Principi di consolidamento e criteri di valutazione


Di seguito sono riportati i principali criteri e i principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato e delle informazioni finanziarie aggregate di Gruppo.

Il presente Bilancio Consolidato è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale, è contenuta nella nota 39.

Principi di consolidamento

Ai fini del consolidamento sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2012 delle società incluse in tale area, predisposti in base ai principi contabili di Gruppo, che fanno riferimento agli IAS/IFRS.
Nell’area di consolidamento rientrano le società controllate e le società collegate.

Sono considerate società controllate tutte le società sulle quali il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie e gestionali. In particolare la società Iberica de Suspensiones S.L., posseduta al 50%, è considerata controllata in quanto il Gruppo dispone la maggioranza dei voti nel consiglio di amministrazione.
Il consolidamento dei bilanci delle società controllate è effettuato secondo il metodo del consolidamento integrale assumendo l’intero importo di attività, passività, costi e ricavi delle singole società, prescindendo dalle quote di partecipazione possedute ed eliminando il valore contabile delle partecipazioni consolidate detenute dalla Capogruppo e da altre società oggetto di consolidamento a fronte del relativo patrimonio netto.

Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse non potranno venire in seguito recuperate.

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano ("valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo Sogefi.
Le modalità di traduzione dei bilanci espressi in valuta estera diversa dell’Euro sono le seguenti:

  • le voci della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata sono convertite in Euro applicando i cambi di fine periodo e tenendo conto delle operazioni di copertura dei rischi di cambio;
  • le voci di Conto Economico sono convertite in Euro ai cambi medi dell’esercizio;
  • le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine esercizio vengono imputate alla riserva da conversione monetaria, unitamente alla differenza tra il risultato economico e patrimoniale;
  • al momento di un’eventuale dismissione di una società avente valuta funzionale differente dall’Euro, le differenze cambio esistenti nel patrimonio netto vengono rilevate a Conto Economico;
  • i dividendi distribuiti da società con valute funzionali diverse dall’Euro vengono convertiti al cambio medio dell’esercizio precedente nella società che distribuisce il dividendo e al cambio corrente nella società che riceve il dividendo; le differenze cambio tra i due importi vengono imputate alla riserva da conversione monetaria.

Si precisa che i cambi applicati nelle operazioni di conversione sono i seguenti:

  2012 2011
  Medio 31.12 Medio 31.12
Dollaro USA 1,2849 1,3194 1,3904 1,2939
Sterlina inglese 0,8108 0,8161 0,8675 0,8353
Real brasiliano 2,5023 2,7036 2,3239 2,4159
Peso argentino 5,8350 6,4863 5,7369 5,5676
Renminbi cinese 8,1064 8,2210 8,9847 8,1588
Rupia indiana 68,5871 72,5689 64,7668 68,7130
Leu rumeno 4,4567 4,4444 4,2371 4,3233
Dollaro canadese 1,2842 1,3137 1,3752 1,3215
Peso messicano 16,9005 17,1851 17,2444 18,0512
Dollaro Hong Kong 9,9671 10,2260 10,8237 10,0510

Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza significativa, ma non di controllare le politiche decisionali finanziarie e operative della partecipata.
Le partecipazioni in società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto e conseguentemente i risultati economici e gli eventuali movimenti degli Altri utili (perdite) complessivi delle società collegate sono rispettivamente recepiti nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo Consolidato. Qualora il valore così determinato risultasse superiore al valore recuperabile si procede all’adeguamento della partecipazione collegata mediante contabilizzazione nel Conto Economico della relativa perdita di valore.

 

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition metod). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un’eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • imposte differite attive e passive;
  • attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;
  • attività destinate alla vendita e attività e passività discontinue.

Il goodwill è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

 

Acquisto Gruppo Systémes Moteurs

Come in precedenza ricordato, nel primo semestre 2012 è stato completato il processo di determinazione del fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte del Gruppo Systèmes Moteurs acquisito nel mese di luglio 2011, richiesto dall’applicazione del metodo dell’acquisizione (acquisition method).

La seguente tabella riporta il dettaglio dei fair value definitivi delle attività e passività acquisite e del goodwill alla data di acquisizione del controllo (29 luglio 2011) e i corrispondenti valori provvisori presentati al 31 dicembre 2011:

(in migliaia di Euro)

ATTIVO Fair Value definitivi Fair Value provvisori al 31
dicembre 2011
ATTIVO CORRENTE    

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

8.311 8.311

Altre attività finanziarie

- -

Rimanenze

51.395 51.395

Crediti commerciali

48.193 48.193

Altri crediti

3.877 5.307

Crediti per imposte

4.356 4.356

Altre attività

334 334
TOTALE ATTIVO CORRENTE 116.466 117.896
ATTIVO NON CORRENTE    
IMMOBILIZZAZIONI    

Terreni

1.006 1.006

Immobili, impianti e macchinari

38.129 37.156

Altre immobilizzazioni materiali

715 715

Attività immateriali

47.570 17.627
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 87.420 56.504
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI    

Partecipazioni in società collegate

274 274

Altri crediti

24.320 952

Imposte anticipate

12.304 1.518
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 36.898 2.744
TOTALE ATTIVO NON CORRENTE 124.318 59.248
TOTALE ATTIVO (A) 240.784 177.144
     
PASSIVO Fair Value definitivi Fair Value provvisori al 31
dicembre 2011
PASSIVO CORRENTE    

Debiti correnti verso banche

- -

Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine e altri finanziamenti

- -

TOTALE DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE

- -

Altre passività finanziarie a breve termine per derivati

- -

TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A BREVE TERMINE

- -

Debiti commerciali e altri debiti

74.517 69.653

Debiti per imposte

32 32

Altre passività correnti

2.887 2.887
TOTALE PASSIVO CORRENTE 77.436 72.572
PASSIVO NON CORRENTE    
ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE    

Fondi a lungo termine 

31.276 4.815

Altri debiti

1.359 1.359

Imposte differite 

16.771 6.816
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE 49.406 12.990
TOTALE PASSIVO NON CORRENTE 49.406 12.990
TOTALE PASSIVO (B) 126.843 85.562
     
Corrispettivo pagato per l'acquisizione 146.501 146.501
Attività nette acquisite (A)-(B) 113.941 91.582
GOODWILL 32.560 54.919
     
Corrispettivo pagato per l'acquisizione 146.501 146.501
Cassa presente nelle società acquisite (8.311) (8.311)
FLUSSO DI CASSA PER ACQUISIZIONE 138.190 138.190


Di seguito si riporta una descrizione della natura e dell’ammontare delle principali rettifiche, apportate al fair value delle attività e passività acquisite, di competenza del periodo di valutazione.

Il completamento del processo valutativo del fair value degli “Impianti e macchinari” ha comportato un incremento di tale voce per Euro 973 mila.

Il completamento del processo valutativo del fair value delle “Attività immateriali” ha consentito di rilevare le seguenti attività immateriali separabili:

  • Relazione Clienti: Euro 19.215 mila (ammortizzati sulla base di una vita utile pari a 20 anni);
  • Brevetti: Euro 2.292 mila (ammortizzati sulla base di una vita utile compresa fra 4 e 5 anni);
  • Denominazione “Systèmes Moteurs”: Euro 8.437 mila (ammortizzata sulla base di una vita utile pari a 20 anni).

Il completamento del processo valutativo del fair value delle passività potenziali legate a rischi di garanzia prodotti ha consentito di rilevare passività per Euro 25.068 mila di cui Euro 4.177 mila inserite nella voce “Debiti commerciali e altri debiti” a breve termine e Euro 20.891 mila registrate nella voce “Fondi a lungo termine”. Tali passività potenziali si sono manifestate per Euro 6.020 mila al 31 dicembre 2012. Si ritiene che l’importo, che residui dopo eventuali anche parziali rimborsi assicurativi e indennizzi da subfornitori, sia indennizzato dal venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S.. Si è pertanto provveduto ad iscrivere un’attività derivante da indennizzi pari a Euro 23.368 mila alla voce “Altri crediti” non correnti.
La voce “Fondi a lungo termine” include inoltre altre passività per Euro 7.000 mila.
Il saldo comprende voci diverse tra cui i costi stimati per procedure legali legate al recupero degli “Altri crediti” sopraindicati.
A seguito di quanto sopra riportato, si è modificato anche l’impatto della fiscalità differita ed in conclusione il goodwill si è ridotto da Euro 54.919 mila ad Euro 32.560 mila.

 

Criteri di valutazione

Nel bilancio al 31 dicembre 2012 sono stati applicati i seguenti principi e criteri di valutazione.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono quelli posseduti per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine, invece che per investimento o per altri scopi.
Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità liquida equivalente esso deve essere prontamente convertibile in un ammontare noto di denaro e deve essere soggetto a un irrilevante rischio di variazione del valore.

 

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato al netto dei costi variabili di vendita.
Il costo di produzione comprende il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti quelli indirettamente imputabili alla fabbricazione. Sono esclusi gli oneri finanziari.
Le scorte obsolete o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo.

 

Crediti iscritti nell'attivo circolante

I crediti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da ricevere che per tale tipologia corrisponde normalmente al valore nominale indicato in fattura adeguato (se necessario) al presumibile valore di realizzo mediante apposizioni di stanziamenti iscritti a rettifica dei valori nominali. Successivamente i crediti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato che generalmente corrisponde al valore nominale.
I crediti ceduti attraverso operazioni di factoring  pro-soluto, a seguito delle quali è avvenuto il trasferimento a titolo definitivo al cessionario dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, sono rimossi dal bilancio al momento dell’avvenuto trasferimento.

 

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali si riferiscono principalmente a siti industriali. Le attività sono iscritte a bilancio al costo storico al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate su base mensile a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse.

Il valore ammortizzabile è il costo di un bene, o altro valore sostitutivo del costo, meno il suo valore residuo, dove il valore residuo di un bene è il valore stimato che l’entità potrebbe ricevere in quel momento dalla sua dismissione, al netto dei costi stimati di dismissione.

Gli ammortamenti vengono calcolati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici a esso collegati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Terreni n.a.
Fabbricati industriali e costruzioni leggere 2,5-12,5
Impianti e macchinari 7-14
Attrezzature industriali e commerciali 10-25
Altri beni 10-33
Immobilizzazioni in corso n.a.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono ammortizzati.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al Conto Economico.
I costi di manutenzione che determinano un aumento di valore, o della funzionalità, o della vita utile dei beni, sono direttamente attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli utili o le perdite derivanti da dismissioni di cespiti vengono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.

I contributi in conto capitale vengono presentati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come posta rettificativa del valore contabile del bene. Il contributo viene rilevato come provento durante la vita utile del bene ammortizzabile tramite la riduzione della quota di ammortamento.

Immobilizzazioni in leasing
Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo.
Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario una parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene.
Così come previsto dallo IAS 17, un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:

  • il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;
  • il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale si può esercitare l’opzione cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;
  • la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;
  • all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale al fair value (valore equo) del bene locato;
  • i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.

I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come passività finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.
I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.

 

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Costi di sviluppo 20-33
Diritti di brevetto industriale e concessioni, licenze e marchi 20-33
Relazione Clienti 5
Denominazione 5
Altri 20-33
Goodwill n.a.
Immobilizzazioni in corso n.a.

L’ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile dell’immobilizzazione e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.

Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca vengono addebitati a Conto Economico quando sostenuti così come stabilito dallo IAS 38.
Conseguentemente i costi di sviluppo relativi a specifici progetti vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo in virtù di un impegno del cliente e vengono ammortizzati per tutto il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto.
Il valore capitalizzato dei vari progetti viene riesaminato annualmente, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedano, mediante una analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore.

Marchi e licenze
I marchi e le licenze sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il costo è ammortizzato in modo sistematico nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile definita.

Relazione Clienti
La relazione clienti rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “Purchase Price Allocation”, al portafoglio clienti del Gruppo Systemes Moteurs alla data di acquisizione del controllo.

Denominazione
La denominazione rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “Purchase Price Allocation”, al nome “Systemes Moteurs” alla data di acquisizione del controllo.

Software
I costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Si precisa che è stato avviato un progetto pluriennale di implementazione nel Gruppo di un nuovo sistema informativo integrato. I relativi costi sono capitalizzati dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. che concederà in uso la proprietà intellettuale del sistema informativo, contro pagamento di royalties, alle società controllate coinvolte nel processo d’implementazione. La vita utile dell’immobilizzazione è stimata essere 10 anni e l’ammortamento decorre dal completamento dell’implementazione in ogni singola società.

Goodwill
Il goodwill derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo “Aggregazioni aziendali”. Il goodwill non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. A differenza di quanto previsto per le altre attività immateriali i ripristini di valore non sono consentiti per il goodwill.
Ai fini di una corretta effettuazione dell’analisi di congruità il goodwill è stato allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, C.G.U.) che beneficeranno degli effetti derivanti dall’acquisizione.
All’interno del Gruppo Sogefi sono oggi presenti cinque C.G.U.: sistemi motori – filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”), sistemi motori – filtrazione aria e raffreddamento (gruppo Systèmes Moteurs), sospensioni auto, sospensioni veicoli industriali e molle di precisione.
I goodwill oggi in essere riguardano solo le divisioni sistemi motore – filtrazione fluida, sistemi motore – filtrazione aria e raffreddamento e la divisione sospensioni auto.

Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il Gruppo non presenta attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2012.

 

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali

In presenza di situazioni potenzialmente generatrici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali e immateriali vengono sottoposte a impairment test, stimando il valore recuperabile dell’attività e confrontandolo con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene adeguato di conseguenza. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a Conto Economico.
Per il goodwill e le immobilizzazioni immateriali a vita indefinita l’impairment test viene fatto almeno annualmente.
Ad eccezione del goodwill, qualora una svalutazione effettuata precedentemente non avesse più ragione di essere mantenuta il valore contabile viene ripristinato a quello nuovo derivante dalla stima, con il limite che tale valore non ecceda il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata alcuna svalutazione. Anche il ripristino di valore viene registrato a Conto Economico.

 

Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate e a controllo congiunto sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto.

 

Partecipazione in altre imprese e altri titoli

Secondo quanto previsto dal principio IAS 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore vengono riconosciuti in una specifica voce di “Altri utili (perdite) complessivi”. In presenza di evidenze obiettive che l’attività abbia subito una perdita di valore o in caso di vendita, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento negli “Altri utili (perdite) complessivi” sono contabilizzati a Conto Economico.
Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta (paragrafo 3 “Attività Finanziarie”).

 

Attività non correnti possedute per la vendita

Secondo quanto previsto dall’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, le attività non correnti il cui valore contabile verrà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo, se presenti i requisiti previsti dallo specifico principio, sono classificate come possedute per la vendita e valutate al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei costi di vendita. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la vendita, i relativi ammortamenti sono sospesi.

 

Finanziamenti

I finanziamenti sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso d’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento della regolazione.

 

Strumenti derivati

Per derivato si intende qualsiasi contratto di natura finanziaria avente le seguenti caratteristiche:

  1. il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, di un prezzo di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, di un merito di credito (rating) o altra variabile sottostante prestabilita;
  2. non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato;
  3. sarà regolato a data futura.

Viene trattato, ai fini della rilevazione contabile, a seconda che abbia natura speculativa o possa venire considerato come strumento di copertura.
Tutti i derivati vengono inizialmente rilevati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria al costo che è rappresentativo del loro fair value. Successivamente tutti i derivati vengono valutati al fair value.

Le variazioni di fair value vengono rilevate a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) per i derivati non designati di copertura.

I derivati che hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting vengono classificati come segue:

  • fair value hedge (coperture del valore di mercato) se sono soggetti a rischio di variazione nel valore di mercato dell’attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (coperture dei flussi finanziari) se vengono posti in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’attività o passività esistente, sia da un’operazione futura altamente probabile.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge vengono imputati a Conto Economico sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato, sia quelli conseguenti all’adeguamento a fair value dell’elemento sottostante alla copertura.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge, impiegati ad esempio al fine di coprire il rischio tasso su finanziamenti a medio lungo termine a tasso variabile, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente negli Altri utili (perdite) complessivi per la parte che copre in modo efficace il rischio per il quale sono stati posti in essere, mentre viene registrata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) l’eventuale parte
non efficace.

La parte imputabile agli Altri utili (perdite) complessivi viene riclassificata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) nel momento in cui le attività e le passività coperte influenzeranno i costi e ricavi del periodo.
Si precisa che il Gruppo ha adottato una specifica procedura per la gestione degli strumenti finanziari all’interno di una politica complessiva di gestione dei rischi.

 

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da pagare e successivamente al costo ammortizzato che, generalmente, corrisponde al valore nominale.

 

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono relativi ad accantonamenti che vengono stanziati solo quando si ritiene di dover far fronte a un’obbligazione (legale o implicita) derivante da un evento passato e per la quale è probabile un utilizzo di risorse il cui ammontare deve poter essere stimato in maniera attendibile.
Non si procede invece ad alcun stanziamento a fronte di rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile. In questa evenienza si procede a darne menzione nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e non si procede ad alcun stanziamento.
Accantonamenti relativi a operazioni di riorganizzazioni aziendali vengono stanziati solo quando approvati e portati a conoscenza delle principali parti coinvolte.

 

Benefici ai dipendenti e similari

I dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) e il costo annuo rilevato a Conto Economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti all’1 gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte al minore tra il loro valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

Nel caso di una modifica al piano che cambi i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel Conto Economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettante ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel Conto Economico.

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel Conto Economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.
I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a Conto Economico quando sostenuti.

Phantom stock option
Per i piani di phantom stock option, così come previsto dal principio IFRS 2 nella parte relativa alle “operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa”, si procede alla rimisurazione del fair value del piano alla data di bilancio iscrivendolo come costo a Conto Economico in corrispondenza di un fondo.

Piani di incentivazione basati su azioni
Per i “Piani di incentivazione basati su azioni” (Stock option e Stock Grant), così come previsto dal principio IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”, il Gruppo provvede a calcolare il fair value dell’opzione determinato al momento dell’assegnazione rilevandolo come costo a Conto Economico lungo il periodo di maturazione del beneficio. Trattandosi di componente eminentemente figurativa, nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria si provvede ad incrementare la riserva ad hoc istituita all’interno del Patrimonio Netto. Tale costo figurativo viene determinato da specialisti di tali problematiche, tramite l’ausilio di appositi modelli economico–attuariali.

 

Imposte differite

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo.
Il valore delle imposte differite attive riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale.
Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende verranno applicate, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate agli Altri Utili (perdite) complessivi/Patrimonio Netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente agli Altri Utili (perdite) complessivi/Patrimonio Netto.

 

Partecipazione al consolidato fiscale del Gruppo CIR (applicabile per le società italiane)

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata).

 

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

 

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi per la vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà (momento del trasferimento dei rischi e benefici) che generalmente coincide con la spedizione. Sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.
I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione.

 

Costo variabile del venduto

Rappresenta il costo delle merci vendute. Include il costo delle materie prime, sussidiarie, delle merci, nonché i costi variabili di produzione e di distribuzione incluso il costo del personale diretto di produzione.

 

Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo

In tale categoria sono inclusi i costi fissi di produzione quali sono i costi del personale indiretto di produzione, costi di manutenzione, materiali di consumo, affitti di immobili e macchinari dedicati alla produzione.
Sono altresì inclusi tutti i costi fissi di ricerca e sviluppo al netto dei costi di sviluppo capitalizzati in virtù dei loro benefici futuri e esclusi gli ammortamenti che vengono rilevati in una voce separata del Conto Economico.

 

Costi fissi di vendita e distribuzione

Sono relativi a componenti negativi di reddito, sostanzialmente insensibili alle variazioni dei volumi di vendita, relativi al personale, alle attività di promozione e pubblicità, a magazzini gestiti esternamente, a noleggi e ad altre attività di vendita e distribuzione. Rientrano quindi in tale categoria tutti i costi fissi sostenuti successivamente allo stoccaggio dei prodotti finiti nei relativi magazzini e direttamente correlati ad attività di vendita e distribuzione degli stessi.

 

Spese amministrative e generali

In tale categoria sono inclusi i costi fissi relativi al personale, spese telefoniche, spese legali e tributarie, affitti e noleggi, spese per pulizia e sicurezza e altri costi generali.

 

Contributi in conto esercizio

Sono accreditati al Conto Economico quando esiste una ragionevole certezza che l’impresa rispetterà le condizioni previste per la concessione del contributo e che i contributi saranno quindi ricevuti.

 

Costi di ristrutturazione e altri costi/ricavi non operativi

Sono relativi a valori non correlati all’attività caratteristica del Gruppo o non ricorrenti e sono soggetti a evidenza in nota integrativa se di importo rilevante.
La non ricorrenza dei costi di ristrutturazione rende opportuna la loro identificazione separata, con presentazione che non influisce sul risultato operativo sintesi dell’andamento reddituale delle attività tipiche di funzionamento come definito dal Gruppo.

 

Dividendi

I ricavi per dividendi sono registrati quando sorge il diritto all’incasso che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

 

Imposte correnti

Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali di paese e tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti di imposta eventualmente spettanti.

 

Risultato per azione

Risultato base per azione viene calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie.

Risultato per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali aventi effetto diluitivo.

 

Conversione delle poste in valuta estera

Moneta funzionale
Le società del Gruppo predispongono il loro bilancio in accordo alla moneta di conto utilizzata nei singoli paesi.
La valuta funzionale della Capogruppo è l’Euro che rappresenta la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

Transazioni e rilevazioni contabili
Le transazioni effettuate in valuta estera vengono inizialmente rilevate al tasso di cambio della data della transazione.
Alla data di chiusura del bilancio le attività e passività monetarie denominate in valuta estera vengono riconvertite in base al tasso di cambio vigente a tale data.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore.

 

Stime e assunzioni critiche

Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime e assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime rappresentano la migliore valutazione possibile alla data del bilancio. Si noti come, data la loro natura, potrebbero comportare una variazione anche significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste interessate da questo processo estimativo sono:

  • goodwill - effettuazione dell’impairment test: per il calcolo del valore d’uso delle Cash Generating Units, il Gruppo ha preso in considerazione, con riferimento al periodo esplicito, gli andamenti attesi risultanti dal budget per il 2013 e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano strategico 2014-2016. Il budget e il piano sono stati elaborati in linea con le previsioni sull’andamento del settore dell’automotive elaborate dalle più importanti fonti del settore. Sulla base di tali previsioni non è emersa la necessità di impairment;
  • piani pensione: gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano diverse assunzioni statistiche con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività a servizio dei piani. Tali assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio dei piani (tale assunzione riguarda quasi esclusivamente i fondi pensione inglesi), i tassi futuri di incremento salariale, i tassi di mortalità e di turnover;
  • recuperabilità delle imposte anticipate attinenti a perdite fiscali: al 31 dicembre 2012 sono state iscritte imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio o di esercizi precedenti nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate. Tale probabilità si evince dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie che è improbabile che si ripetano nel futuro;
  • derivati: la stima del fair value dei derivati è stata eseguita da consulenti esterni sulla base dei modelli valutativi utilizzati dalla prassi del settore;
  • con riferimento alla determinazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte da Systèmes Moteurs si precisa che:
    • il fair value delle immobilizzazioni materiali è stato determinato sulla base delle perizie eseguite da professionisti esterni;
    • il fair value delle immobilizzazioni immateriali è stato determinato da professionisti esterni sulla base di modelli valutativi elaborati in base alla prassi del settore;
    • le passività potenziali legate a rischi di garanzia prodotti sono state determinate con ipotesi prudenziali;
    • il correlato credito per indennizzi è stato contabilizzato sulla base della ragionevole certezza del relativo recupero.

 

Adozione di nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal gennaio 2012

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2012:

  • In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare l’informativa delle operazioni di trasferimento (derecognition) delle attività finanziarie. In particolare, gli emendamenti richiedono maggior trasparenza sull’esposizione a rischi in caso di transazioni in cui un’attività finanziaria è stata trasferita, ma il cedente mantiene una qualche forma di continuing involvement in tale attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere in prossimità della fine di un periodo contabile. L’adozione di tale modifica ha prodotto gli effetti sull’informativa della cessione pro-soluti dei crediti non notificati alla controparte.
  • In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di misurare le imposte differite derivanti da investimenti immobiliari valutati al fair value in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Specificatamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore di carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40 sia realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle imposte differite, nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta l’aliquota relativa alla vendita. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla valutazione delle imposte differite al 31 dicembre 2012.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall’Unione Europea, ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:

  • Secondo IFRS 10 vi è un unico principio base per consolidare tutte le tipologie di entità, e tale principio è basato sul controllo. Tale variazione rimuove l’incoerenza percepita tra il precedente IAS 27 (basato sul controllo) e il SIC 12 (basato sul passaggio dei rischi e dei benefici);
  • E’ stata introdotta una definizione di controllo più solida rispetto al passato, basata su tre elementi: (a) potere sull’impresa acquisita; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l’ammontare di tali rendimenti;
  • l’IFRS 10 richiede che un investitore, per valutare se ha il controllo sull’impresa acquisita, si focalizzi sulle attività che influenzano in modo sensibile i rendimenti della stessa;
  • l’IFRS 10 richiede che, nel valutare l’esistenza del controllo, si considerino solamente i diritti sostanziali, ossia quelli che sono esercitabili in pratica quando devono essere prese le decisioni rilevanti sull’impresa acquisita;
  • l’IFRS 10 prevede guide pratiche di ausilio nella valutazione se esiste il controllo in situazioni complesse, quali il controllo di fatto, i diritti di voto potenziali, le situazioni in cui occorre stabilire se colui che ha il potere decisorio sta agendo come agente o principale, ecc.

In termini generali, l’applicazione dell’IFRS 10 richiede un significativo grado di giudizio su un certo numero di aspetti applicativi.

Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il Gruppo non si attende alcun effetto sull’area di consolidamento riveniente da tale nuovo principio.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l’IFRS 11, l’esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Il Gruppo non si attende alcun effetto sull’area di consolidamento riveniente da tale nuovo principio.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre  società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014.

In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che illustra come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fattispecie in cui i principi che richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio, per chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32, rendendola di fatto più difficile. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2014.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. L’emendamento richiede informazioni sugli effetti o potenziali effetti delle compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo.

In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012.

In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensive income”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. Gli emendamenti prevedono inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a conto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio devono essere iscritti a conto economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note al bilancio.
L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Gli effetti ragionevolmente stimabili derivanti dall’applicazione di queste variazioni del principio ai saldi della passività per “Fondi a lungo termine” e del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2012 ammontano a 20.041 mila. Il Gruppo non ha ancora completato l’analisi degli effetti, rivenienti dall’applicazione del nuovo principio, che si sarebbero manifestati sul risultato netto dell’esercizio 2012.

Nell’ottobre 2011 è stato pubblicato il documento IFRIC 20 Stripping Costs in the Production Phase of a Surface Mine, che si applica ai costi di rimozione dei rifiuti che sono sostenuti nelle attività di miniera in superficie durante la fase di produzione della miniera. Questa interpretazione si applica dai periodi annuali che iniziano dal 1 gennaio 2013 o dopo tale data.

Il 19 marzo 2011 lo IASB ha pubblicato l’emendamento all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards - Government Loans che modifica il riferimento alla contabilizzazione dei government loans in sede di transizione agli IFRS.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall’Unione Europea.

Alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il Conto Economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel Prospetto degli “Altri utili e perdite complessive” e non transiteranno più nel Conto Economico.
Le fasi due e tre del progetto sugli strumenti finanziari, relativi rispettivamente agli impairment delle attività finanziarie e all’hedge accounting, sono ancora in corso. Lo IASB sta inoltre valutando limitati miglioramenti all’IFRS 9 per la parte relativa alla Classificazione e valutazione delle attività finanziarie.

Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle, che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non urgenti. Di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, iscrizione e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo:

  • IAS 1 Presentazione del bilancio – Informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – Classificazione dei servicing equipment: si chiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario.
  • IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio – Imposte dirette sulle distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.
  • IAS 34 Bilanci intermedi – Totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.

La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita.

Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance (Amendments to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo luogo, il documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento alle regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento chiarisce che, per un’entità con esercizio sociale coincidente con l’anno solare e prima applicazione dell’IFRS 10 al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, la data di applicazione iniziale sarà il 1° gennaio 2013.

Nel caso in cui le conclusioni sull’area di consolidamento siano le medesime secondo lo IAS 27 e SIC 12 e secondo l’IFRS 10 alla data di iscrizione iniziale, l’entità non avrà alcun obbligo. Parimenti nessun obbligo sorgerà nel caso in cui la partecipazione sia stata ceduta nel corso del periodo comparativo (e come tale non più presente alla data di applicazione iniziale).

Il documento si propone di chiarire come un investitore debba rettificare retrospetticamente il/i periodo/i comparativo/i se le conclusioni sull’area di consolidamento non sono le medesime secondo lo IAS 27 / SIC 12 e l’IFRS 10 alla data di iscrizione iniziale. In particolare, quando non sia praticabile un aggiustamento retrospettico come sopra definito, una acquisizione/cessione sarà contabilizzata all’inizio del periodo comparativo presentato, con un conseguente aggiustamento rilevato tra gli utili a nuovo.

In aggiunta il Board ha modificato l’IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities per fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica delle informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli schemi di bilancio). L’IFRS 12 è ulteriormente modificato limitando la richiesta di presentare informazioni comparative per le disclosures relative alle ‘entità strutturate’ non consolidate in periodi antecedenti la data di applicazione dell’IFRS 12.

Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata.

Il 31 ottobre 2012 sono stati emessi gli emendamenti all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Investments Entities”, che introducono un’eccezione al consolidamento di imprese controllate per una società di investimento, ad eccezione dei casi in cui le controllate forniscano servizi che si riferiscono alle attività di investimento di tali società. In applicazione di tali emendamenti, una società di investimento deve valutare i suoi investimenti in controllate a fair value mediante il Conto Economico.
Per essere qualificata come società di investimento, un’entità deve:

  • ottenere fondi da uno o più investitori con lo scopo di fornire ad essi servizi di gestione professionale di investimenti;
  • impegnarsi con i suoi investitori che il suo scopo sociale è di investire i fondi solamente per ottenere rendimenti da apprezzamento patrimoniale, da redditi da investimenti o da entrambi; e
  • misurare e valutare la performance sostanzialmente di tutti i suoi investimenti su base del fair value.

Tali emendamenti si applicano dai bilanci che iniziano dal 1 gennaio 2014, con applicazione anticipata permessa.