Di seguito sono riportati i principali criteri e i principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato e delle informazioni finanziarie aggregate di Gruppo.
Il presente Bilancio Consolidato è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale, è contenuta nella nota 39.
Principi di consolidamento
Ai fini del consolidamento sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2011 delle società incluse in tale area, predisposti in base ai principi contabili di Gruppo, che fanno riferimento agli IAS/IFRS.
Nell’area di consolidamento rientrano le società controllate e le società collegate.
Sono considerate società controllate tutte le società sulle quali il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie e gestionali.
Il consolidamento dei bilanci delle società controllate è effettuato secondo il metodo del consolidamento integrale assumendo l’intero importo di attività, passività, costi e ricavi delle singole società, prescindendo dalle quote di partecipazione possedute ed
eliminando il valore contabile delle partecipazioni consolidate detenute dalla Capogruppo e da altre società oggetto di consolidamento a fronte del relativo patrimonio netto.
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse non potranno venire in seguito recuperate.
I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano ("valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo Sogefi.
Le modalità di traduzione dei bilanci espressi in valuta estera diversa dell’Euro sono le seguenti:
- le voci della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata sono convertite in Euro applicando i cambi di fine periodo e tenendo conto delle operazioni di copertura dei rischi di cambio;
- le voci di Conto Economico sono convertite in Euro ai cambi medi dell’esercizio;
- le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine esercizio vengono imputate alla riserva da conversione monetaria, unitamente alla differenza tra il risultato economico e patrimoniale;
- al momento di un’eventuale dismissione di una società avente valuta funzionale differente dall’Euro, le differenze cambio esistenti nel patrimonio netto vengono rilevate a Conto Economico.
Si precisa che i cambi applicati nelle operazioni di conversione sono i seguenti:
2011 | 2010 | |||
---|---|---|---|---|
Medio | 31.12 | Medio | 31.12 | |
Dollaro USA | 1,3904 | 1,2939 | 1,3243 | 1,3362 |
Sterlina inglese | 0,8675 | 0,8353 | 0,8576 | 0,8697 |
Real brasiliano | 2,3239 | 2,4159 | 2,3299 | 2,2177 |
Peso argentino | 5,7369 | 5,5676 | 5,1795 | 5,3098 |
Renminbi cinese | 8,9847 | 8,1588 | 8,9646 | 8,8222 |
Rupia indiana | 64,7668 | 68,7130 | 60,5327 | 59,7729 |
Leu rumeno | 4,2371 | 4,3233 | n.a. | n.a. |
Dollaro canadese | 1,3752 | 1,3215 | n.a. | n.a. |
Peso messicano | 17,2444 | 18,0512 | n.a. | n.a. |
Dollaro Hong Kong | 10,8237 | 10,0510 | n.a. | n.a. |
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza significativa, ma non di controllare le politiche decisionali finanziarie e operative della partecipata.
Le partecipazioni in società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto e conseguentemente i risultati economici e gli eventuali movimenti degli Altri utili (perdite) complessivi delle società collegate sono rispettivamente recepiti nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo Consolidato. Qualora il valore così determinato risultasse superiore al valore recuperabile si procede all’adeguamento della partecipazione collegata mediante contabilizzazione nel Conto Economico della relativa perdita di valore.
Aggregazioni aziendali
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un’eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
- imposte differite attive e passive;
- attività e passività per benefici ai dipendenti;
- passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;
- attività destinate alla vendita e attività e passività discontinue.
Il goodwill è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima dell’1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell’IFRS 3.
Acquisizione gruppo Systémes Moteurs
Come esposto in precedenza, il 29 luglio 2011 la Capogruppo Sogefi S.p.A. ha perfezionato l’acquisto del gruppo francese di componentistica Systèmes Moteurs (attraverso l’acquisto del 100% del capitale sociale della controllante Mark IV Systèmes Moteurs S.A.S, poi ridenominata Systèmes Moteurs S.A.S.).
Il gruppo Systèmes Moteurs è uno dei maggiori produttori mondiali di sistemi di gestione aria e raffreddamento motore. Fornitore delle principali case automobilistiche mondiali, il gruppo dispone di sette stabilimenti (tre dei quali in Francia, mentre gli altri sono situati in Canada, Messico, Romania e India), due centri di ricerca, sviluppo e innovazione (in Francia e Stati Uniti) e ha in corso di realizzazione un nuovo insediamento produttivo in Cina. Mark IV Systèmes Moteurs realizza circa il 60% dei propri ricavi in Europa, detiene crescenti quote di mercato in Nord America e ha avviato l’espansione in paesi in forte sviluppo come Cina e India.
Il corrispettivo complessivo trasferito nell’aggregazione aziendale è pari ad Euro 146.501 mila ed include, oltre ad un aggiustamento prezzo a seguito del calcolo puntuale della posizione finanziaria netta e del capitale circolante netto alla data di acquisizione del gruppo Systèmes Moteurs (pari ad Euro 2.373 mila), anche il valore contabile dell’indebitamento di Systèmes Moteurs S.A.S. nei confronti del gruppo Mark IV LLC al 29 luglio 2011, pari ad Euro 20.447 mila e rimborsato da Sogefi S.p.A. ai precedenti azionisti alla stessa data, attivando un finanziamento infragruppo concesso dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. a Systèmes Moteurs S.A.S..
Pertanto, il corrispettivo complessivo trasferito nell’aggregazione aziendale è risultato pari ad Euro 146.501 mila, somma del Closing Purchase Price di Euro 123.681 migliaia, dell’aggiustamento prezzo di Euro 2.373 mila e dell’indebitamento del gruppo Systèmes Moteurs rimborsato ai precedenti azionisti pari a Euro 20.447 mila. Tale corrispettivo è stato pagato mediante l’utilizzo delle linee di credito disponibili e delle disponibilità liquide.
I costi direttamente connessi con l’acquisizione, per i servizi forniti da consulenti che hanno assistito la Capogruppo Sogefi S.p.A. durante la fase di due diligence legale, finanziaria e fiscale, sono stati pari a Euro 4.391 mila e sono stati rilevati nel conto economico alla voce “Altri costi (ricavi) non operativi”.
Le attività e le passività del gruppo Systèmes Moteurs sono state determinate su base provvisoria, in quanto alla data di redazione della presente bilancio non sono stati ancora finalizzati alcuni processi valutativi.
In conformità con quanto previsto dall’IFRS 3, il fair value delle attività, passività e passività potenziali sarà determinato in via definitiva entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
L’eccedenza del prezzo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività nette acquisite è stata rilevata come avviamento, quantificato in Euro 54.919 mila su base provvisoria.
L’avviamento trova fondamento nelle favorevoli prospettive reddituali e finanziarie del gruppo Systèmes Moteurs, delineate nel piano strategico 2012-2015 e confortate dai risultati sin qui conseguiti.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei fair value provvisori delle attività e passività acquisite e il dettaglio del goodwill alla data di acquisizione del controllo, 29 luglio 2011:
(in migliaia di Euro)
ATTIVO | Fair Value |
---|---|
ATTIVO CORRENTE | |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
8.311 |
Altre attività finanziarie |
- |
Rimanenze |
51.395 |
Crediti commerciali |
48.193 |
Altri crediti (*) |
5.307 |
Crediti per imposte |
4.356 |
Altre attività |
334 |
TOTALE ATTIVO CORRENTE | 117.896 |
ATTIVO NON CORRENTE | |
IMMOBILIZZAZIONI | |
Terreni |
1.006 |
Immobili, impianti e macchinari (*) |
37.156 |
Altre immobilizzazioni materiali |
715 |
Attività immateriali (*) |
17.612 |
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI | 56.489 |
ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI | |
Partecipazioni in società collegate |
274 |
Altri crediti |
952 |
Imposte anticipate (*) |
1.518 |
TOTALE ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI | 2.744 |
TOTALE ATTIVO NON CORRENTE | 59.233 |
TOTALE ATTIVO (A) | 177.129 |
PASSIVO | |
PASSIVO CORRENTE | |
Debiti correnti verso banche |
- |
Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine e altri finanziamenti |
- |
TOTALE DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE |
- |
Altre passività finanziarie a breve termine per derivati |
- |
TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A BREVE TERMINE |
- |
Debiti commerciali e altri debiti |
69.653 |
Debiti per imposte |
32 |
Altre passività correnti |
2.887 |
TOTALE PASSIVO CORRENTE | 72.572 |
PASSIVO NON CORRENTE | |
ALTRE PASSIVITA’ A LUNGO TERMINE | |
Fondi a lungo termine (*) |
4.815 |
Altri debiti |
1.359 |
Imposte differite (*) |
6.816 |
TOTALE ALTRE PASSIVITA’ A LUNGO TERMINE | 12.990 |
TOTALE PASSIVO NON CORRENTE | 12.990 |
TOTALE PASSIVO (B) | 85.562 |
Corrispettivo pagato per l'acquisizione | 146.501 |
Attività nette acquisite (A)-(B) | 91.567 |
GOODWILL | 54.934 |
Corrispettivo pagato per l'acquisizione (**) | 146.501 |
Cassa presente nelle società acquisite (**) | (8.311) |
FLUSSO DI CASSA PER ACQUISIZIONE | 138.190 |
(*) La determinazione del fair value di tali voci risulta provvisoria al 31 dicembre 2011.
(**) Così come riportato nel prospetto di Rendiconto Finanziario Consolidato.
Il fair value dei crediti commerciali, pari a Euro 48.193 mila, è costituito da un valore lordo pari a Euro 48.258 mila e da un fondo svalutazione pari a Euro 65 mila.
Il fair value della voce “Rimanenze” include Euro 803 mila generati dal riconoscimento dei margini sui prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione (cosiddetto “step-up di magazzino”). Il medesimo ammontare è stato rilasciato nel conto economico al 31 dicembre 2011, alla voce “Altri costi (ricavi) non operativi”, a seguito della vendita dei relativi beni.
La valutazione a fair value dei terreni e fabbricati è stata effettuata a titolo definitivo.
Il processo di valutazione a fair value degli “Impianti e macchinari” e delle altre “Attività immateriali” non è stato ancora completato.
Passività potenziali legate a rischi di garanzia prodotti sono state registrate per Euro 1.430 mila (tale importo rappresenta gli addebiti ricevuti da alcuni clienti sino al 31 dicembre 2011). Tali passività potenziali sono state utilizzate per l’intero ammontare al 31 dicembre 2011. Si ritiene che l’importo che residui dopo eventuali anche parziali rimborsi assicurativi sia indennizzato dal venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S.. Si è pertanto provveduto ad iscrivere un credito di pari importo alla voce “Altri crediti”.
La valutazione a fair value di tali passività potenziali ed “Altri crediti” è a titolo provvisorio.
Nell’esercizio 2011 il gruppo Systèmes Moteurs ha contribuito ai ricavi del gruppo Sogefi per Euro 135.708 mila e all’utile dell’esercizio per Euro 4.572 mila.
Si precisa che dopo la data di acquisizione (29 luglio 2011), le società del gruppo Systèmese Moteurs, ad eccezione della controllata indiana, hanno uniformato la data di chiusura dei rispettivi bilanci di esercizio a quella delle altre società del gruppo Sogefi, spostandola dal 28 febbraio al 31 dicembre.
Criteri di valutazione
Nel bilancio al 31 dicembre 2011 sono stati applicati i seguenti principi e criteri di valutazione.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono quelli posseduti per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine, invece che per investimento o per altri scopi. Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità liquida equivalente esso deve essere prontamente convertibile in un ammontare noto di denaro e deve essere soggetto a un irrilevante rischio di variazione del valore.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato al netto dei costi variabili di vendita.
Il costo di produzione comprende il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti quelli indirettamente imputabili alla fabbricazione. Sono esclusi gli oneri finanziari. Le scorte obsolete o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo.
Crediti iscritti nell'attivo circolante
I crediti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da ricevere che per tale tipologia corrisponde normalmente al valore nominale indicato in fattura adeguato (se necessario) al presumibile valore di realizzo mediante apposizioni di stanziamenti iscritti a rettifica dei valori nominali. Successivamente i crediti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato che generalmente corrisponde al valore nominale.
I crediti ceduti attraverso operazioni di factoring pro-soluto, a seguito delle quali è avvenuto il trasferimento a titolo definitivo al cessionario dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, sono rimossi dal bilancio al momento dell’avvenuto trasferimento.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali si riferiscono principalmente a siti industriali. Le attività sono iscritte a bilancio al costo storico al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate su base mensile a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse.
Il valore ammortizzabile è il costo di un bene, o altro valore sostitutivo del costo, meno il suo valore residuo, dove il valore residuo di un bene è il valore stimato che l’entità potrebbe ricevere in quel momento dalla sua dismissione, al netto dei costi stimati di dismissione.
Gli ammortamenti vengono calcolati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici a esso collegati.
I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:
% | |
---|---|
Terreni | n.a. |
Fabbricati industriali e costruzioni leggere | 2,5-12,5 |
Impianti e macchinari | 7-14 |
Attrezzature industriali e commerciali | 10-25 |
Altri beni | 10-33 |
Immobilizzazioni in corso | n.a. |
I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono ammortizzati.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al Conto Economico.
I costi di manutenzione che determinano un aumento di valore, o della funzionalità, o della vita utile dei beni, sono direttamente attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli utili o le perdite derivanti da dismissioni di cespiti vengono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.
I contributi in conto capitale vengono presentati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come posta rettificativa del valore contabile del bene. Il contributo viene rilevato come provento durante la vita utile del bene ammortizzabile tramite la riduzione della quota di ammortamento.
Immobilizzazioni in leasing
Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo.
Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene.
Così come previsto dallo IAS 17, un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:
- il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;
- il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale si può esercitare l’opzione cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;
- la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;
- all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale al fair value (valore equo) del bene locato;
- i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.
I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come passività finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.
I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.
Immobilizzazioni immateriali
Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:
% | |
---|---|
Csoti di sviluppo | 20-33 |
Diritti di brevetto industriale e concessioni, licenze e marchi | 20-33 |
Altri | 20-33 |
Goodwill | n.a. |
Immobilizzazioni in corso | n.a. |
L’ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile dell’immobilizzazione e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.
Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca vengono addebitati a Conto Economico quando sostenuti così come stabilito dallo IAS 38.
Conseguentemente i costi di sviluppo relativi a specifici progetti vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo in virtù di un impegno del cliente e vengono ammortizzati per tutto il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto.
Il valore capitalizzato dei vari progetti viene riesaminato annualmente, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedano, mediante una analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore.
Marchi e licenze
I marchi e le licenze sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il costo è ammortizzato in modo sistematico nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile definita.
Software
I costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Si precisa che è stato avviato un progetto pluriennale di implementazione nel Gruppo di un nuovo sistema informativo integrato. I relativi costi sono capitalizzati dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. che concederà in uso la proprietà intellettuale del sistema informativo, contro pagamento di royalties, alle società controllate coinvolte nel processo d’implementazione.
Goodwill
Il goodwill derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo “Aggregazioni aziendali”. Il goodwill non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. A differenza di quanto previsto per le altre attività immateriali i ripristini di valore non sono consentiti per il goodwill.
Ai fini di una corretta effettuazione dell’analisi di congruità il goodwill è stato allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, C.G.U.) che beneficeranno degli effetti derivanti dall’acquisizione.
All’interno del Gruppo Sogefi sono oggi presenti cinque C.G.U.: sistemi motori – filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”), sistemi motori – filtrazione aria e raffreddamento (gruppo Systèmes Moteurs), sospensioni auto, sospensioni veicoli industriali e molle di precisione.
I goodwill oggi in essere riguardano solo le divisioni sistemi motore – filtrazione fluida, sistemi motore – filtrazione aria e raffreddamento e la divisione sospensioni auto.
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il Gruppo non presenta attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2011.
Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali
In presenza di situazioni potenzialmente generatrici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali e immateriali vengono sottoposte a impairment test, stimando il valore recuperabile dell’attività e confrontandolo con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene adeguato di conseguenza. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a Conto Economico.
Per il goodwill e le immobilizzazioni immateriali a vita indefinita l’impairment test viene fatto almeno annualmente.
Ad eccezione del goodwill, qualora una svalutazione effettuata precedentemente non avesse più ragione di essere mantenuta il valore contabile viene ripristinato a quello nuovo derivante dalla stima, con il limite che tale valore non ecceda il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata alcuna svalutazione. Anche il ripristino di valore viene registrato a Conto Economico.
Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate e a controllo congiunto sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto.
Partecipazione in altre imprese e altri titoli
Secondo quanto previsto dal principio IAS 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore vengono riconosciuti in una specifica voce di “Altri utili (perdite) complessivi”. In presenza di evidenze obiettive che l’attività abbia subito una perdita di valore o in caso di vendita, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento negli “Altri utili (perdite) complessivi” sono contabilizzati a Conto Economico.
Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta (paragrafo 3 “Attività Finanziarie”).
Attività non correnti possedute per la vendita
Secondo quanto previsto dall’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, le attività non correnti il cui valore contabile verrà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo, se presenti i requisiti previsti dallo specifico principio, sono classificate come possedute per la vendita e valutate al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei costi di vendita. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la vendita, i relativi ammortamenti sono sospesi.
Finanziamenti
I finanziamenti sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso d’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento della regolazione.
Strumenti derivati
Per derivato si intende qualsiasi contratto di natura finanziaria avente le seguenti caratteristiche:
- il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, di un prezzo di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, di un merito di credito (rating) o altra variabile sottostante prestabilita;
- non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato;
- sarà regolato a data futura.
Viene trattato, ai fini della rilevazione contabile, a seconda che abbia natura speculativa o possa venire considerato come strumento di copertura.
Tutti i derivati vengono inizialmente rilevati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria al costo che è rappresentativo del loro fair value. Successivamente tutti i derivati vengono valutati al fair value.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) per i derivati non designati di copertura.
I derivati che hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting vengono classificati come segue:
- fair value hedge (coperture del valore di mercato) se sono soggetti a rischio di variazione nel valore di mercato dell’attività o della passività sottostante;
- cash flow hedge (coperture dei flussi finanziari) se vengono posti in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’attività o passività esistente, sia da un’operazione futura altamente probabile.
Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge vengono imputati a Conto Economico sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato, sia quelli conseguenti all’adeguamento a fair value dell’elemento sottostante alla copertura.
Per gli strumenti classificati come cash flow hedge, impiegati ad esempio al fine di coprire il rischio tasso su finanziamenti a medio lungo termine a tasso variabile, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a Patrimonio Netto per la parte che copre in modo efficace il rischio per il quale sono stati posti in essere, mentre viene registrata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) l’eventuale parte non efficace.
La parte imputabile a Patrimonio Netto viene riclassificata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) nel momento in cui le attività e le passività coperte influenzeranno i costi e ricavi del periodo.
Si precisa che il Gruppo ha adottato una specifica procedura per la gestione degli strumenti finanziari all’interno di una politica complessiva di gestione dei rischi.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da pagare e successivamente al costo ammortizzato che, generalmente, corrisponde al valore nominale.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono relativi ad accantonamenti che vengono stanziati solo quando si ritiene di dover far fronte a un’obbligazione (legale o implicita) derivante da un evento passato e per la quale è probabile un utilizzo di risorse il cui ammontare deve poter essere stimato in maniera attendibile.
Non si procede invece ad alcun stanziamento a fronte di rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile. In questa evenienza si procede a darne menzione nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e non si procede ad alcun stanziamento.
Accantonamenti relativi a operazioni di riorganizzazioni aziendali vengono stanziati solo quando approvati e portati a conoscenza delle principali parti coinvolte.
Benefici ai dipendenti e similari
I dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.
L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti all’1 gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte al minore tra il loro valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.
Nel caso di una modifica al piano che cambi i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel conto economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettante ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel conto economico.
Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel conto economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.
I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Phantom stock option
Per i piani di phantom stock option, così come previsto dal principio IFRS 2 nella parte relativa alle “operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa”, si procede alla rimisurazione del fair value del piano alla data di bilancio iscrivendolo come costo a Conto Economico in corrispondenza di un fondo.
Piani di incentivazione basati su azioni
Per i “Piani di incentivazione basati su azioni” (Stock option e Stock Grant), così come previsto dal principio IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”, il Gruppo provvede a calcolare il fair value dell’opzione determinato al momento dell’assegnazione rilevandolo come costo a Conto Economico lungo il periodo di maturazione del beneficio. Trattandosi di componente eminentemente figurativa, nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria si provvede ad incrementare la riserva ad hoc istituita all’interno del Patrimonio Netto. Tale costo figurativo viene determinato da specialisti di tali problematiche, tramite l’ausilio di appositi modelli economico–attuariali.
Imposte differite
Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo.
Il valore delle imposte differite attive riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale.
Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende verranno applicate, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.
Partecipazione al consolidato fiscale di CIR (applicabile per le società italiane)
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi per la vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà (momento del trasferimento dei rischi e benefici) che generalmente coincide con la spedizione. Sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.
I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione.
Costo variabile del venduto
Rappresenta il costo delle merci vendute. Include il costo delle materie prime, sussidiarie, delle merci, nonché i costi variabili di produzione e di distribuzione incluso il costo del personale diretto di produzione.
Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo
In tale categoria sono inclusi i costi fissi di produzione quali sono i costi del personale indiretto di produzione, costi di manutenzione, materiali di consumo, affitti di immobili e macchinari dedicati alla produzione.
Sono altresì inclusi tutti i costi fissi di ricerca e sviluppo al netto dei costi di sviluppo capitalizzati in virtù dei loro benefici futuri e esclusi gli ammortamenti che vengono rilevati in una voce separata del Conto Economico.
Costi fissi di vendita e distribuzione
Sono relativi a componenti negativi di reddito, sostanzialmente insensibili alle variazioni dei volumi di vendita, relativi al personale, alle attività di promozione e pubblicità, a magazzini gestiti esternamente, a noleggi e ad altre attività di vendita e distribuzione. Rientrano quindi in tale categoria tutti i costi fissi sostenuti successivamente allo stoccaggio dei prodotti finiti nei relativi magazzini e direttamente correlati ad attività di vendita e distribuzione degli stessi.
Spese amministrative e generali
In tale categoria sono inclusi i costi fissi relativi al personale, spese telefoniche, spese legali e tributarie, affitti e noleggi, spese per pulizia e sicurezza e altri costi generali.
Contributi in conto esercizio
Sono accreditati al Conto Economico quando esiste una ragionevole certezza che l’impresa rispetterà le condizioni previste per la concessione del contributo e che i contributi saranno quindi ricevuti.
Costi di ristrutturazione e altri costi/ricavi non operativi
Sono relativi a valori non correlati all’attività caratteristica del Gruppo o non ricorrenti e sono classificati nelle partite ordinarie e soggetti a evidenza in nota integrativa se di importo rilevante.
La non ricorrenza dei costi di ristrutturazione rende opportuna la loro identificazione separata, con imputazione che non influisce sul risultato operativo sintesi dell’andamento reddituale delle attività tipiche di funzionamento del Gruppo.
Dividendi
I ricavi per dividendi sono registrati quando sorge il diritto all’incasso che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.
Imposte correnti
Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali di paese e tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti di imposta eventualmente spettanti.
Risultato per azione
Risultato base per azione viene calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie.
Risultato per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali aventi effetto diluitivo.
Conversione delle poste in valuta estera
Moneta funzionale
Le società del Gruppo predispongono il loro bilancio in accordo alla moneta di conto utilizzata nei singoli paesi.
La valuta funzionale della Capogruppo è l’Euro che rappresenta la valuta di presentazione del bilancio consolidato.
Transazioni e rilevazioni contabili
Le transazioni effettuate in valuta estera vengono inizialmente rilevate al tasso di cambio della data della transazione.
Alla data di chiusura del bilancio le attività e passività monetarie denominate in valuta estera vengono riconvertite in base al tasso di cambio vigente a tale data.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore.
Stime e assunzioni critiche
Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime e assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime rappresentano la migliore valutazione possibile alla data del bilancio. Si noti come, data la loro natura, potrebbero comportare una variazione anche significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste interessate da questo processo estimativo sono:
- il goodwill: ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2011, e più in particolare nell’effettuazione dell’impairment test, il Gruppo ha preso in considerazione per il 2012 gli andamenti attesi risultanti dal budget e, per gli anni successivi, sono state prese in considerazione le previsioni incluse nel piano strategico 2013-2015. Il budget e il piano sono stati elaborati con ipotesi prudenziali tenendo conto anche dell’incertezza del quadro economico e finanziario che ha caratterizzato l’ultima parte dell’anno 2011. Sulla base di tali previsioni non è emersa la necessità di impairment;
- piani pensione: gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano diverse assunzioni statistiche con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività a servizio dei piani. Tali assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio dei piani (tale assunzione riguarda quasi esclusivamente i fondi pensione inglesi), i tassi futuri di incremento salariale, i tassi di mortalità e di turnover;
- recuperabilità delle imposte anticipate attinenti a perdite fiscali: al 31 dicembre 2011 sono state iscritte imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio o di esercizi precedenti nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate. Tale probabilità si evince dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie che è improbabile che si ripetano.
Adozione di nuovi principi contabili
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2011
I seguenti principi contabili sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2011.
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio e non ha avuto effetti sull’informativa dei rapporti verso parti correlate fornita nella presente Relazione finanziaria annuale.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2011 e non rilevanti per il Gruppo
I seguenti emendamenti, improvement e interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2011, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data della presente Relazione finanziaria annuale, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:
- Emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Presentazione: Classificazione dei diritti emessi;
- Emendamento all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di clausole di contribuzione minima;
- IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale;
- Improvement agli IAS/IFRS (2010).
Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari, lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili/(perdite) complessivi e non transiteranno più nel conto economico.
In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (IFRS) per eliminare il riferimento alla data del 1° gennaio 2004 in esso contenuta e descritta come data di transizione agli IFRS e per fornire una guida sulla presentazione del bilancio in accordo con gli IFRS dopo un periodo di iperinflazione. Tali emendamenti sono applicabili dal 1° luglio 2011 in modo prospettico.
In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2012.
In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo principio muove dai principi esistenti, individuando nel concetto di controllo, secondo una nuova definizione dello stesso, il fattore determinante ai fini del consolidamento di una società nel bilancio consolidato della controllante. Esso fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia difficile da accertare (controllo di fatto, voti potenziali, società a destinazione specifica, ecc.). Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013.
In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. Il nuovo principio fornisce dei criteri per l’individuazione degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto.
In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle su imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013.
In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013.
In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati tra gli Altri utili/(perdite) complessivi a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012.
In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo la presentazione nella situazione patrimoniale e finanziaria del deficit o surplus del fondo nella sua interezza, ed il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti, e l’iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione in ogni esercizio della passività e attività tra gli Altri utili/(perdite) complessivi. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle stesse. L’emendamento infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dal 1° gennaio 2013.
Il 16 dicembre 2011 lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 32 - Financial Instruments: Presentation e all’IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures con riferimento alle regole di compensazione (offsetting) di attività e passività finanziarie. Lo IASB ha chiarito che il diritto di compensazione deve essere disponibile alla data di bilancio piuttosto che essere condizionato ad un evento futuro e deve essere esercitabile da qualunque controparte sia nel normale corso dell’attività che in caso di insolvenza/fallimento (secondo la specifica legislazione che governa il contratto tra le parti ed il diritto fallimentare della medesima legislazione). Gli emendamenti all’IFRS 7 hanno riguardato l’informativa degli strumenti finanziari (derivati) soggetti a contratti esecutivi di master netting e contratti simili anche se non compensati secondo le regole dello IAS 32. Gli emendamenti dell’informativa relativa alla compensazione di strumenti finanziari sono richiesti dagli esercizi aventi inizio dal 1° gennaio 2013 (con applicazione retrospettica dell’informativa comparativa).
Alla data della presente Relazione finanziaria annuale gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e principi sopra descritti.
In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento (derecognition) delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere in prossimità della fine di un periodo contabile. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.