) (5.501)
Ammortamenti del periodo - (38.072) (1.746) - (39.818)
Perdite/recuperi di valore del periodo - (4.521) (313) - (4.834)
Variazione area di consolidamento - 744 - - 744
Altri movimenti 1.168 13.404 1.276 (16.742) (894)
Saldo al 31 dicembre 15.711 198.230 5.443 32.961 252.345
Costo storico 15.711 808.981 29.685 33.655 888.032
Di cui Leasing valore lordo 331 8.496 15 - 8.842
Fondo ammortamento - 610.751 24.242 694 635.687
Di cui Leasing fondo ammort. - 3.668 15 - 3.683
Valore netto 15.711 198.230 5.443 32.961 252.345
Di cui Leasing valore netto 331 4.828 - - 5.159

 

(in migliaia di Euro) 2011
  Terreni Immobili impianti e macchinari e attrezzat. indus. e comm. Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti TOTALE
Saldo all'1 gennaio 14.423 189.145 4.278 19.300 227.146
Acquisizioni del periodo 583 14.361 1.148 20.163 36.255
Disinvestimenti del periodo (36) (260) (13) (4) (313)
Differenze cambio di conversione del periodo (206) (1.251) (76) (440) (1.973)
Ammortamenti del periodo - (34.950) (1.459) - (36.409)
Perdite/recuperi di valore del periodo - (3.352) (86) - (3.438)
Variazione area di consolidamento 1.006 36.075 715 1.913 39.709
Altri movimenti 4 15.415 338 (16.052) (295)
Saldo al 31 dicembre 15.774 215.183 4.845 24.880 260.682
Costo storico 15.774 794.433 28.420 25.574 864.201
Di cui Leasing valore lordo 1.158 18.542 15 - 19.715
Fondo ammortamento - 579.250 23.575 694 603.519
Di cui Leasing fondo ammort. - 6.858 10 - 6.868
Valore netto 15.774 215.183 4.845 24.880 260.682
Di cui Leasing valore netto 1.158 11.684 5 - 12.847


Gli investimenti dell'esercizio ammontano a Euro 45.237 mila rispetto a Euro 36.255 mila dell’esercizio precedente.

I progetti più significativi interessano le categorie “Immobilizzazioni in corso e acconti” e “Immobili, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali”.

Nella categoria “Immobilizzazioni in corso e acconti” gli investimenti principali hanno riguardato in particolare la controllata Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd per il nuovo stabilimento cinese in corso di realizzazione; la controllata Sogefi Rejna S.p.A. per la nuova linea di produzione barre stabilizzatrici tubolari, investimenti in ambito di sicurezza e riduzione dell’inquinamento ambientale e miglioramenti nei processi; la controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda per lo sviluppo di nuovi prodotti, lo sviluppo di attrezzature e il miglioramento nei processi; le controllate Filtrauto S.A., Allevard Rejna Autosuspensions S.A. e Sogefi Filtration Ltd per lo sviluppo di nuovi prodotti ed il miglioramento nei processi.

Tra i progetti più rilevanti nella categoria “Immobili, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali” si segnalano gli investimenti nella controllata LPDN GmbH per il miglioramento dei processi e il mantenimento degli impianti; nella controllata Systèmes Moteurs S.A.S. per lo sviluppo di nuovi prodotti, miglioramenti nei processi produttivi e migliorie negli stabilimenti; nelle controllate Allevard Sogefi U.S.A., Inc. e Sogefi M.N.R. Filtration India Pvt Ltd per l’aumento della capacità produttiva e lo sviluppo di nuovi prodotti; nella controllata Iberica De Suspensiones S.L. (ISSA) per miglioramenti nei processi e investimenti in nuove attrezzature; nella controllata Sogefi Engine Systems Canada Corp. Per miglioramenti nei processi, sviluppo di nuovi prodotti e incremento nella capacità produttiva.

I “Disinvestimenti del periodo”, che ammontano complessivamente a Euro 3.271 mila, si riferiscono quasi esclusivamente alla controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda per la vendita di uno stabilimento (su cui è stata realizzata una plusvalenza di Euro 6.856 mila).

Gli “Ammortamenti del periodo” sono contabilizzati nell’apposita voce del Conto Economico.

La linea “Perdite/recuperi di valore del periodo” ammonta complessivamente a Euro 4.834 mila e si riferisce principalmente alle svalutazioni di “Immobili, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali”, operate nella controllata Sogefi Filtration Ltd a seguito del processo di ristrutturazione in atto nel sito produttivo di Llantrisant e nella controllata Allevard Sogefi U.S.A., Inc. relativamente a cespiti industriali per la produzione di barre stabilizzatrici non più utilizzati (tali perdite sono state iscritte tra gli “Altri costi (ricavi) non operativi”).

La linea “Riclassifica attività non correnti possedute per la vendita” si riferisce al valore netto dell’immobile della controllata United Springs Ltd che al 31 dicembre 2011 era riclassificato tra le “Attività non correnti possedute per la vendita”.
Non essendo più probabile la vendita di tale immobile nei prossimi dodici mesi, si è proceduto a riclassificare il valore tra le “Immobilizzazioni materiali”, con ripresa del processo di ammortamento.

La linea “Altri movimenti” si riferisce al completamento dei progetti “in itinere” alla fine dello scorso esercizio e alla conseguente riclassificazione nelle voci di pertinenza.

Il saldo al 31 dicembre 2012 della voce “Immobilizzazioni in corso e acconti” include Euro 79 mila di acconti per investimenti.

I principali cespiti inattivi, per un valore totale netto di Euro 6.317 mila, inclusi nella voce “Immobilizzazioni materiali” sono relativi a un fabbricato industriale della controllata Sogefi Rejna S.p.A. (in Melfi), un fabbricato industriale, con annesso terreno, e un complesso immobiliare della Capogruppo Sogefi S.p.A. (in Mantova ed in San Felice del Benaco). Il valore contabile di tali cespiti sarà recuperato attraverso una vendita invece che tramite l’utilizzo continuo. Non essendoci un’aspettativa di vendita entro un anno, tali beni non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 5.

Nel corso dell’esercizio 2012 non sono stati capitalizzati oneri finanziari nella voce “Immobilizzazioni materiali”.

Garanzie

Le immobilizzazioni materiali risultano gravate al 31 dicembre 2012 da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti ottenuti per Euro 13.046 mila, rispetto a Euro 1.545 mila al 31 dicembre 2011. Le garanzie in essere al 31 dicembre 2012 si riferiscono alle controllate Sogefi Engine Systems Canada Corp., Systèmes Moteurs S.A.S., Allevard IAI Suspensions Private Ltd., United Springs B.V. and Sogefi M.N.R. Filtration India Private Ltd..

Impegni di acquisto

Al 31 dicembre 2012 risultano impegni vincolanti per acquisti di immobilizzazioni materiali per Euro 480 mila (Euro 2.460 mila al 31 dicembre 2011) riferiti alle controllate Allevard Rejna Autosuspensions S.A. e United Springs S.A.S.. Tali impegni saranno regolati entro 12 mesi.

Leasing

Il valore di carico delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 8.842 mila e il relativo fondo ammortamento a Euro 3.683 mila.
Si precisa che nell’esercizio 2012 i contratti di leasing del sito Fronville e una parte del contratto di leasing del sito di Lieusaint sono scaduti e la controllata Allevard Rejna Autosuspensions S.A. ha esercitato l’opzione di riscatto al prezzo di, rispettivamente, Euro 305 mila e Euro 3.
Gli aspetti finanziari e la suddivisione temporale dei canoni in essere sono descritti in nota 16.

 

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Il saldo netto di tale voce è pari al 31 dicembre 2012 a Euro 239.577 mila rispetto a Euro 220.246 mila alla fine dell’esercizio precedente ed è così composto:

(in migliaia di Euro) 2012
  Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale, concess., licenze e marchi Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti Relazione Clienti Denominazione Systèmes Moteurs Goodwill TOTALE
Saldo all'1 gennaio 47.598 7.455 11.495 18.803 8.256 126.639 220.246
Acquisizioni del periodo 26.170 236 12.747 - - - 39.153
Disinvestimenti del periodo (89) - (58) - - - (147)
Differenze cambio di conversione del periodo (871) 1 (205) - - - (1.075)
Ammortamenti del periodo (13.913) (2.735) (509) (990) (435) - (18.582)
Perdite di valore del periodo (16) - - - - - (16)
Altri movimenti 2.017 10 (2.029) - - - (2)
Saldo al 31 dicembre 60.896 4.967 21.441 17.813 7.821 126.639 239.577
Costo storico 130.229 24.072 26.136 19.215 8.437 149.537 357.626
Fondo ammortamento 69.333 19.105 4.695 1.402 616 22.898 118.049
Valore netto 60.896 4.967 21.441 17.813 7.821 126.639 239.577
(in migliaia di Euro) 2011
  Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale, concess., licenze e marchi Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti Relazione Clienti Denominazione Systèmes Moteurs Goodwill TOTALE
Saldo all'1 gennaio 27.624 5.048 6.738 - - 94.079 133.489
Acquisizioni del periodo 13.246 396 6.853 - - - 20.495
Disinvestimenti del periodo - (22) (18) - - - (40)
Differenze cambio di conversione del periodo (106) - (154) - - - (260)
Ammortamenti del periodo (9.966) (2.300) (524) (412) (181) - (13.383)
Perdite di valore del periodo (129) - (5) - - - (134)
Variazione area di consolidamento 15.854 3.980 54 19.215 8.437 32.560 80.100
Altri movimenti 1.075 353 (1.449) - - (0) (21)
Saldo al 31 dicembre 47.598 7.455 11.495 18.803 8.256 126.639 220.246
Costo storico 105.233 24.250 15.796 19.215 8.437 149.537 322.468
Fondo ammortamento 57.635 16.795 4.301 412 181 22.898 102.222
Valore netto 47.598 7.455 11.495 18.803 8.256 126.639 220.246


Gli investimenti dell’esercizio ammontano a Euro 39.153 mila.

Gli incrementi della voce “Costi di sviluppo” pari a Euro 26.170 si riferiscono alla capitalizzazione di costi sostenuti dalle società del Gruppo per lo sviluppo di nuovi prodotti in collaborazione con le principali case automobilistiche. Gli investimenti più rilevanti si riferiscono alle controllate Systèmes Moteurs S.A.S., Filtrauto S.A., Mark IV AIS Mexico S de R.L. de C.V., Sogefi Filtration do Brasil Ltda e Allevard Sogefi U.S.A. Inc..

Gli incrementi nella voce “Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti” pari a Euro 12.747 mila si riferiscono principalmente allo sviluppo ed implementazione del nuovo sistema informativo all’interno del Gruppo Sogefi. Ad esso si aggiungono altri investimenti di minore entità volti allo sviluppo di nuovi prodotti non ancora entrati in produzione. Nella fattispecie i più consistenti sono stati registrati nelle controllate Allevard Rejna Autosuspensions S.A., Sogefi Filtration Ltd e Sogefi Rejna S.p.A..

La voce non include anticipi erogati a fornitori per l’acquisto di immobilizzazioni.

La voce “Costi di sviluppo” include in prevalenza costi generati internamente, mentre i “Diritti di brevetto industriale, concessioni, licenze e marchi” accolgono fattori prevalentemente acquisiti esternamente.

La voce “Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti” include costi generati internamente per Euro 13.799 mila circa.

Non esistono immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ad eccezione del goodwill.

 

Goodwill e impairment test

Dall’1 gennaio 2004 il goodwill non è più ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente alla verifica di riduzione di valore (impairment test).

La società ha identificato cinque Unità Generatrici di Cassa (C.G.U.) su cui allocare i goodwill derivanti da acquisizioni:

  • sistemi motore - filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”)
  • sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento (gruppo “Systèmes Moteurs”)
  • sospensioni auto
  • sospensioni veicoli industriali
  • molle di precisione

Le C.G.U. in cui è possibile identificare i goodwill derivanti da acquisizioni esterne sono al momento tre: filtrazione fluida, filtrazione aria e raffreddamento (a cui è stato allocato interamente il goodwill riveniente dall’acquisizione del gruppo Systemès Moteurs) e sospensioni auto.
Il goodwill specifico della “Divisione Sistemi Motore – filtrazione fluida” è pari a Euro 77.030 mila, il goodwill della “Divisione Sistemi Motore - filtrazione aria e raffreddamento” è pari a Euro 32.560 mila, e il goodwill di pertinenza della “Divisione Sospensioni Auto” è pari a Euro 17.049 mila.

E’ stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore del goodwill, seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36 confrontando il valore contabile delle singole C.G.U. con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall’uso continuativo dell’attività oggetto di impairment test.
Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered) basata sulle proiezioni elaborate nei budget/piani pluriennali relativi al periodo 2013-2016, approvati dalla direzione aziendale ed in linea con le previsioni sull’andamento del settore dell’automotive (così come stimate dalle più importanti fonti del settore), e su un tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale pari all’8%.
Il tasso di attualizzazione è il medesimo per tutte e tre le C.G.U. Si stima infatti che il rischio sia il medesimo sulla base del fatto che le tre C.G.U. operano nello stesso settore e con la stessa tipologia di clienti.

Infine il valore terminale è stato calcolato con la formula della “rendita perpetua”, ipotizzando un tasso di crescita del 2% e considerando un flusso di cassa operativo basato sull’ultimo anno del piano pluriennale (2016), rettificato al fine di proiettare “in perpetuo” una situazione stabile, utilizzando in particolare le seguenti ipotesi principali:

  • bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il “mantenimento” del business);
  • variazione di capitale circolante pari a zero (ipotizzando sostanzialmente esauriti nel medio termine i miglioramenti ottenibili con il programma di riduzione del capitale circolante in cui il Gruppo è impegnato).

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno “spread”) e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate “peers” di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 37,2%
  • beta levered di settore: 1,15
  • tasso risk free: 4,25% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base al fatturato)
  • premio per il rischio: 5,5%
  • spread sul costo del debito: 3,3% (stimato sulla base del budget 2013)

Sono state poi effettuate delle analisi di sensitività su due delle variabili di cui sopra, in particolare si è ipotizzato l’azzeramento del tasso di crescita nel valore terminale o un incremento di due punti percentuali nel calcolo del costo medio del capitale. In nessuno degli scenari ipotizzati è emersa la necessità di una svalutazione.

In tema di analisi di sensitività si precisa che:

  • l’impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di attualizzazione (mantenendo inalterato il tasso di crescita del valore terminale al 2% e tutte le altre assunzioni del piano): 18,08% per la divisione sistemi motore - filtrazione fluida, 20,27% per la divisione sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento e 10,66% per la divisione sospensioni auto;
  • l’impairment test raggiunge un livello di break even con una riduzione significativa dell’Ebit nel periodo esplicito di piano e nel valore terminale: -33% nella divisione sospensioni auto e oltre il -50% nella divisione sistemi motore - filtrazione fluida e nella divisione sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d’uso delle C.G.U. superiore al valore contabile delle stesse; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

 

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO

La voce include la partecipazione in Mark IV Asset (Shanghai) Auto Parts Co., Ltd soggetta a controllo congiunto e valutata al patrimonio netto. Non esistono passività potenziali o impegni finanziari collegati a tale partecipazione.

 

ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

Ammontano al 31 dicembre 2012 a Euro 489 mila rispetto a Euro 490 mila al 31 dicembre 2011 e sono così dettagliate:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Partecipazioni in altre imprese 489 490
Altri titoli - -
TOTALE 489 490

Il saldo della linea “Partecipazioni in altre imprese” si riferisce essenzialmente alla società AFICO FILTERS S.A.E. partecipata al 22,62%. La partecipazione non è stata classificata come collegata per assenza di rappresentanza da parte del Gruppo negli organi direttivi della società.

 

CREDITI FINANZIARI E ALTRI CREDITI NON CORRENTI

Al 31 dicembre 2012 i crediti commerciali non correnti sono pari a zero. L’importo in essere al 31 dicembre 2011, pari a Euro 918 mila e relativo alla controllata Systèmes Moteurs S.A.S., è stato riclassificato tra le poste a breve termine in quanto l’incasso dei relativi crediti è previsto nei prossimi dodici mesi.

Il dettaglio della voce “Altri crediti” è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Imposta sostitutiva 576 576
Surplus fondi pensione 12.864 11.298
Altri crediti 3.582 2.228
TOTALE 17.022 14.102


La linea “Imposta sostitutiva” si riferisce a quanto pagato dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. per la rivalutazione degli immobili al termine dell’esercizio 2005.

Il “Surplus fondi pensione” riguarda la controllata Sogefi Filtration Ltd, avendo la società il diritto rimborso dell’eventuale surplus al termine del piano, così come descritto nella nota 19 a cui si rinvia.

La voce “Altri crediti” include principalmente crediti tributari, compresi i crediti fiscali su acquisti di cespiti effettuati dalle controllate brasiliane, e depositi cauzionali infruttiferi versati per gli immobili in locazione. Tali crediti verranno incassati nei prossimi anni.
L’incremento della voce è dovuto per Euro 590 mila alla quota non corrente del risconto attivo su canoni di locazione della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda di competenza dell’esercizio 2014, per Euro 447 mila a crediti tributari per l’attività di ricerca e sviluppo vantati dalle controllate Allevard Rejna Autosuspensions S.A. e S.ARA Composite S.A.S. e per la parte restante ad altri crediti principalmente tributari.

 

IMPOSTE ANTICIPATE

La voce ammonta al 31 dicembre 2012 a Euro 57.530 mila rispetto a Euro 48.638 mila al 31 dicembre 2011.
L’importo è relativo ai benefici attesi su differenze temporanee deducibili, tenendo conto della probabilità del loro realizzo. Si rinvia alla nota 20 per ulteriori approfondimenti sul tema.

 

ATTIVITÀ NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA

Al 31 dicembre 2011 la voce includeva il valore netto dell’immobile della controllata inglese United Springs Ltd disponibile per la vendita. Non essendo più stimata probabile la vendita dell’immobile nei prossimi dodici mesi, si è proceduto a riclassificare l’immobile dalla voce “Attività non correnti possedute per la vendita” alla voce “Immobilizzazioni materiali” con ripresa del processo di ammortamento.

 

DEBITI VERSO BANCHE E ALTRI FINANZIAMENTI  

Sono così composti:

Parte corrente

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Debiti correnti verso banche 8.377 9.827
Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine 89.596 46.962
Di cui leasing 814 1.674
TOTALE DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE 97.973 56.789
Altre passività finanziarie a breve termine per derivati 1.011 632
TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A BREVE TERMINE 98.984 57.421

 

Parte non corrente

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Finanziamenti a medio lungo termine 267.773 330.462
Altri finanziamenti a medio lungo termine 8.821 7.916
Di cui leasing 4.880 5.686
TOTALE DEBITI FINANZIARI A MEDIO LUNGO TERMINE 276.594 338.378
Altre passività finanziarie a medio lungo termine per derivati 13.708 8.416
TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A MEDIO LUNGO TERMINE 290.302 346.794

 

Debiti correnti verso banche

Per maggiori dettagli si rimanda all’Analisi della Posizione Finanziaria Netta alla nota 22 e al Rendiconto Finanziario consolidato incluso nei prospetti contabili.

Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine

Al 31 dicembre 2012 la voce include principalmente i seguenti finanziamenti:

  • la parte corrente pari a Euro 27.850 mila del prestito di Euro 100.000 mila stipulato con Unicredit S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2006 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 33.276 mila). Il prestito scade a marzo 2014 e riconosce un tasso di interesse variabile pari all’Euribor trimestrale più uno spread base di 70 basis points. Lo spread effettivamente applicato al termine dell’esercizio 2012 è pari a 90 basis points. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società. La Capogruppo, nel corso dell’esercizio 2012, ha beneficiato di una sospensione temporanea dal pagamento delle rate capitali scadenti il 31 luglio 2012 ed il 31 ottobre 2012 (per complessivi Euro 11.100 mila) a causa del terremoto che ha colpito la provincia di Mantova lo scorso mese di maggio 2012. Tale sospensione ha causato lo slittamento della scadenza finale del finanziamento da settembre 2013 al 31 marzo 2014;
  • la parte corrente pari a Euro 10.000 mila del prestito di Euro 40.000 mila concesso da Banca Europea degli Investimenti (BEI) alla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2010 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 34.838 mila). Il prestito scade nell’aprile 2016 e riconosce un tasso di interesse variabile pari all’Euribor trimestrale più uno spread medio di 256 basis points. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • la parte corrente pari a Euro 6.250 mila del prestito di Euro 25.000 mila stipulato con Banca Monte de Paschi di Siena S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 24.793 mila). Il prestito scade a dicembre 2016 e riconosce un tasso di interesse variabile pari all’Euribor trimestrale più uno spread base di 150 basis points. Lo spread effettivamente applicato al termine dell’esercizio 2012 è pari a 200 basis points. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • la parte corrente pari a Euro 6.000 mila del prestito di Euro 60.000 mila stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 59.471 mila) diviso in due tranche da Euro 30.000 mila, di cui una tranche a rate di capitale ammortizzate a partire da giugno 2013 e una tranche di tipo revolving erogata a dicembre 2012. Il prestito scade a dicembre 2016 e riconosce un tasso di interesse variabile pari all’Euribor trimestrale più uno spread base di 200 basis points. Lo spread effettivamente applicato al termine dell’esercizio 2012 è pari a 230 basis points. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • il prestito denominato in Real Brasiliano di Euro 6.533 mila stipulato con Banco do Brasil dalla controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda nell’esercizio 2010 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari all’intero ammontare). Il prestito scade a luglio 2013 e riconosce un tasso di interesse fisso pari al 4,5%. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • il prestito di Euro 5.959 mila (denominato in parte in Euro e in pare in Renminbi) stipulato con Unicredit dalla controllata Shanghai Sogefi Auto Parts Co., Ltd nell’esercizio 2012 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari all’intero ammontare). Il prestito scade a maggio 2013 e riconosce un tasso di interesse variabile pari al PBOC semestrale moltiplicato per 130% per la parte del finanziamento denominato in Renminbi e pari ad un tasso fissato da Unicredit (“cost of funding”) più uno spread di 250 basis points per la parte di finanziamento denominato in Euro. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • la parte corrente pari a Euro 4.677 mila del prestito di Euro 25.000 mila stipulato con Banca Carige S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011 (il residuo al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 23.602 mila). Il prestito scade a settembre 2017 e riconosce un tasso di interesse variabile pari all’Euribor trimestrale più uno spread fisso di 225 basis points. La Capogruppo, nel corso dell’esercizio 2012, ha beneficiato di una sospensione temporanea dal pagamento della rata capitale scadente il 30 settembre 2012 (per complessivi Euro 1.142 mila) a causa del terremoto che ha colpito la provincia di Mantova lo scorso mese di maggio 2012. Tale sospensione ha causato lo slittamento della scadenza finale del finanziamento dal 30 giugno 2017 al 30 settembre 2017. Il prestito non prevede il riconoscimento di alcuna garanzia reale su attività della società;
  • la parte scadente entro i successivi dodici mesi di altri finanziamenti minori a medio lungo termine, comprese le quote dei leasing finanziari ai sensi dello IAS 17.

Altre passività finanziarie a breve termine per derivati

La voce include la quota a breve del fair value dei contratti di copertura del rischio tasso di interesse e dei contratti di copertura del rischio di cambio.
Si rimanda al capitolo E per ulteriori approfondimenti sul tema.

Finanziamenti a medio lungo termine

La voce comprende principalmente i seguenti finanziamenti:

  • Euro 115.277 mila rappresentano gli utilizzi del prestito sindacato di durata quinquennale sottoscritto dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. il 4 dicembre 2012 con banca IMI, BNP Paribas, ING Bank N.V. e Mediobanca per un importo complessivo di Euro 200.000 mila, di cui Euro 120.000 mila a rate di capitale ammortizzate ed Euro 80.000 mila di tipo revolving, con scadenza finale nel dicembre 2017. Il prestito prevede il riconoscimento sulla quota ammortizzata di uno spread base di 425 basis points sull’Euribor trimestrale sulla quota revolving uno spread base di 350 basis points sull’Euribor trimestrale. Relativamente a tale prestito, nel mese di dicembre, la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha pagato Euro 4,6 milioni a titolo di up front fees, documentation fees e Imposta di registro. In data 20 dicembre 2012 la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha interamente sottoscritto la quota di Euro 120.000 mila a rate di capitale ammortizzate.
    Al 31 dicembre 2012 lo spread applicato sul prestito sindacato è pari a 425 basis points sull’Euribor trimestrale.
    Il prestito non prevede alcun riconoscimento di garanzie reali su attività della Società.
    Contemporaneamente all’erogazione della quota da Euro 120 milioni del nuovo prestito sindacato, la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha estinto il precedente prestito sindacato di Euro 140 milioni sottoscritto nel mese di giugno 2008 con banche capofila Ing Bank N.V. e Intesa Sanpaolo S.p.A. scadente nel mese di giugno 2013.
  • la parte a medio lungo termine pari a Euro 5.426 mila del prestito di Euro 100.000 mila stipulato con Unicredit S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2006;
  • la parte a medio lungo termine pari a Euro 24.838 mila del prestito di Euro 40.000 mila stipulato con Banca Europea degli Investimenti (BEI) dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2010;
  • la parte a medio lungo termine pari a Euro 18.543 mila del prestito di Euro 25.000 mila stipulato con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011;
  • la parte a medio lungo termine pari a Euro 53.471 mila del prestito di Euro 60.000 mila stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011;
  • la parte a medio lungo termine pari a Euro 18.925 mila del prestito di Euro 25.000 mila stipulato con Banca Carige S.p.A. dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. nell’esercizio 2011.

In data 19 dicembre 2012 la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha estinto il finanziamento, per Euro 40 milioni, sottoscritto con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. nel mese di luglio 2011 e scadente nel mese di gennaio 2013.

In data 21 dicembre 2012 la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di finanziamento per complessivi Euro 15 milioni, a rate di capitale ammortizzate, con Banco do Brasil S.A.. Il finanziamento scadente nel mese di dicembre 2016 prevede il riconoscimento di uno spread fisso di 315 basis points sull’Euribor. Al 31 dicembre 2012 la Capogruppo Sogefi S.p.A. non ha effettuato alcun tiraggio relativamente a tale finanziamento.

Si evidenzia che al 31 dicembre 2012 la controllata canadese Sogefi Engine Systems Canada Corp. ha in essere un contratto di finanziamento con GE Capital per un importo totale pari a Euro 6.471 mila, di cui Euro 5.727 mila classificati come finanziamenti a medio lungo termine. Al 31 dicembre 2012 una clausola contrattuale relativa alle garanzie concesse alla banca non risultava pienamente rispettata. GE Capital ha successivamente rilasciato un waiver per liberare la società da tali garanzie. Al 31 dicembre 2012 si è pertanto ritenuto corretto mantenere la classificazione del relativo finanziamento in parte tra i debiti a breve termine e in parte tra i debiti a medio lungo termine.

La linea “Altri finanziamenti a medio lungo termine” include altri finanziamenti minori, comprese le quote dei leasing finanziari ai sensi dello IAS 17.

Si precisa che, contrattualmente, gli spread dei finanziamenti della Capogruppo Sogefi S.p.A. sono rivisti semestralmente sulla base della verifica del ratio PFN consolidata/EBITDA consolidato normalizzato.

Per un’analisi dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine del periodo si rimanda alla nota 22.

Altre passività finanziarie a medio lungo termine per derivati

La voce include la quota a medio lungo termine del fair value dei contratti di copertura del rischio tasso di interesse.
Si rimanda al capitolo E per ulteriori approfondimenti sul tema.

Leasing finanziari

Il Gruppo ha leasing finanziari e contratti di noleggio e affitto per immobilizzazioni, impianti e macchinari che per loro tipologia arrivano a coprire la pressoché totalità della vita utile del bene. Tali contratti di leasing, noleggio e affitto, in accordo con quanto previsto dallo IAS 17, sono contabilizzati come se si riferissero a cespiti di proprietà della società, con evidenza in bilancio di tutte le loro componenti, valore storico di acquisto, ammortamento, componente finanziaria per interessi e debito residuo.

I pagamenti futuri derivanti da tali contratti possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) Canoni Quota capitale
Entro un anno 1.273 814
Oltre un anno, ma entro 5 anni 3.782 2.618
Oltre 5 anni 2.812 2.262
Totale canoni da leasing 7.867 5.694
Interessi (2.173) -
TOTALE VALORE ATTUALE CANONI DA LEASING 5.694 5.694


I contratti inclusi in tale voce si riferiscono alle seguenti controllate:

  • Sogefi Filtration Ltd ha in essere un contratto di affitto a lungo termine per il sito produttivo di Tredegar. La scadenza del contratto è stabilita in settembre 2022, l’ammontare originario di tale contratto era di Euro 3.247 mila, la quota capitale residua ammonta a Euro 2.577 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari all’11,37%.
    A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie.
    Tale contratto di locazione è stato assoggettato al trattamento contabile previsto dallo IAS 17 per i leasing finanziari dal momento che il valore attuale dei canoni corrispondeva approssimativamente al fair value del bene al momento della stipula del contratto.
  • Allevard Rejna Autosuspensions S.A. ha in essere un contratto di leasing per il sito produttivo di Lieusaint. La scadenza del contratto è stabilita nell’ottobre 2014, l’ammontare originario di tale contratto era di Euro 2.108 mila, la quota capitale residua ammonta a Euro 673 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari all’Euribor trimestrale più uno spread di 60 basis points. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito garanzie fideiussorie.
    Non esistono restrizioni di alcun tipo collegate a tale leasing. Alla scadenza dei contratti esiste un’opzione di acquisto dei beni per Euro 1. Ritenendo ragionevole l’esercizio dell’opzione, considerato il limitato valore di riscatto dei beni, tale contratto è stato contabilzzato alla stregua di leasing finanziari, così come previsto dallo IAS 17.

    Si precisa che nell’esercizio 2012 i contratti di leasing del sito Fronville e una parte del contratto di leasing del sito di Lieusaint sono scaduti e la controllata Allevard Rejna Autosuspensions S.A. ha esercitato l’opzione di riscatto al prezzo di, rispettivamente, Euro 305 mila e Euro 3.
  • Allevard Sogefi USA Inc. ha stipulato i seguenti contratti di leasing per il sito produttivo di Prichard relativi a:
  1. impianti, macchinari e migliorie sul fabbricato per un ammontare originario di Euro 1.213 mila. La scadenza del contratto è stabilita nel maggio 2019, la quota capitale residua ammonta a Euro 832 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari al 3,92%. A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie;
  2. impianti, macchinari e migliorie sul fabbricato per un ammontare originario di Euro 2.274 mila. La scadenza del contratto è stabilita nel luglio 2019, la quota capitale residua ammonta a Euro 1.612 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari al 3%. A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie.
    Non esistono restrizioni di alcun tipo collegate a entrambi i leasing. Alla scadenza dei contratti la proprietà dei beni viene trasferita al locatario senza il pagamento di alcun prezzo di acquisto. Tali contratti sono stati pertanto contabilizzati alla stregua di leasing finanziari, così come previsto dallo IAS 17.

 

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI CORRENTI

Gli importi riportati in bilancio sono suddivisi nelle seguenti categorie:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Debiti commerciali e altri debiti 307.984 314.841
Debiti per imposte sul reddito 12.203 8.615
TOTALE 320.187 323.456

 

Il dettaglio dei debiti commerciali e altri debiti è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Verso fornitori 212.891 218.217
Verso controllante 597 433
Tributari per imposte indirette e altre 10.846 9.698
Verso istituti di previdenza e sicurezza 20.710 20.931
Verso il personale dipendente 30.024 27.911
Altri debiti 32.916 37.651
TOTALE 307.984 314.841


I “Debiti verso fornitori” non sono soggetti ad interessi e sono mediamente regolati a 74 giorni, in linea con l’esercizio 2011.
Non vi sono concentrazioni di debiti significativi verso uno o pochi fornitori.

I debiti “Verso fornitori” mostrano un decremento per Euro 5.326 mila, di cui Euro 3.062 mila riconducibile all’effetto negativo dei tassi di cambio e la parte restante derivante dal rallentamento dei volumi di attività nell’ultima parte dell’esercizio 2012.

La voce “Verso controllante” si riferisce al compenso riconosciuto a fronte della cessione di eccedenze fiscali da parte di società partecipanti al consolidato del Gruppo CIR. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 40.

L’incremento dei debiti “Tributari per imposte indirette e altre” si riferisce ai debiti per I.V.A. principalmente nella divisione Componenti per Sospensioni ed ad altri debiti tributari nella divisione Sistemi Motori.

I debiti “Verso il personale dipendente” risentono della crescita salariale, in particolare in Sud America, e di maggiori bonus da liquidare.

La voce “Altri debiti” include, tra l’altro, le passività legate a rischi di garanzia prodotti del gruppo Systèmes Moteurs e le altre passività iscritte durante il processo di Purchase Price Allocation per un totale al 31 dicembre 2012 pari a Euro 25.934 mila (rispetto al 31 luglio 2011 il Gruppo ha già corrisposto Euro 6.020 mila a fronte di tali passività; si veda la nota 2.2 per maggiore dettagli).

L’aumento dei “Debiti per imposte sul reddito” riflette principalmente il maggiore carico tributario nella controllata Sogefi Engine Systems Canada Corp. Conseguente ai migliori risultati del periodo e all’assenza di perdite pregresse di cui aveva beneficiato il precedente esercizio.

 

ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

La voce “Altre passività correnti” include le poste rettificative di costi e ricavi dell’esercizio al fine di garantirne il principio di competenza (ratei e risconti passivi) e gli acconti ricevuti dai clienti per forniture ancora non effettuate.
L’incremento della voce pari a Euro 1.441 mila si riferisce principalmente ad anticipi ricevuti dai clienti per la realizzazione di attrezzature.

 

FONDI A LUNGO TERMINE E ALTRI DEBITI

La voce è così dettagliata: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Fondi pensione 28.571 27.346
Fondo trattamento di fine rapporto 5.702 5.679
Fondo ristrutturazioni 7.720 2.484
Fondo per contenziosi fiscali 546 80
Fondo per phantom stock option 30 59
Fondo garanzia prodotti 332 1.404
Altri rischi 1.063 2.482
Indennità suppletiva clientela 90 86
Cause legali 881 887
TOTALE 44.935 40.507


Viene di seguito fornito un dettaglio delle principali voci.

 

Fondi pensione

L’ammontare pari a Euro 28.571 mila rappresenta quanto accantonato alla fine dell’esercizio dalle varie società estere del Gruppo a fronte delle passività dei diversi fondi pensione. Si precisa che al 31 dicembre 2012 il fondo pensione della controllata Sogefi Filtration Ltd presenta un surplus pari a Euro 12.864 mila che è stato iscritto nella linea “Altri crediti”, così come esposto alla nota 13. L’ammontare netto delle passività dei diversi fondi pensione al 31 dicembre 2012 è pertanto pari a Euro 15.707 mila, come evidenziato nella seguente tabella che riporta la movimentazione dei “Fondi pensione” avvenuta nel corso dell’esercizio:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Saldo iniziale 16.048 15.675
Costo dei benefici a conto economico 2.756 936
Contributi pagati (2.873) (2.849)
Variazione area di consolidamento - 2.605
Differenze cambio (224) (319)
TOTALE 15.707 16.048
di cui iscritto nel Passivo 28.571 27.346
di cui iscritto nell'Attivo (12.864) (11.298)

 

Gli ammontari rilevati nel Conto Economico possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) 2012 2011
Costo corrente del servizio 2.082 2.040
Oneri finanziari 8.753 8.701
Ricavo atteso sulle attività del piano (9.358) (9.387)
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell'anno 598 (1.119)
Costo passato del servizio 163 240
Estinzioni/Riduzioni 518 461
TOTALE 2.756 936

Le voci “Costo corrente del servizio” e “Costo passato del servizio” sono incluse nelle linee del “Costo del lavoro” delle varie voci del Conto Economico.
Le linee “Oneri finanziari” e “Ricavo atteso sulle attività del piano” sono incluse nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”.
Gli utili attuariali vengono inclusi per Euro 237 mila nella voce “Costo del lavoro” e per la restante parte nella voce “Altri costi (ricavi) non operativi”. Si ricorda che gli utili dell’anno precedente derivavano prevalentemente dalla rideterminazione del limite al valore delle attività per benefici ai dipendenti iscrivibile in bilancio.
La voce “Estinzioni/Riduzioni” è inclusa nella linea “Altri costi (ricavi) non operativi” e si riferisce alla controllata Sogefi Filtration Ltd per la riorganizzazione in atto nello stabilimento di Llantrisant.

Di seguito viene riportata la composizione dei “Fondi pensione” in funzione delle aree geografiche d’appartenenza delle società controllate interessate:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Gran Bretagna (11.582) (9.987)
Francia 24.249 23.074
Germania 2.664 2.776
Altri 376 185
TOTALE 15.707 16.048

L’incremento del surplus in Gran Bretagna è dovuto alle contribuzioni ordinarie effettuate nell’esercizio, superiori al relativo costo corrente del servizio, e alle dinamiche del calcolo attuariale.

Vengono di seguito riassunti i trattamenti previdenziali esistenti nelle aree geografiche di maggior impatto del Gruppo: Gran Bretagna e Francia.

Si precisa che le valutazioni attuariali dei “Fondi pensione” vengono effettuate da società esterne specializzate nel settore.

 

Gran Bretagna

In Gran Bretagna i piani previdenziali hanno prevalentemente natura privatistica e sono stipulati con società di gestione e amministrati indipendentemente dalla società.
Vengono classificati come piani a prestazioni definita, soggetti a valutazione attuariale e contabilizzati secondo la logica del corridoio così come previsto e consentito dallo IAS 19.

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale di tali “Fondi pensione” sono state le seguenti:

  31.12.2012 31.12.2011
Tasso di attualizzazione % 4,5 4,8
Rendimento atteso degli strumenti di debito % 5,0 5,0
Rendimento atteso degli strumenti di capitale % 7,0 7,0
Rendimento atteso della cassa % 2,0 2,0
Rendimento atteso delle altre attività a servizio del piano % 6,0-6,5 6,0-6,5
Tasso di incremento salariale atteso % 2,8-3,8 3,1-4,0
Tasso annuo di inflazione % 2,8 3,1
Età di pensionamento 65 65

 

La riduzione del “Tasso di attualizzazione” rispetto all’anno precedente riflette il trend in ribasso dei rendimenti dei corporate bonds UK con rating AA (durata 13 anni) registrato nel 2012.

Di seguito vengono riportati i rendimenti effettivi delle attività a servizio del piano:

  31.12.2012 31.12.2011
Rendimento effettivo degli strumenti di debito % 3,0 22,0
Rendimento effettivo degli strumenti di capitale % 14,0 -5,0
Rendimento effettivo della cassa % - -
Rendimento effettivo delle altre attività a servizio del piano % 7,0 1,0

 

Francia

In Francia le pensioni sono fondate su piani statali e la responsabilità della società è limitata al pagamento dei contributi stabiliti per legge.
In aggiunta a tale assistenza garantita dallo Stato i dipendenti hanno diritto ad ammontari aggiuntivi dipendenti dall’anzianità di servizio e dal livello salariale, da corrispondere solo se il dipendente raggiunge l’età pensionabile in azienda.
I benefici aggiuntivi vengono riconosciuti come passività per l’azienda e, in accordo allo IAS 19, vengono considerati come piani a prestazione definita e sono soggetti a valutazione attuariale.

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale di tali “Fondi pensione” sono state le seguenti:

  31.12.2012 31.12.2011
Tasso di attualizzazione % 3,0-3,3 4,75-5,00
Tasso di incremento salariale atteso % 2,0-2,5 2,0-2,5
Tasso annuo di inflazione % 2,0 2,0
Età di pensionamento 60-65 60-65

 

La riduzione del “Tasso di attualizzazione” rispetto all’anno precedente riflette il trend in ribasso dei rendimenti dei corporate bonds dell’area Euro con rating AA (durata 13 anni) registrato nel 2012.
La tabella seguente illustra l’ammontare complessivo delle obbligazioni derivanti dai “Fondi pensione” e il valore attuale delle attività al servizio dei piani per l’esercizio 2012 e per i quatto precedenti.

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
Valore attuale delle obbligazioni dei fondi 189.028 179.572 164.835 151.614 124.549
Fair value attività dei piani 155.445 149.486 144.044 130.352 108.292
Deficit 33.583 30.086 20.791 21.262 16.257
Passività registrata nei "Fondi a lungo termine" 28.571 27.346 23.714 23.614 23.470
Surplus registrato negli "Altri crediti" (12.864) (11.298) (8.039) (6.926) (4.048)
(Ricavo)/Costo passato del servizio non ammortizzato 1.664 1.826 2.238 196 (17)
(Utili) Perdite attuariali non rilevate 16.212 12.212 2.878 4.378 (3.148)

Il “(Ricavo)/Costo passato del servizio non ammortizzato” riflette l’incremento dei benefici pensionistici registrato in esercizi precedenti a seguito di una modifica negli accordi nazionali di categoria francesi. Tale incremento verrà ammortizzato (e quindi rilevato nel Conto Economico) sulla base della durata della vita lavorativa residuale media dei dipendenti.

La linea “(Utili) Perdite attuariali non rilevate” si riferisce agli utili e perdite non rilevate a livello di Conto Economico in quanto inferiori al limite del corridoio.

L’incremento della voce rispetto al precedente esercizio si collega principalmente alle perdite attuariali registrate nel valore attuale delle obbligazioni dei fondi francesi e inglesi a seguito della riduzione del tasso di attualizzazione.

La movimentazione del “Valore attuale delle obbligazioni dei fondi” è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Valore attuale delle obbligazioni all'inizio del periodo 179.572 164.835
Costo corrente del servizio 2.082 2.040
Oneri finanziari 8.753 8.701
Contributi versati dai partecipanti al piano 495 634
(Utili) Perdite attuariali del periodo 4.033 2.492
Differenze cambio 3.559 4.561
Benefici liquidati (6.822) (6.553)
Costo passato del servizio - (168)
Variazione area di consolidamento - 2.605
Estinzioni/Riduzioni (2.644) 425
Valore attuale delle obbligazioni al termine del periodo 189.028 179.572

L’incremento del valore attuale delle obbligazioni rispetto all’esercizio precedente è dovuto principalmente alla diminuzione del tasso di attualizzazione dei fondi pensione francesi e inglesi solo in parte bilanciata dall’incremento del tasso di mortalità e dalla riduzione del tasso di incremento salariale nei fondi pensione inglesi. Gli effetti di tali variazioni sono incluse nella voce “(Utili) Perdite attuariali del periodo”.
L’andamento dei tassi di cambio ha contribuito a sua volta ad aumentare il valore attuale delle obbligazioni.
Con riferimento ai valori delle società con valute funzionali diverse dall’Euro si precisa che: le voci di conto economico sono state convertite al cambio medio del periodo; il valore attuale delle obbligazioni all’inizio e alla fine del periodo è stato convertito al rispettivo cambio puntuale alla data.

La movimentazione del fair value delle attività a servizio dei piani è evidenziata nella tabella seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Fair value delle attività all'inizio del periodo 149.486 144.044
Ricavo atteso sulle attività del piano 9.358 9.387
Contributi versati dai partecipanti al piano 495 634
Contributi versati dalla società 1.725 1.891
Utili (Perdite) attuariali del periodo (189) (5.201)
Differenze cambio 3.404 4.327
Benefici liquidati (5.672) (5.596)
Estinzioni (3.162) -
Fair value delle attività alla fine del periodo 155.445 149.486


La linea “Estinzioni” si riferisce alla chiusura del fondo pensione della controllata Filtrauto S.A. (per la parte relativa alla ex controllata Sogefi Filtration B.V.).

Con riferimento ai valori delle società con valute funzionali diverse dall’Euro si precisa che: le voci di conto economico sono state convertite al cambio medio del periodo; il fair value delle attività al’inizio e alla fine del periodo è stato convertito al rispettivo cambio puntuale alla data.

L’asset allocation al termine dell’esercizio 2012 mostra un lieve aumento del peso degli strumenti di capitale rispetto a quelli di debito, come indicato nella tabella seguente:

  31.12.2012 31.12.2011
Strumenti di debito 36% 42%
Strumenti di capitale 36% 31%
Cassa 22% 20%
Altre attività 6% 7%
TOTALE 100% 100%

 

Fondo trattamento di fine rapporto

Tale aspetto riguarda esclusivamente le società italiane del Gruppo, dove le pensioni sono rappresentate da piani statali e la responsabilità della società è limitata al regolare pagamento dei contributi sociali mensili.
In aggiunta alla previdenza pubblica ogni dipendente, al termine della sua attività lavorativa, ha diritto all’indennità di fine rapporto (TFR) che viene accantonata in un apposito fondo ed è soggetta a rivalutazione annuale per gli ammontari accantonati negli anni precedenti. Tale indennità integrativa è considerata come fondo a prestazione definita, ma soggetta a valutazione attuariale per la parte relativa ai futuri benefici previsti e relativi a prestazioni già corrisposte (che rappresenta la parte soggetta a rivalutazione annuale). Eventuali passività, a livello di singola società, vengono imputate a Conto Economico qualora superino il limite del corridoio del 10%.
Si ricorda che, a seguito delle modifiche apportate al “Fondo trattamento di fine rapporto” dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, le quote maturate a partire dall’1 gennaio 2007 destinate sia ai fondi di previdenza complementare sia al Fondo di Tesoreria presso l’INPS si considerano “piani a contributi definiti”. Tali quote non sono, pertanto, soggette a valutazione attuariale e non vengono più accantonate al “Fondo trattamento di fine rapporto”. Il “Fondo trattamento di fine rapporto” maturato al 31 dicembre 2006 rimane un “piano a benefici definiti” con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali, che però non terranno più conto della componente relativa agli incrementi salariali futuri.
Si ricorda che tale modifica è applicabile solo alle società con più di 50 dipendenti (non è pertanto applicabile alla Capogruppo Sogefi S.p.A.).

Le ipotesi considerate in sede di valutazione attuariale del “Fondo trattamento di fine rapporto (TFR)” sono state:

  • Ipotesi macroeconomiche:
  1. tasso di attualizzazione (indice IBoxx Eurozone Corporate AA): 2,05% (4,25% al 31 dicembre 2011)
  2. tasso annuo di inflazione: 2% (2% al 31 dicembre 2011)
  3. tasso annuo incremento TFR: 3% (3% al 31 dicembre 2011)
  • Ipotesi demografiche:
  1. tasso di dimissioni volontarie: 3% - 10% dell’organico (stesse ipotesi al 31 dicembre 2011);
  2. età di pensionamento: si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti validi per l’assicurazione generale obbligatoria (stesse ipotesi al 31 dicembre 2011);
  3. probabilità di morte: sono state utilizzate le tavole di mortalità RG48 prodotte dalla Ragioneria Generale dello Stato (stesse ipotesi al 31 dicembre 2011);
  4. per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 2% - 3% (stesse ipotesi al 31 dicembre 2011);
  5. per le probabilità di inabilità sono state utilizzate le tavole INPS differenziate in funzione dell’età e del sesso (stesse ipotesi al 31 dicembre 2011).

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Saldo iniziale 5.679 5.578
Accantonamenti del periodo 365 377
Contributi pagati (342) (276)
TOTALE 5.702 5.679

 

Gli ammontari rilevati nel Conto Economico possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) 2012 2011
Costo corrente del servizio 80 77
Oneri finanziari 268 283
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell'anno 17 17
TOTALE 365 377

 

Le perdite attuariali non rilevate ammontano al 31 dicembre 2012 a Euro 2.165 mila (Euro 793 mila al 31 dicembre 2011). L’incremento del valore rispetto al precedente esercizio è riconducibile principalmente alla diminuzione del tasso di attualizzazione.

 

Fondo ristrutturazioni

Rappresenta gli importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate così come richiesto dai principi contabili.

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Saldo iniziale 2.484 8.027
Accantonamenti del periodo 7.103 786
Utilizzi (1.666) (6.023)
Mancati utilizzi del periodo (158) (167)
Altri movimenti (20) (162)
Differenze cambio (23) 23
TOTALE 7.720 2.484

 

Gli “Accantonamenti del periodo” si riferiscono quasi esclusivamente alla riorganizzazione produttiva in atto nello stabilimento di Llantrisant (sistemi motore).
Gli “Utilizzi” sono stati registrati a riduzione dei fondi precedentemente accantonati a fronte delle attività di ristrutturazione individuate e avviate nei passati esercizi e realizzate o in corso di realizzazione prevalentemente nella divisione sistemi motore.
I “Mancati utilizzi del periodo” si riferiscono a fondi accantonati in esercizi precedenti risultati poi in eccesso rispetto a quanto effettivamente erogato.
La movimentazione degli “Accantonamenti del periodo” al netto dei “Mancati utilizzi del periodo” dell’anno, pari a Euro 6.945 mila, è registrata a Conto Economico nella linea “Costi di ristrutturazione”.

 

Fondo per contenziosi fiscali

La voce si riferisce a contenziosi fiscali in corso di definizione con le amministrazioni tributarie locali europee, per i quali si è proceduto ad effettuare degli accantonamenti ritenuti appropriati ancorché non sia tuttavia certo l’esito finale.

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
Saldo iniziale 80 317
Accantonamenti del periodo 500 -
Utilizzi (34) (237)
Mancati utilizzi del periodo - -
Altri movimenti - -
Differenze cambio - -
TOTALE 546 80

 

 

Fondo per phantom stock option

La voce ammonta a Euro 30 mila (Euro 59 mila al 31 dicembre 2011) e si riferisce all’accantonamento del fair value relativo ai piani di incentivazione che prevedono una regolazione in contanti, definiti phantom stock option, destinati all’Amministratore Delegato della Capogruppo. Il fondo varia per la quota di competenza del periodo della variazione di fair value (Euro 29 mila). Nel Conto Economico la riduzione del fondo è stata inclusa nella voce “Emolumenti agli organi sociali”. Per maggiori dettagli sui piani di phantom stock option si rimanda alla nota 29.

Altri fondi

Relativamente agli “Altri fondi” gli importi in bilancio rappresentano la miglior stima possibile delle passività sottostanti e la tabella che segue riporta le movimentazioni per le voci maggiormente significative:

(in migliaia di Euro) 31.12.2011
  Garanzia prodotti Altri rischi Indennità suppletiva clientela Cause legali
Saldo iniziale 705 2.598 81 531
Accantonamenti del periodo 554 914 5 163
Utilizzi (1.481) (261) - (75)
Mancati utilizzi del periodo (216) (543) - (114)
Variazione area di consolidamento 1.821 - - 384
Altri movimenti - (200) - -
Differenze cambio 21 (26) - (2)
TOTALE 1.404 2.482 86 887
(in migliaia di Euro) 31.12.2012
  Garanzia prodotti Altri rischi Indennità suppletiva clientela Cause legali
Saldo iniziale 1.404 2.482 86 887
Accantonamenti del periodo 83 498 4 235
Utilizzi (220) (1.089) - (132)
Mancati utilizzi del periodo (952) (818) - (93)
Altri movimenti - 20 - -
Differenze cambio 17 (30) - (16)
TOTALE 332 1.063 90 881

 

La voce “Garanzia prodotti” si riferisce sia ad accantonamenti calcolati su base statistica effettuati dalle società del Gruppo a fronte di garanzie riconosciute ai clienti, sia ad accantonamenti per rischi specifici e per contenziosi verso clienti.
I “Mancati utilizzi del periodo” si riferiscono principalmente a fondi accantonati in esercizi precedenti rivelatisi in eccesso rispetto alla valutazione aggiornata del rischio e delle correlate coperture assicurative.

I “Mancati utilizzi del periodo” della voce “Altri rischi” si riferiscono principalmente alla riduzione dei fondi stanziati dalla controllata LPDN GmbH per rischi di inquinamento acustico e di contenziosi con terze parti e per coprire l’impatto economico delle probabili richieste di part-time di dipendenti che, raggiunti i limiti d’età fissati per legge, hanno la facoltà di chiedere tale trattamento alla società.

Gli “Accantonamenti del periodo” e i “Mancati utilizzi del periodo” della voce “Cause legali” si riferiscono a contenziosi con i dipendenti.

 

Altri debiti

La voce “Altri debiti” ammonta a Euro 179 mila (Euro 1.619 mila al 31 dicembre 2011).

 

IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

Alla luce delle disposizioni dettate dai principi contabili internazionali in tema di informativa di bilancio vengono di seguito esposti i dettagli delle imposte anticipate e differite.

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
  Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale
Imposte anticipate:        
Svalutazione crediti 3.081 882 2.976 857
Svalutazione immobilizzazioni 21.994 6.994 21.569 6.891
Svalutazione magazzino 5.318 1.732 6.033 1.963
Fondi ristrutturazione 778 214 777 213
Altri fondi rischi e oneri - Altri debiti 50.274 16.991 54.222 18.408
Fair value derivati 14.242 3.919 8.879 2.445
Altri 15.443 5.262 10.782 3.815
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell'esercizio 7.517 2.588 8.553 2.138
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali di esercizi precedenti 58.174 18.948 37.510 11.908
TOTALE 176.821 57.530 151.301 48.638
Imposte differite:        
Ammortamenti anticipati/eccedenti 85.091 25.379 98.044 29.840
Differenze nei criteri di valutazione del magazzino 758 211 79 33
Capitalizzazioni costi R&D 39.450 13.424 35.802 11.502
Altri 18.467 4.634 13.583 3.463
TOTALE 143.766 43.648 147.508 44.838
Imposte anticipate (differite) nette   13.882   3.800
Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate (differite):
Perdite fiscali riportabili a nuovo 62.715 20.354 59.732 22.094
Altro (12.366) (4.212) (626) (237)
TOTALE 50.349 16.142 59.106 21.857

 

L’effetto fiscale è stato calcolato sulla base delle aliquote applicabili nei singoli paesi che risultano in linea con l’esercizio precedente ad accezione dell’aliquota in Gran Bretagna (23% al 31 dicembre 2012 rispetto a 25% nell’esercizio precedente).
La variazione nella linea “Imposte anticipate (differite) nette” rispetto al 31 dicembre 2011 è pari a Euro 10.082 mila e differisce per Euro 1.310 mila da quanto registrato nel Conto Economico alla voce “Imposte sul reddito – Imposte differite (anticipate)” per:

  • movimenti di poste patrimoniali (fair value dei derivati designati in cash flow hedge) che non hanno avuto effetti economici e pertanto il relativo effetto fiscale positivo è stato contabilizzato negli Altri utili (perdite) complessivi (Euro 1.476 mila);
  • riclassifiche o differenze cambio per Euro 166 mila.

La riduzione dell’effetto fiscale nella voce “ Altri fondi rischi e oneri- Altri debiti” deriva principalmente dalla riduzione delle passività legate a rischi di garanzia prodotti rivenienti dall’acquisto del Gruppo Systemes Moteurs.

La voce “Altri” delle imposte differite attive comprende poste di varia natura tra le quali, a titolo esemplificativo, costi con deducibilità fiscale differita (ad esempio bonus riconosciuti ai dipendenti, costi per servizi intercompany nelle controllate argentine la cui deducibilità è collegata all’effettivo pagamento), benefici fiscali per l’attività di ricerca e sviluppo o contro la doppia imposizione internazionale da utilizzare in esercizi futuri in riduzione dei debiti fiscali da pagare nella controllata spagnola Sogefi Filtration S.A..

Le “Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio” si riferiscono alla controllata Systèmes Moteurs S.A.S.. L’iscrizione di tali imposte è avvenuta in quanto si ritiene probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate.

Al 31 dicembre 2012 sono stati iscritti Euro 7.109 mila nella voce “Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali di esercizi precedenti” relativi alla controllata Allevard Sogefi U.S.A. Inc. in quanto le prospettive reddituali della società, supportate dai piani pluriennali, hanno consentito di ritenere probabile la disponibilità di un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite possano essere utilizzate. L’importo contabilizzato nelle imposte anticipate si riferisce alla quota recuperabile nel periodo esplicito del piano; le restanti perdite pregresse sono evidenziate nella voce “Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate (differite)”. Si segnala che le perdite fiscali della controllata americana sono riportabile entro il limite dei 20 anni (il primo anno di scadenza è il 2022).
Tale importo si aggiunge alle imposte anticipate attinenti a perdite fiscali già registrate nei precedenti esercizi da parte delle controllate Allevard Rejna Autosupensions S.A. (Euro 5.084 mila), United Springs S.A.S. (Euro 1.031 mila), Sogefi Filtration S.A. (Euro 2.308 mila) e Sogefi Filtration Ltd (Euro 3.416 mila).
L’iscrizione di tali imposte è avvenuta in quanto si ritiene probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate. Tale probabilità si evince dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie, quali ristrutturazioni passate o in atto, che è improbabile che si ripetano. Inoltre si segnala che le perdite della controllata inglese sono illimitatamente riportabili nel tempo e quelle della controllata spagnola possono essere utilizzate entro il 2028. Le perdite della controllata francese sono illimitatamente riportabili nel tempo ma, sulla base di una nuova legge emanata nel 2012, l’importo utilizzabile ogni anno è limitato, allungando in tale modo il periodo di recupero.

Si precisa che le imposte anticipate relative alla “Svalutazione crediti” e alla “Svalutazione magazzino” includono importi che si riverseranno prevalentemente nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio.
In relazione agli ammontari inclusi nella voce “Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate (differite)” va osservato che non sono state iscritte imposte anticipate in quanto non sussistevano a fine esercizio condizioni che potessero confortare sulla probabilità della loro recuperabilità. Le “Perdite fiscali riportabili a nuovo” si riferiscono principalmente alle controllata Allevard Sogefi U.S.A., Inc. (quota delle perdite non iscritta tra le imposte anticipate in quanto non recuperabile nel periodo esplicito del piano pluriennale della società, come sopra ricordato), alle controllate cinesi, indiane e alle controllate francesi della divisione sospensione.
L’incremento della voce “Perdite fiscali riportabili a nuovo” è dovuto principalmente alle perdite della controllata Sogefi Filtration Ltd. Non sono state iscritte imposte anticipate su tali perdite in quanto i flussi del periodo esplicito del piano pluriennale della società consentono il recupero solo delle imposte anticipate già iscritte nei precedenti esercizi.
La voce “Altro” si riferisce principalmente alle controllate Allevard Sogefi Usa Inc. e Shanghai Sogefi Auto Parts Co. Ltd. per differenze temporanee nel valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

 

CAPITALE SOCIALE E RISERVE

Capitale sociale

Il capitale sociale della Capogruppo Sogefi S.p.A. è interamente versato e ammonta al 31 dicembre 2012 a Euro 60.712 mila (60.665 mila al 31 dicembre 2011), diviso in n. 116.753.392 azioni ordinarie da nominali Euro 0,52 cadauna.

Alla data del 31 dicembre 2012, la Società ha in portafoglio n. 3.981.095 azioni proprie pari al 3,41% del capitale.

Viene di seguito esposta la movimentazione delle azioni in circolazione:

(Azioni in circolazione) 2012 2011
Numero azioni di inizio periodo 116.662.992 116.434.992
Numero azioni emesse per sottoscrizione di stock options 90.400 228.000
Numero azioni ordinarie al 31 dicembre 116.753.392 116.662.992
Azioni proprie (3.981.095) (3.253.000)
Numero azioni in ciroclazione al 31 dicembre 112.772.297 113.409.992

 

Di seguito si riporta l’evoluzione del patrimonio netto di Gruppo:

(in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva per azioni proprie in portafoglio Azioni proprie in portafoglio Riserva di conversione Riserva legale Riserva cash flow hedge Riserva piani di incentivazio-ne basati su azioni Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi Altre riserve Utili a nuovo Utile del periodo Totale
Saldi al 31 dicembre 2010 60.546 14.639 5.007 (5.007) 8.129 12.320 (2.426) 1.708 668 3.113 79.723 18.821 197.241
Aumenti di capitale a pagamento 119 190 - - - - - - - - - - 309
Destinazione utile 2010:                          
Riserva legale - - - - - - - - - - - - -
Dividendi - - - - - - - - - - (14.888) - 14.888
Riporto utili - - - - - - - - - - 18.821 (18.821) -
Acquisti netti azioni proprie - (2.684) 2.684 (2.684) - - - - - - - - (2.684)
Costo figurativo piani basati su azioni - - - - - - - 611 - - - - 611
Altre variazioni - - - - - - - - - - (121) - (121)
Fair value attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - - - (2) - - (2)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a patrimonio netto - - - - - - (7.987) - - - - - (7.987)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a conto economico - - - - - - 1.255 - - - - - 1.255
Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi - - - - - - - - 1.854 - - - 1.854
Differenze cambio da conversione - - - - (4.408) - - - - - - - (4.408)
Risultato del periodo - - - - - - - - - - - 24.046 24.046
Saldi al 31 dicembre 2011 60.665 12.145 7.691 (7.691) 3.721 12.320 (9.158) 2.319 2.522 3.111 83.535 24.046 195.226
Aumenti di capitale a pagamento 47 47 - - - - - - - - - - 94
Destinazione utile 2011:                          
Riserva legale - - - - - - - - - - - - -
Dividendi - - - - - - - - - - (14.716) - (14.716)
Riporto utili - - - - - - - - - - 24.046 (24.046) -
Acquisti netti azioni proprie - (1.396) 1.396 (1.396) - - - - - - - - (1.396)
Costo figurativo piani basati su azioni - - - - - - - 1.233 - - - - 1.233
Altre variazioni - - - - - - - - - - (63) - (63)
Fair value attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - - - - - - -
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a patrimonio netto - - - - - - (7.491) - - - - - (7.491)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a conto economico - - - - - - 2.121 - - - - - 2.121
Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi - - - - - - - - 1.476 - - - 1.476
Differenze cambio da conversione - - - - (10.351) - - - - - - - (10.351)
Risultato del periodo - - - - - - - - - - - 29.325 29.325
Saldi al 31 dicembre 2012 60.712 10.796 9.087 (9.087) (6.630) 12.320 (14.528) 3.552 3.998 3.111 92.802 29.325 195.458

 

Riserva da sovrapprezzo azioni

Ammonta a Euro 10.796 mila rispetto a Euro 12.145 mila dell’esercizio precedente.
L’incremento per Euro 47 mila è derivato dalla sottoscrizione di azioni previste nell’ambito dei piani di stock option.
Si rileva che nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 19 aprile 2012, la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha acquistato nell’esercizio 2012 n. 728.095 azioni al prezzo medio unitario di Euro 1,92.
La Capogruppo ha costituito la “Riserva per azioni proprie in portafoglio” ex art. 2357-ter del Codice Civile utilizzando la “Riserva da sovraprezzo azioni”.

Azioni proprie in portafoglio

La voce “Azioni proprie in portafoglio” corrisponde al costo di acquisto delle azioni proprie in portafoglio. I movimenti dell’anno ammontano a Euro 1.396 mila e si riferiscono all’acquisto di azioni proprie effettuate nel 2012 come riportato nel commento alla “Riserva da sovrapprezzo azioni”.

Riserva di conversione

Tale riserva è utilizzata per registrare le differenze cambio derivanti dalla traduzione dei bilanci delle controllate estere.
I movimenti del periodo evidenziano un decremento di Euro 10.351 mila riconducibile principalmente al deprezzamento del Real brasiliano nei confronti dell’Euro.

Riserva cash flow hedge

La riserva si movimenta con la contabilizzazione dei flussi finanziari derivanti da strumenti che, ai fini dello IAS 39, vengono destinati come “strumenti a copertura dei flussi finanziari”. I movimenti del periodo rilevano un decremento di Euro 5.370 mila.

Riserva piani di incentivazione basati su azioni

La riserva si riferisce al valore del costo figurativo dei piani basati su azioni assegnati a dipendenti deliberati successivamente alla data del 7 novembre 2002, ivi inclusa la quota relativa al piano di stock grant deliberato nell’anno 2012.

Utili a nuovo

Ammontano a Euro 92.802 mila e includono gli importi per utili non distribuiti.

Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi

Di seguito si riporta l’ammontare delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce degli “Altri utili (perdite) complessivi”:

(in migliaia di Euro) 2012 2011
  Valore lordo Imposte Valore Netto Valore lordo Imposte Valore Netto
Utili (perdite) iscritti a riserva cash flow hedge (5.370) 1.476 (3.894) (6.732) 1.853 (4.879)
Utili (perdite) iscritti a riserva fair value attività finanz. disponibili per la vendita - - - (2) 1 (1)
Utili (perdite) iscritti a riserva di conversione (10.556) - (10.556) (4.588) - (4.588)
Totale Altri utili (perdite) complessivi (15.926) 1.476 (14.450) (11.322) 1.854 (9.468)

 

CAPITALE E RISERVE DI TERZI

Il saldo ammonta a Euro 19.837 mila e si riferisce alla quota di patrimonio netto di competenza degli Azionisti Terzi.
L’incremento di Euro 111 mila deriva principalmente dalla variazione della percentuale di possesso della controllata S.ARA Composite S.A.S..


ANALISI DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La seguente tabella riporta il dettaglio della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e la riconciliazione con la posizione finanziaria netta risultante nella tabella riportata nella Relazione sulla gestione:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012 31.12.2011
A. Cassa 85.209 102.461
B. Altre disponibilità liquide (Investimenti posseduti sino a scadenza) 8.199 1.893
C. Titoli tenuti per la negoziazione 15 11
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 93.423 104.365
E. Crediti finanziari correnti 15 8
F. Debiti bancari correnti 8.377 9.827
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 89.596 46.962
H. Altri debiti finanziari correnti 1.011 632
I . Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) 98.984 57.421
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) 5.546 (46.952)
K. Debiti bancari non correnti 262.046 330.461
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti 28.225 16.333
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) 290.301 346.794
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) 295.847 299.842
Crediti finanziari non correnti - -
Indebitamento finanziario netto inclusi i crediti finanziari non correnti (come da "Posizione finanziaria netta" risultante nella tabella riportata nella Relazione sulla gestione) 295.847 299.842


Di seguito si riporta una descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine dell’esercizio (si rimanda alla nota n. 16 per maggiori dettagli sui finanziamenti):

  • prestito di Euro 100 milioni Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore di 4;
  • prestito di Euro 40 milioni Banca Europea degli Investimenti (BEI): rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 60 milioni Intesa Sanpaolo S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5;
  • prestito di Euro 25 milioni Banca Carige S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 10 milioni GE Capital S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 25 milioni Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito sindacato 2012 di Euro 200 milioni: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 15 milioni Banco do Brasil S.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4.

Al 31 dicembre 2012 tali covenant risultano rispettati.