Situazione patrimoniale e finanziaria


Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono quelli posseduti per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine, invece che per investimento o per altri scopi. Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità liquida equivalente esso deve essere prontamente convertibile in un ammontare noto di denaro e deve essere soggetto a un irrilevante rischio di variazione del valore.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato al netto dei costi variabili di vendita.
Il costo di produzione comprende il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti quelli indirettamente imputabili alla fabbricazione. Sono esclusi gli oneri finanziari. Le scorte obsolete o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo.

Crediti iscritti nell’attivo circolante

I crediti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da ricevere che per tale tipologia corrisponde normalmente al valore nominale indicato in fattura adeguato (se necessario) al presumibile valore di realizzo mediante apposizioni di stanziamenti iscritti a rettifica dei valori nominali. Successivamente i crediti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato che generalmente corrisponde al valore nominale.
I crediti ceduti attraverso operazioni di factoring pro-soluto, a seguito delle quali è avvenuto il trasferimento a titolo definitivo al cessionario dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, sono rimossi dal bilancio al momento dell’avvenuto trasferimento. I crediti ceduti, invece, attraverso operazioni di factoring pro-solvendo non sono rimossi dal bilancio.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali si riferiscono principalmente a siti industriali. Le attività sono iscritte a bilancio al costo storico al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate su base mensile a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse.

Il valore ammortizzabile è il costo di un bene, o altro valore sostitutivo del costo, meno il suo valore residuo, dove il valore residuo di un bene è il valore stimato che l’entità potrebbe ricevere in quel momento dalla sua dismissione, al netto dei costi stimati di dismissione.

Gli ammortamenti vengono calcolati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici a esso collegati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Terreni n.a.
Fabbricati industriali e costruzioni leggere 2,5-12,5
Impianti e macchinari 7-14
Attrezzature industriali e commerciali 10-25
Altri beni 10-33
Immobilizzazioni in corso n.a.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono ammortizzati.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al Conto Economico.
I costi di manutenzione che determinano un aumento di valore, o della funzionalità, o della vita utile dei beni, sono direttamente attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Gli utili o le perdite derivanti da dismissioni di cespiti vengono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.

I contributi in conto capitale vengono presentati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come posta rettificativa del valore contabile del bene. Il contributo viene rilevato come provento durante la vita utile del bene ammortizzabile tramite la riduzione della quota di ammortamento.

Immobilizzazioni in leasing
Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo.
Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario una parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene.
Così come previsto dallo IAS 17, un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:

  • il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;
  • il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale si può esercitare l’opzione cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;
  • la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;
  • all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale al fair value (valore equo) del bene locato;
  • i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.

I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come passività finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.
I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.

I tassi annui di ammortamento mediamente utilizzati sono:

  %
Costi di sviluppo 20-33
Diritti di brevetto industriale e concessioni, licenze e marchi 10-33
Relazione Clienti 5
Denominazione 5
Altri 20-33
Goodwill n.a.
Immobilizzazioni in corso n.a.

L’ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile dell’immobilizzazione e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.

Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca vengono addebitati a Conto Economico quando sostenuti così come stabilito dallo IAS 38.
Conseguentemente i costi di sviluppo relativi a specifici progetti vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo in virtù di un impegno del cliente e vengono ammortizzati per tutto il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto.
Il valore capitalizzato dei vari progetti viene riesaminato annualmente, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedano, mediante una analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore.

Marchi e licenze
I marchi e le licenze sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il costo è ammortizzato in modo sistematico nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile definita.

Relazione Clienti
La relazione clienti rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “Purchase Price Allocation”, al portafoglio clienti del Gruppo Systèmes Moteurs alla data di acquisizione del controllo.

Denominazione
La denominazione rappresenta il valore attribuito, durante il processo di “Purchase Price Allocation”, al nome “Systemes Moteurs” alla data di acquisizione del controllo.

Software         
I costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulati.
Si precisa che nel 2011 è stato avviato un progetto pluriennale di implementazione nel Gruppo di un nuovo sistema informativo integrato. I relativi costi sono capitalizzati dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. che concederà in uso la proprietà intellettuale del sistema informativo, contro pagamento di royalties, alle società controllate coinvolte nel processo d’implementazione. La vita utile dell’immobilizzazione è stimata essere 10 anni e l’ammortamento decorre dal completamento dell’implementazione in ogni singola società.

Goodwill
Il goodwill derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo “Aggregazioni aziendali”. Il goodwill non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. A differenza di quanto previsto per le altre attività immateriali i ripristini di valore non sono consentiti per il goodwill.
Ai fini di una corretta effettuazione dell’analisi di congruità il goodwill è stato allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, C.G.U.) che beneficeranno degli effetti derivanti dall’acquisizione.
All’interno del Gruppo Sogefi sono oggi presenti cinque C.G.U.: sistemi motori – filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”), sistemi motori – filtrazione aria e raffreddamento (Gruppo Systemes Moteurs), sospensioni auto, sospensioni veicoli industriali e molle di precisione.
I goodwill oggi in essere riguardano solo le C.G.U. sistemi motore – filtrazione fluida, sistemi motore – filtrazione aria e raffreddamento e la C.G.U. sospensioni auto.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il Gruppo non presenta attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2013.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali

In presenza di situazioni potenzialmente generatrici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali e immateriali vengono sottoposte a impairment test, stimando il valore recuperabile dell’attività e confrontandolo con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene adeguato di conseguenza. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene imputata a Conto Economico.
Per il goodwill e le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l’impairment test viene fatto almeno annualmente.
Ad eccezione del goodwill, qualora una svalutazione effettuata precedentemente non avesse più ragione di essere mantenuta il valore contabile viene ripristinato a quello nuovo derivante dalla stima, con il limite che tale valore non ecceda il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata alcuna svalutazione. Anche il ripristino di valore viene registrato a Conto Economico.

Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate e a controllo congiunto sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto.

Partecipazioni in altre imprese e altri titoli

Secondo quanto previsto dal principio IAS 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate, a controllo congiunto e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano non attendibilmente determinabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili e le perdite derivanti da adeguamenti di valore vengono riconosciuti in una specifica voce di Altri utili (perdite) complessivi. In presenza di evidenze obiettive che l’attività abbia subito una perdita di valore o in caso di vendita, gli utili e le perdite riconosciuti fino a quel momento negli Altri utili (perdite) complessivi sono contabilizzati a Conto Economico.
Ai fini di una più compiuta trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie si rimanda alla nota specificatamente predisposta (paragrafo 3 “Attività Finanziarie”).

Attività non correnti possedute per la vendita

Secondo quanto previsto dall’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, le attività non correnti il cui valore contabile verrà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con l’uso continuativo, se presenti i requisiti previsti dallo specifico principio, sono classificate come possedute per la vendita e valutate al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei costi di vendita. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la vendita, i relativi ammortamenti sono sospesi.

Finanziamenti

I finanziamenti sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso d’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento della regolazione.

Strumenti derivati

Per derivato si intende qualsiasi contratto di natura finanziaria avente le seguenti caratteristiche:

  1. il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, di un prezzo di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, di un merito di credito (rating) o altra variabile sottostante prestabilita;
  2. non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato;
  3. sarà regolato a data futura.

Viene trattato, ai fini della rilevazione contabile, a seconda che abbia natura speculativa o possa venire considerato come strumento di copertura.
Tutti i derivati vengono inizialmente rilevati nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria al costo che è rappresentativo del loro fair value. Successivamente tutti i derivati vengono valutati al fair value.

Le variazioni di fair value vengono rilevate a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) per i derivati non designati di copertura.

I derivati che hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting vengono classificati come segue:

  • fair value hedge (coperture del valore di mercato) se sono soggetti a rischio di variazione nel valore di mercato dell’attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (coperture dei flussi finanziari) se vengono posti in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’attività o passività esistente, sia da un’operazione futura altamente probabile.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge vengono imputati a Conto Economico sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato, sia quelli conseguenti all’adeguamento a fair value dell’elemento sottostante alla copertura.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge, impiegati ad esempio al fine di coprire il rischio tasso su finanziamenti a medio lungo termine a tasso variabile, gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente negli Altri utili (perdite) complessivi per la parte che copre in modo efficace il rischio per il quale sono stati posti in essere. La parte imputabile agli Altri utili (perdite) complessivi viene riclassificata a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) nel momento in cui le attività e le passività coperte influenzeranno i costi e ricavi del periodo.

Nel momento in cui la copertura dello strumento risulti inefficace, la relazione di copertura viene interrotta e si procede alla registrazione a Conto Economico (nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”) dei seguenti ammontari:

  • rilevazione immediata a Conto Economico della variazione di fair value rispetto all’ultima data in cui il la relazione risultava efficace;
  • rilevazione a Conto Economico della riserva precedentemente iscritta negli Altri utili (perdite) complessivi nel medesimo arco temporale dei differenziali relativi al sottostante oggetto di precedente copertura.

Si precisa che il Gruppo ha adottato una specifica procedura per la gestione degli strumenti finanziari all’interno di una politica complessiva di gestione dei rischi.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono rilevati inizialmente al fair value del corrispettivo da pagare e successivamente al costo ammortizzato che, generalmente, corrisponde al valore nominale.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono relativi ad accantonamenti che vengono stanziati solo quando si ritiene di dover far fronte a un’obbligazione (legale o implicita) derivante da un evento passato e per la quale è probabile un utilizzo di risorse il cui ammontare deve poter essere stimato in maniera attendibile.
Non si procede invece ad alcuno stanziamento a fronte di rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile. In questa evenienza si procede a darne menzione nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e non si procede ad alcuno stanziamento.
Accantonamenti relativi a operazioni di riorganizzazioni aziendali vengono stanziati solo quando approvati e portati a conoscenza delle principali parti coinvolte.

Benefici ai dipendenti e similari

I dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) e il costo annuo rilevato a Conto Economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate sono iscritte al minore tra il loro valore e il valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

A seguito dell’emendamento al principio IAS 19 “Benefici ai dipendenti”, in vigore dal 1° gennaio 2013, il Gruppo riconosce gli utili e le perdite attuariali immediatamente nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. L’emendamento ha previsto inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a Conto Economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio devono essere iscritti a Conto Economico come tali; gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività.

Nel caso di una modifica al piano che cambi i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel Conto Economico (tra i “service costs”). Nel caso di una modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettante ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel Conto Economico (tra i “service costs”).

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel Conto Economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.

I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a Conto Economico quando sostenuti.

In conformità con quanto previsto dal principio IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori” si è proceduto all’applicazione retrospettiva dell’emendamento rettificando il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 per Euro 15.038 mila (al netto dell’effetto fiscale) e il Conto Economico al 31 dicembre 2012 per Euro 1.079 mila (al netto dell’effetto fiscale). L’impatto al 1° gennaio 2012 è risultato di Euro 11.631 mila (al netto dell’effetto fiscale).

(in migliaia di Euro) 01 gennaio 2012 01 gennaio 2012
rideterminato
Delta
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI      

Altri crediti

14.102 2.161 (11.941)

Imposte anticipate

48.637 49.111 474
TOTALE ATTIVO 1.036.161 1.024.694 (11.467)
ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE      

Fondi a lungo termine

70.595 73.505 2.910

Imposte differite

44.838 42.092 (2.746)
TOTALE PASSIVO 821.959 822.123 164
PATRIMONIO NETTO      

Riserve e utili (perdite) a nuovo

110.515 98.884 (11.631)

Utile (perdita) del periodo del Gruppo

24.046 24.046 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 214.202 202.571 (11.631)
(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012
rideterminato
Delta
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI      

Altri crediti

17.022 6.789 (10.233)

Imposte anticipate

57.530 60.178 2.648
TOTALE ATTIVO 1.022.295 1.014.710 (7.585)
ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE      

Fondi a lungo termine

70.869 80.676 9.807

Imposte differite

43.648 41.294 (2.354)
TOTALE PASSIVO 807.000 814.453 7.453
PATRIMONIO NETTO      

Riserve e utili (perdite) a nuovo

105.421 91.462 (13.959)

Utile (perdita) del periodo del Gruppo

29.325 28.246 (1.079)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 215.295 200.257 (15.038)
(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012
rideterminato
Delta
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO      

Costi variabili del venduto

927.302 927.396 94

Costi fissi di vendita e distribuzione

39.267 39.279 12

Spese amministrative e generali

71.883 72.005 122

Altri costi (ricavi) non operativi

24.696 23.845 (851)

Oneri (proventi) finanziari netti

16.474 18.537 2.063

Imposte sul reddito

13.771 13.410 (361)
TOTALE RISULTATO NETTO DEL GRUPPO 1.093.393 1.094.472 1.079
(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012
rideterminato
Delta
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO      

Risultato netto prima della quota di azionisti terzi

32.530 31.451 (1.079)

Utili (perdite) attuariali

- (3.370) (3.370)

Effetto fiscale relativo alle poste che non saranno riclassificate a conto economico

- 1,335 1.335

Utili (perdite) iscritti a riserva di conversione

(10.556) (10.849) (293)
TOTALE RISULTATO COMPLESSIVO DEL GRUPPO 21.974 18.567 (3.407)
  31 dicembre 2012 31 dicembre 2012
rideterminato
Delta
RISULTATO PER AZIONE (Euro)      
Base 0,260 0,250 (0,010)
Diluito 0,259 0,249 (0,010)

Altri benefici a lungo termine
Gli altri benefici a lungo termine per i dipendenti sono relativi alle controllate francesi e includono “anniversari o altri benefici legati all’anzianità di servizio” che non si prevede siano estinti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti prestano l’attività lavorativa relativa.

La valutazione degli altri benefici a lungo termine non presenta, di solito, lo stesso grado di incertezza della valutazione dei benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. Per questa ragione, il principio IAS 19 richiede un metodo semplificato di contabilizzazione di tali benefici. A differenza della contabilizzazione richiesta per i benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, questo metodo pur richiedendo una valutazione attuariale non richiede la presentazione degli effetti dell’attualizzazione tra gli Altri utili (perdite) complessivi.

Phantom stock option
Per i piani di phantom stock option, così come previsto dal principio IFRS 2 nella parte relativa alle “operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa”, si procede alla rimisurazione del fair value del piano alla data di bilancio iscrivendo la differenza rispetto all’ultima misurazione a Conto Economico in corrispondenza di un fondo.

Piani di incentivazione basati su azioni
Per i “Piani di incentivazione basati su azioni” (Stock option e Stock Grant), così come previsto dal principio IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”, il Gruppo provvede a calcolare il fair value dell’opzione al momento dell’assegnazione, rilevandolo come costo a Conto Economico lungo il periodo di maturazione del beneficio. Trattandosi di componente eminentemente figurativa, nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria si provvede ad incrementare la riserva ad hoc istituita all’interno del Patrimonio Netto. Tale costo figurativo viene determinato con l’ausilio di specialisti di tali problematiche, tramite l’ausilio di appositi modelli economico–attuariali.

Imposte differite

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo.
Il valore delle imposte differite attive riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale.
Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende verranno applicate, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate agli Altri Utili (perdite) complessivi o ad altre voci di patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente agli Altri Utili (perdite) complessivi o nel patrimonio netto.

Partecipazione al consolidato fiscale di CIR (applicabile per le società italiane)

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo (credito per la società consolidata).
Nell’ambito del consolidato fiscale, le società partecipanti che presentano oneri finanziari netti indeducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscali disponibili in altre società partecipanti, contro riconoscimento di un compenso. Tale compenso, parametrato al relativo risparmio fiscale e riconosciuto sulle sole eccedenze fiscali nazionali, è liquidato alla controllante CIR e rappresenta un costo per le società che ricevono l’eccedenza fiscale ed un provento per le società cedenti.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i profitti/perdite derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi per la vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà (momento del trasferimento dei rischi e benefici) che generalmente coincide con la spedizione. Sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di tooling ai clienti puoi avvenire con le seguenti modalità:

  1. riconoscimento dell’importo integrale in un’unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici del tooling (nel caso in cui tale momento sia differito l’eventuale margine è differito nella voce “Altre passività correnti”);
  2. riconoscimento dell’importo, attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con il relativo tooling, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti (in questo caso il prezzo di vendita del tooling non ancora realizzato è incluso nella voce “Rimanenze – Lavori in corso su ordinazioni e acconti”).

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione.

Presentazione delle voci nel Conto Economico

Costo variabile del venduto
Rappresenta il costo delle merci vendute. Include il costo delle materie prime, sussidiarie, delle merci, nonché i costi variabili di produzione e di distribuzione incluso il costo del personale diretto di produzione.

Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo
In tale categoria sono inclusi i costi fissi di produzione quali sono i costi del personale indiretto di produzione, costi di manutenzione, materiali di consumo, affitti di immobili e macchinari dedicati alla produzione.
Sono altresì inclusi tutti i costi fissi di ricerca e sviluppo al netto dei costi di sviluppo capitalizzati in virtù dei loro benefici futuri e esclusi gli ammortamenti che vengono rilevati in una voce separata del Conto Economico.

Costi fissi di vendita e distribuzione
Sono relativi a componenti negativi di reddito, sostanzialmente insensibili alle variazioni dei volumi di vendita, relativi al personale, alle attività di promozione e  pubblicità, a magazzini gestiti esternamente, a noleggi e ad altre attività di vendita e distribuzione. Rientrano quindi in tale categoria tutti i costi fissi sostenuti successivamente allo stoccaggio dei prodotti finiti nei relativi magazzini e direttamente correlati ad attività di vendita e distribuzione degli stessi.

Spese amministrative e generali
In tale categoria sono inclusi i costi fissi relativi al personale, spese telefoniche, spese legali e tributarie, affitti e noleggi, spese per pulizia e sicurezza e altri costi generali.

Costi di ristrutturazione e altri costi/ricavi non operativi
Sono relativi a valori non correlati all’attività caratteristica del Gruppo o non ricorrenti e sono soggetti a evidenza in nota integrativa se di importo rilevante.
La non ricorrenza dei costi di ristrutturazione rende opportuna la loro identificazione separata, con presentazione che non influisce sul risultato operativo sintesi dell’andamento reddituale delle attività tipiche di funzionamento come definito dal Gruppo. 

Contributi in conto esercizio

Sono accreditati al Conto Economico quando esiste una ragionevole certezza che l’impresa rispetterà le condizioni previste per la concessione del contributo e che i contributi saranno quindi ricevuti.

Dividendi

I ricavi per dividendi sono registrati quando sorge il diritto all’incasso che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Imposte correnti

Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali di paese e tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti di imposta eventualmente spettanti.

Risultato per azione

Risultato base per azione viene calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie.

Risultato per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali aventi effetto diluitivo.

Conversione delle poste in valuta estera

Moneta funzionale
Le società del Gruppo predispongono il loro bilancio in accordo alla moneta di conto utilizzata nei singoli paesi.
La valuta funzionale della Capogruppo è l’Euro che rappresenta la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

Transazioni e rilevazioni contabili
Le transazioni effettuate in valuta estera vengono inizialmente rilevate al tasso di cambio della data della transazione.
Alla data di chiusura del bilancio le attività e passività monetarie denominate in valuta estera vengono riconvertite in base al tasso di cambio vigente a tale data.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore.

Stime e assunzioni critiche

Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime e assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime rappresentano la migliore valutazione possibile alla data del bilancio. Si noti come, data la loro natura, potrebbero comportare una variazione anche significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste interessate da questo processo estimativo sono:

  • goodwill - effettuazione dell’impairment test: per il calcolo del valore d’uso delle Cash Generating Units, il Gruppo ha preso in considerazione, con riferimento al periodo esplicito, gli andamenti attesi risultanti dal budget per il 2014 e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano strategico 2015-2017 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni). Il budget e il piano sono stati elaborati in linea con le previsioni sull’andamento del settore dell’automotive elaborate dalle più importanti fonti del settore. Sulla base di tali previsioni non è emersa la necessità di impairment;
  • piani pensione: gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano diverse assunzioni statistiche con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività a servizio dei piani. Tali assunzioni riguardano il tasso di sconto, i tassi futuri di incremento salariale, i tassi di mortalità e di turnover;
  • recuperabilità delle imposte anticipate attinenti a perdite fiscali: al 31 dicembre 2013 sono state iscritte imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio o di esercizi precedenti nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate. Tale probabilità si evince anche dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie che è improbabile che si ripetano nel futuro e che le stesse possono essere recuperate su archi temporali illimitati o comunque di lungo periodo;
  • derivati: la stima del fair value dei derivati è stata eseguita con l’ausilio di consulenti esterni sulla base dei modelli valutativi utilizzati dalla prassi del settore, in linea con in nuovi requirements dell’IFRS 13 (calcolo DVA- Debit valuation adjustment);
  • fondo garanzia prodotti/ Altri crediti non correnti: si ricorda come il processo valutativo al fair value delle attività e passività provenienti dall’acquisizione realizzata nel 2011 di Systèmes Moteurs S.A.S. aveva consentito di rilevare attività e passività in particolare per:
    • passività iscritte tra i fondi a lungo termine per il fair value di passività potenziali legate a rischi di garanzia;
    • altri crediti, che rappresentano la stima dell’importo che residua, dopo eventuali anche parziali rimborsi assicurativi e indennizzi da fornitori, quale indennizzo dal venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S..
      Per la stima dei saldi di tali poste il Gruppo ha considerato tutte le informazioni e assunzioni disponibili alla data di bilancio con riferimento allo stato di negoziazione dei claim passivi nei confronti delle case automobilistiche coinvolte e delle pratiche di rimborso (i.e. claim attivi, stato dell’arbitrato internazionale contro il venditore, etc.). Ad oggi non sono prevedibili le tempistiche di chiusura di tali posizioni.

Adozione di nuovi principi contabili

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DALL’1 GENNAIO 2013

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dall’1 gennaio 2013:

  • In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che illustra come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fattispecie in cui i principi richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. L’adozione del principio ha comportato un effetto di circa Euro 964 mila nella valutazione a fair value dei derivati passivi del Gruppo (per l’inclusione della componente di debt valuation adjustment nella valutazione) al lordo dell’effetto fiscale.
  • In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi (“Other comprehensive income”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria. L’emendamento prevede inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a Conto Economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio devono essere iscritti a Conto Economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni integrative da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dall’1 gennaio 2013.
    Gli effetti derivanti dall’introduzione del nuovo principio sul bilancio consolidato di Gruppo sono riportati al paragrafo “2.3 Criteri di valutazione”.
  • In data 16 giugno 2011 o IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli Altri utili/(perdite) complessivi (Other comprehensive income) a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a Conto Economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dall’1 luglio 2012. L’applicazione dell’emendamento ha comportato l’effetto di una nuova presentazione del prospetto Altri utili (perdite) complessivi.
  • In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. Gli emendamenti richiedono la presentazione di informazioni sugli effetti o potenziali effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa delle compensazioni di attività e passività finanziarie. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo l’1 gennaio 2013. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. L’applicazione degli emendamenti non ha comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio consolidato di Gruppo.
  • Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle, che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non urgenti. Di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, iscrizione e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo:
    • IAS 1 Presentazione del bilancio – Informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica in modo retrospettivo, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.
    • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari  – Classificazione dei servicing equipment: si chiarisce che i servicing equipment  dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario.
    • IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio – Imposte dirette sulle distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.
    • IAS 34 Bilanci intermedi – Totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.

La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che decorrono dall’1 gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita. L’applicazione degli emendamenti non ha comportato effetti in termini di misurazione ed ha avuto limitati effetti in termini di informativa sul bilancio consolidato di Gruppo della Società.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, MA NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

  • In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato di Gruppo e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
    • Secondo IFRS 10 vi è un unico principio base per consolidare tutte le tipologie di entità, e tale principio è basato sul controllo. Tale variazione rimuove l’incoerenza percepita tra il precedente IAS 27 (basato sul controllo) e il SIC 12 (basato sul passaggio dei rischi e dei benefici);
    • E’ stata introdotta una definizione di controllo più solida rispetto al passato, basata su tre elementi: (a) potere sull’impresa acquisita; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l’ammontare di tali rendimenti;
    • l’IFRS 10 richiede che un investitore, per valutare se ha il controllo sull’impresa acquisita, si focalizzi sulle attività che influenzano in modo sensibile i rendimenti della stessa;
    • l’IFRS 10 richiede che, nel valutare l’esistenza del controllo, si considerino solamente i diritti sostanziali, ossia quelli che sono esercitabili in pratica quando devono essere prese le decisioni rilevanti sull’impresa acquisita;
    • l’IFRS 10 prevede guide pratiche di ausilio nella valutazione se esiste il controllo in situazioni complesse, quali il controllo di fatto, i diritti di voto potenziali, le situazioni in cui occorre stabilire se colui che ha il potere decisorio sta agendo come agente o principale, ecc.

In termini generali, l’applicazione dell’IFRS 10 richiede un significativo grado di giudizio su un certo numero di aspetti applicativi. 
Il principio è applicabile in modo retrospettivo dall’1 gennaio 2014. L’adozione di tale nuovo principio non comporterà effetti sull’area di consolidamento del Gruppo.

  • In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l’IFRS 11, l’esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dall’1 gennaio 2014. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. L’applicazione di questo nuovo principio non comporterà effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dall’1 gennaio 2014. L’applicazione di questo nuovo principio comporterà effetti in termini di informativa sul bilancio.
  • In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio, per chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo l’1 gennaio 2014. L’applicazione di questo nuovo principio non comporterà effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance (Amendments to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). Il documento intende chiarire le regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato, IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities. Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dall’1 gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata.
  • Il 31 ottobre 2012 sono stati emessi gli emendamenti all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Entità di investimento”, che introducono un’eccezione al consolidamento di imprese controllate per una società di investimento, ad eccezione dei casi in cui le controllate forniscano servizi che si riferiscono alle attività di investimento di tali società. In applicazione di tali emendamenti, una società di investimento deve valutare i suoi investimenti in controllate al fair value. Per essere qualificata come società di investimento, un’entità deve:
    • ottenere fondi da uno o più investitori con lo scopo di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
    •  impegnarsi nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell’investimento o da entrambi;
    • misurare e valutare la performance di sostanzialmente tutti gli investimenti in base al fair value.

Tali emendamenti sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dall’1 gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata.

  • Il 29 maggio 2013 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività – Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l’avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività per le quali una perdita per riduzione di valore sia stata rilevata o eliminata durante l’esercizio. Le modifiche devono essere applicate in modo retrospettivo a partire dagli esercizi che hanno inizio dall’1 gennaio 2014. L’applicazione di questo nuovo principio non comporterà effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data il 27 giugno 2013 lo IASB ha pubblicato emendamenti allo IAS 39 “Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione – Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura”. Le modifiche riguardano l’introduzione di alcune esenzioni ai requisiti dell’hedge accounting definiti dallo IAS 39 nella circostanza in cui un derivato esistente debba essere sostituito con un nuovo derivato che abbia per legge o regolamento direttamente (o anche indirettamente) una controparte centrale (Central Counterparty – CCP). Le modifiche dovranno essere applicate in modo retrospettivo a partire dagli esercizi che hanno inizio dall’1 gennaio 2014. E’ consentita l’adozione anticipata. L’applicazione di questo nuovo principio non comporterà effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA

Alla data del presente Bilancio consolidato gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l’interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi imposti da un ente governativo, sia per quelli che sono rilevati contabilmente secondo le indicazioni dello IAS 37 -Accantonamenti, passività e attività potenziali-, sia per i tributi certi nell’ammontare e nella tempistica del relativo pagamento. L’applicazione di questo nuovo principio non comporterà effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il Conto Economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel Prospetto degli Altri utili e perdite complessivi e non transiteranno più nel Conto Economico. Il Gruppo è in fase di valutazione dei potenziali effetti rivenienti dall’applicazione di tale principio.
  • Il 19 novembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “IFRS 9 Financial Instruments - Hedge Accounting and amendments to IFRS 9, IFRS 7 and IAS 39” relativo al nuovo modello di hedge accounting. Il documento ha l’obiettivo di rispondere ad alcune critiche dei requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’hedge accounting, ritenuti spesso troppo stringenti e non idonei a riflettere le policy di risk management delle entità. Le principali novità del documento riguardano:
    • modifiche per i tipi di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, in particolare vengono estesi i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
    • cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del Conto Economico;
    • modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell’ 80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retrospettica della relazione di copertura;
    • la maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società.

 

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Classificazione e contabilizzazione iniziale

In accordo con quanto previsto dallo IAS 39 le attività finanziarie vengono classificate nelle seguenti quattro categorie:

  1. attività finanziarie valutate al fair value direttamente a Conto Economico;
  2. investimenti posseduti fino a scadenza;
  3. finanziamenti e crediti;
  4. attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione iniziale dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquistate e detenute. Il management determina la classificazione iniziale delle stesse al momento della loro prima iscrizione verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.

Una descrizione delle principali caratteristiche delle attività di cui sopra può essere sintetizzata come segue:

Attività finanziarie valutate al fair value direttamente a Conto Economico
Tale categoria si compone di due sottocategorie:

  • attività finanziarie detenute per specifico scopo di trading;
  • attività finanziarie da considerare al fair value fin dal loro acquisto. In tale categoria vengono anche compresi tutti gli investimenti finanziari, diversi da strumenti rappresentativi di capitale, che non hanno un prezzo quotato in un mercato attivo, ma il cui fair value risulta determinabile. 
    Gli strumenti derivati vengono inclusi in questa categoria a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedging instruments) e il loro fair value viene rilevato a Conto Economico.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al fair value, non includendo i costi o proventi di transazione connessi allo strumento stesso che sono registrati a Conto Economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

La designazione di uno strumento finanziario in tale categoria è da considerarsi definitiva (lo IAS 39 prevede soltanto alcune eccezionali circostanze in cui tali attività finanziarie possano essere classificate in un’altra categoria) e può essere effettuata unicamente al momento della prima rilevazione.

Investimenti posseduti fino a scadenza
Rappresentano attività non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che il Gruppo ha intenzione di detenere fino a scadenza (es. obbligazioni sottoscritte).
La valutazione della volontà e della capacità di detenere il titolo fino a scadenza deve essere effettuata sia al momento della rilevazione iniziale, sia confermata a ogni chiusura di bilancio.
In caso di cessione anticipata (significativa e non motivata da particolari eventi) di titoli appartenenti a tale categoria di attività si procede alla riclassificazione e valutazione di tutto il portafoglio titoli al fair value come attività finanziaria detenuta per la negoziazione.

Finanziamenti e crediti
Rappresentano attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e per le quali il Gruppo non intende effettuare operazioni di trading.
Sono incluse nelle attività correnti eccetto per la parte scadente oltre i 12 mesi dopo la data di bilancio che viene invece classificata come attività non corrente.

Attività finanziarie disponibili per la vendita
E’ questa una categoria residuale rappresentata da attività finanziarie non derivate che sono designate come disponibili per la vendita e che non sono classificate in una delle categorie precedentemente descritte.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” vengono registrate al loro fair value aumentato degli oneri accessori all’acquisto.
Sono classificate come attività non correnti a meno che il management non intenda dismetterle entro 12 mesi dalla data di bilancio.

Contabilizzazione in sede di misurazione successiva

Gli utili o le perdite relativi alle “attività finanziare valutate al fair value direttamente a Conto Economico” (cat. 1) vengono immediatamente rilevati a Conto Economico.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” (cat. 4) sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value di strumenti di equity risultino non attendibilmente determinabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Gli utili o le perdite relativi alle “attività finanziarie disponibili per la vendita” (cat. 4) sono iscritti in una voce separata degli Altri utili (perdite) complessivi fino a che esse non siano vendute o cessate o fino a che non si accerti che abbiano subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi tutti gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati e accantonati tra gli Altri utili (perdite) complessivi vengono rilevati nel Conto Economico.

Il valore equo (fair value) rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o che si dovrebbe pagare per trasferire la passività (“exit price”), in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Conseguentemente si presume che l’impresa sia in funzionamento e che in nessuna delle parti vi sia la necessità di liquidare le proprie attività, intraprendendo operazioni a condizioni sfavorevoli.

In caso di titoli negoziati nei mercati regolamentati il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa rilevata (bid price) al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.
Nel caso in cui per l’investimento non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value viene determinato o in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente uguale o tramite l’utilizzo di appropriate tecniche finanziarie, quali il discount cash flow (DCF analisi dei flussi di cassa attualizzati).
Gli acquisti o le vendite regolate secondo i “prezzi di mercato” sono rilevati secondo la data di negoziazione che corrisponde alla data in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l’attività.

Gli “investimenti posseduti fino a scadenza” (cat. 2) e i “finanziamenti e crediti”  (cat. 3) vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti al momento dell’acquisizione per rilevarli lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza. Gli utili o le perdite vengono rilevati a Conto Economico o nel momento in cui l’investimento giunge a maturazione o al manifestarsi di una perdita di valore, così come vengono rilevati durante il normale processo di ammortamento previsto dal criterio del costo ammortizzato.

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (processo di derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari derivanti dagli investimenti (es. rimborso finale di obbligazioni sottoscritte) o quando il Gruppo trasferisce l’attività finanziaria e con essa tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.


INFORMATIVA SETTORIALE

SETTORI OPERATIVI

In ottemperanza a quanto previsto dall’IFRS 8, si forniscono di seguito le informazioni per i settori operativi di business e i relativi indicatori di performance che rappresentano la prevalente base sulla quale vengono prese le decisioni strategiche del Gruppo.
Essendo quindi l’analisi per settori di business prevalente ai fini decisionali, l’analisi per area geografica non viene esposta.

Settori di business

Con riferimento ai settori di business vengono fornite le informazioni relative alle due business units: Sistemi Motore e Componenti per Sospensioni. Vengono inoltre riportati i dati relativi alla Capogruppo Sogefi S.p.A. e alla controllata Sogefi Purchasing S.a.S. al fine di una riconciliazione con i valori consolidati.

Le seguenti tabelle presentano dati economici e patrimoniali del Gruppo per gli esercizi 2012 e 2013: 

(in migliaia di Euro) Anno 2012
  Business Unit Sistemi Motore Business Unit Componenti per Sospensioni Sogefi SpA / Sogefi Purch. SaS Rettifiche Consolidato Sogefi
RICAVI          
Vendite a terzi 791.683 527.550 - - 1.319.233
Vendite intersettoriali 940 1.054 20.099 (22.093) -
TOTALE RICAVI 792.623 528.604 20.099 (22.093) 1.319.233
RISULTATI          
EBIT 39.000 32.312 (6.148) (1.766) 63.398
Oneri finanziari netti         (18.537)
Proventi da partecipazioni         -
Oneri da partecipazioni         -
Risultato prima delle imposte         44.861
Imposte sul reddito         (13.410)
Perdita (utile) dell’esercizio di pertinenza di terzi         (3.205)
RISULTATO NETTO         28.246
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA        
ATTIVITÀ          
Attività del settore 507.599 416.152 571.748 (646.570) 848.929
Partecipazioni in collegate - - - - -
Attività non ripartite - - - 165.781 165.781
TOTALE ATTIVITÀ 507.599 416.152 571.748 (480.789) 1.014.710
PASSIVITÀ          
Passività del settore 318.572 256.843 431.470 (192.432) 814.453
TOTALE PASSIVITÀ 318.572 256.843 431.470 (192.432) 814.453
ALTRE INFORMAZIONI          
Incrementi di immobilizzazioni materiali e immateriali 46.592 30.311 9.294 (1.807) 84.390
Ammortamenti e perdite di valore 35.676 24.545 6.349 (3.320) 63.250

 

(in migliaia di Euro) Anno 2013
  Business Unit Sistemi Motore Business Unit Componenti per Sospensioni Sogefi SpA / Sogefi Purch. SaS Rettifiche Consolidato Sogefi
RICAVI          
Vendite a terzi 817.583 517.404 - - 1.334.987
Vendite intersettoriali 983 1.211 22.312 (24.506) -
TOTALE RICAVI 818.566 518.615 22.312 (24.506) 1.334.987
RISULTATI          
EBIT 45.712 35.680 (9.129) (3.137) 69.126
Oneri finanziari netti         (28.361)
Proventi da partecipazioni         -
Oneri da partecipazioni         (289)
Risultato prima delle imposte         40.476
Imposte sul reddito         (15.745)
Perdita (utile) dell’esercizio di pertinenza di terzi         (3.607)
RISULTATO NETTO         21.124
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA        
ATTIVITÀ          
Attività del settore 518.717 407.510 622.739 (668.767) 880.199
Partecipazioni in collegate - - - - -
Attività non ripartite - - - 164.425 164.425
TOTALE ATTIVITÀ 518.717 407.510 622.739 (504.342) 1.044.624
PASSIVITÀ          
Passività del settore 336.118 268.843 479.642 (228.892) 855.711
TOTALE PASSIVITÀ 336.118 268.843 479.642 (228.892) 855.711
ALTRE INFORMAZIONI          
Incrementi di immobilizzazioni materiali e immateriali 45.173 24.861 14.332 (489) 83.877
Ammortamenti e perdite di valore 33.431 23.141 1.058 (3.031) 60.661

Si precisa che la business unit Sistemi Motori include il valore netto contabile del Gruppo Systemes Moteurs (i.e. che non recepiscono gli adeguamenti al fair value delle attività nette risultanti dalla Purchase Price Allocation) ed i soli adeguamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation relativi all’utilizzo del fondo garanzia prodotti (passività potenziali iscritte in sede di PPA); i restanti adeguamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation sono esposti nella colonna “Rettifiche”.
Le rettifiche nella voce “Vendite intersettoriali” si riferiscono principalmente alle prestazioni svolte dalla Capogruppo Sogefi S.p.A. e dalla controllata Sogefi Purchasing S.a.S. verso le altre società del Gruppo (si rimanda alla nota 40 per maggiori dettagli sulla natura delle prestazioni fornite). La voce include, inoltre, le vendite intersettoriali tra la business unit Sistemi Motori e la business unit Componenti per Sospensioni.
Le rettifiche nella voce “EBIT” si riferiscono agli ammortamenti relativi alle rivalutazioni dei cespiti generatesi per l’acquisto nell’anno 2000 del 40% della Sogefi Rejna S.p.A. e società controllate e nell’anno 2011 del Gruppo Systemes Moteurs.
Nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria le rettifiche nella voce “Attività del settore” si riferiscono allo storno delle partecipazioni e dei crediti intercompany.
Le rettifiche nella voce “Attività non ripartite” includono principalmente i goodwill e le rivalutazioni dei cespiti generatesi durante le acquisizioni del Gruppo Allevard Ressorts Automobile, del 40% della Sogefi Rejna S.p.A., del Gruppo Filtrauto, del 60% della Sogefi M.N.R. Filtration India Private Ltd e del Gruppo Systemes Moteurs.

La voce “Ammortamenti e perdite di valore” include svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali per Euro 3.030 mila, di cui Euro 1.360 mila relativi alla controllata Shanghai Sogefi Auto Parts Co., Ltd per cespiti industriali non più utilizzati, Euro 717 mila relativi a progetti di sviluppo non più recuperabili nella controllata Sogefi Engine Systems Shanghai Co., Ltd, Euro 1.033 mila relativi alla svalutazione di immobili inattivi delle controllate inglesi e, per la parte restante, a minori perdite e recuperi di valore.

La svalutazione di tali cespiti è stata effettuata sulla base del valore recuperabile dei beni alla data di chiusura dell’esercizio ritenuto pari a zero.

Informazioni in merito ai principali clienti

Si precisa che al 31 dicembre 2013 i ricavi realizzati verso clienti terzi con un’incidenza superiore al 10% dei ricavi del Gruppo si riferiscono a: Ford (12,4% del totale ricavi), PSA (12,4% del totale ricavi) e Renault/Nissan (10,7% del totale ricavi).

Informazioni in merito alle aree geografiche

I ricavi delle vendite per area geografica di “destinazione”, ovvero con riferimento alla nazionalità del cliente, vengono analizzati sia nella Relazione degli Amministratori, sia nei commenti della presente nota alle voci del Conto Economico.

Di seguito si riporta il totale delle attività per area geografica:

(in migliaia di Euro) Anno 2012
  Europa Sud America Nord America Asia Rettifiche Consolidato Sogefi
TOTALE ATTIVITÀ 1.367.211 124.948 101.619 74.468 (653.536) 1.014.710

 

(in migliaia di Euro) Anno 2013
  Europa Sud America Nord America Asia Rettifiche Consolidato Sogefi
TOTALE ATTIVITÀ 1.436.837 102.635 99.498 87.398 (681.744) 1.044.624

 

NOTE ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO: SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA


ATTIVO

 

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide ammontano a Euro 125.344 mila contro Euro 85.209 mila del 31 dicembre 2012 e sono così composte:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Investimenti in liquidità 123.747 84.627
Assegni 1.539 521
Denaro e valori in cassa 58 61
TOTALE 125.344 85.209

 

Gli “Investimenti in liquidità” sono remunerati a tasso variabile.

Per maggiori dettagli si rimanda all’Analisi della Posizione Finanziaria Netta alla nota 22 e al Rendiconto Finanziario consolidato incluso nei prospetti contabili.

Al 31 dicembre 2013 il Gruppo ha linee di credito non utilizzate per Euro 285.574 mila in relazione alle quali tutte le condizioni sono rispettate e pertanto disponibili per l’utilizzo a semplice richiesta.

Si precisa che la voce include Euro 3.276 mila detenuti dalle controllate argentine; l’utilizzo di tale importo è temporaneamente soggetto ad alcuni vincoli autorizzativi ai pagamenti (inclusi i pagamenti dei dividendi) verso l’estero imposti dal governo argentino. Si rileva inoltre che il Peso argentino si è significativamente svalutato successivamente alla data di chiusura dell’esercizio. Il valore delle disponibilità liquide delle controllate argentine con il cambio al 25 febbraio 2014 è pari a Euro 2.725 mila.

ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le “Altre attività finanziarie” sono analizzabili come segue:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Titoli disponibili per la negoziazione 14 15
Investimenti posseduti sino a scadenza 7.462 8.199
Crediti finanziari per derivati 32 15
TOTALE 7.508 8.229

 

I “Titoli disponibili per la negoziazione” sono valutati al fair value rilevato da fonti ufficiali al momento di redazione del bilancio e rappresentano titoli di pronto smobilizzo utilizzati dalle società per l’ottimizzazione della gestione della liquidità.
Gli “Investimenti posseduti sino a scadenza” sono valutati al costo ammortizzato e includono obbligazioni di primario istituto bancario spagnolo.
I “Crediti finanziari per derivati” ammontano a Euro 32 mila e si riferiscono al fair value dei contratti a termine in valuta. Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi degli strumenti finanziari contenuta nella nota 39. 

RIMANENZE

La composizione delle giacenze nette di magazzino è la seguente:

  31.12.2013 31.12.2012
(in migliaia di Euro) Lordo Svalut. Netto Lordo Svalut. Netto
Materie prime, sussidiarie e di consumo 54.396 4.030 50.366 53.879 4.274 49.605
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 12.789 339 12.450 12.515 379 12.136
Lavori in corso su ordinazioni ed acconti 31.134 113 31.021 41.224 57 41.167
Prodotti finiti e merci 56.223 6.933 49.290 53.173 7.497 45.676
TOTALE 154.542 11.415 143.127 160.791 12.207 148.584

 

Il valore lordo delle rimanenze evidenzia un decremento di Euro 6.249 mila riconducibile principalmente all’effetto negativo dei cambi.
La diminuzione della voce “Lavori in corso su ordinazioni e acconti” è relativa ai tooling venduti nell’esercizio ai clienti principalmente nella business unit Sistemi Motore.

Le rettifiche di valore per svalutazione sono costituite da accantonamenti prevalentemente realizzati a fronte di giacenze di materie prime non più utilizzabili per la produzione corrente e di prodotti finiti, merci e materie sussidiarie obsoleti o a lenta rotazione. L’incremento del fondo si collega per Euro 841 mila ad ulteriori accantonamenti (contabilizzati nel Conto Economico nella voce “Costi variabili del venduto”) in parte compensati dalla rottamazione di prodotti giacenti effettuata nell’esercizio per Euro 1.400 mila e da un effetto cambi negativo per Euro 233 mila.

Le rimanenze risultano gravate per Euro 92 mila da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti ottenuti dalla controllata Allevard IAI Suspensions Private Ltd..

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti dell'attivo circolante sono analizzabili come segue:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Verso clienti 140.572 156.245
Meno: fondo svalutazione 4.703 5.263
Verso clienti netti 135.869 150.982
Verso controllante 9.968 4.179
Per imposte 20.504 21.815
Verso altri 7.827 9.109
Altre attività 3.692 3.559
TOTALE 177.860 189.644

 

I crediti “Verso clienti netti” sono infruttiferi e hanno una scadenza media di 35 giorni, rispetto a 42 giorni registrata alla fine dell’esercizio precedente.
Si precisa che al 31 dicembre 2013 il Gruppo ha ceduto, tramite operazioni di factoring, crediti commerciali per un ammontare di Euro 79.541 mila (Euro 65.114 mila al 31 dicembre 2012), di cui Euro 46.026 mila non notificati per i quali il Gruppo continua a gestire il servizio di incasso. I rischi ed i benefici correlati ai crediti sono stati trasferiti al cessionario; si è pertanto proceduto ad eliminare i crediti dall’attivo della Situazione Patrimoniale e Finanziaria in corrispondenza del corrispettivo ricevuto dalle società di factoring.

Se si escludono le operazioni di factoring (Euro 79.541 mila al 31 dicembre 2013 e Euro 65.114 mila al 31 dicembre 2012) e l’effetto negativo dei tassi di cambio (Euro 8.100 mila), i crediti commerciali netti registrano un incremento di Euro 7.414 mila derivante principalmente dall’incremento dell’attività del Gruppo nell’ultimo trimestre dell’esercizio rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Nel corso dell’esercizio sono state contabilizzate nel “Fondo svalutazione crediti” ulteriori svalutazioni per Euro 491 mila, contro utilizzi complessivi del fondo pari a Euro 900 mila (per maggiori approfondimenti si rimanda alla nota 39). Le svalutazioni, al netto dei mancati utilizzi, sono state rilevate nella voce del Conto Economico “Costi variabili del venduto – Variabili commerciali e di distribuzione”.

I crediti “Verso controllante” in essere al 31 dicembre 2013 rappresentano i crediti verso la Capogruppo CIR S.p.A. derivanti dall’adesione al consolidato fiscale delle società italiane del Gruppo. La voce include Euro 5.571 mila sorti nell’esercizio 2013 e contabilizzati nelle imposte correnti.
Per le condizioni e i termini generali relativi ai crediti verso CIR S.p.A. si rimanda al capitolo F.

I crediti “Per imposte” al 31 dicembre 2013 comprendono gli importi vantati dalle società del Gruppo verso l’Erario dei vari paesi. Il decremento della voce deriva principalmente da minori crediti IVA. La voce non comprende le imposte differite che vengono distintamente trattate.

La voce crediti “Verso altri” è così suddivisa:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Verso enti previdenziali e assistenziali 195 468
Verso dipendenti 252 293
Anticipi a fornitori 1.984 1.289
Verso altri 5.396 7.059
TOTALE 7.827 9.109

Il decremento della voce “Verso altri” si riferisce principalmente all’incasso da parte della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda della quota residua del corrispettivo per la cessione di un immobile avvenuta nel precedente esercizio. La voce include anche rimborsi assicurativi.

La voce “Altre attività” include principalmente ratei e risconti attivi su premi assicurativi, canoni di locazione, imposte indirette relative ai fabbricati e su costi sostenuti per le attività commerciali. 

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Il valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2013 ammonta a Euro 236.415 mila contro Euro 252.345 mila alla fine dell’esercizio precedente ed è così suddiviso:

(in migliaia di Euro) 2013
  Terreni Immobili impianti e macchinari e attrezzat. indus. e comm. Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti TOTALE
Saldo all'1 gennaio 15.711 198.230 5.443 32.961 252.345
Acquisizioni del periodo 48 17.377 1.162 17.443 36.030
Disinvestimenti del periodo (115) (1.611) 17 (162) (1.871)
Differenze cambio di conversione del periodo (200) (9.191) (564) (1.261) (11.216)
Ammortamenti del periodo - (34.506) (1.633) - (36.139)
Perdite/recuperi di valore del periodo - (2.181) (39) - (2.220)
Riclassifica attività possedute per la vendita - - - - -
Altri movimenti - 17.802 571 (18.887) (514)
Saldo al 31 dicembre 15.444 185.920 4.957 30.094 236.415
Costo storico 15.444 771.336 25.282 30.788 842.850
Di cui Leasing valore lordo 331 11.375 68 - 11.774
Fondo ammortamento - 585.416 20.325 694 606.435
Di cui Leasing fondo ammort. - 4.363 41 - 4.404
Valore netto 15.444 185.920 4.957 30.094 236.415
Di cui Leasing valore netto 331 7.012 27 - 7.370

 

(in migliaia di Euro) 2012
  Terreni Immobili impianti e macchinari e attrezzat. indus. e comm. Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti TOTALE
Saldo all'1 gennaio 15.774 215.183 4.845 24.880 260.682
Acquisizioni del periodo 74 17.810 1.647 25.706 45.237
Disinvestimenti del periodo (1.187) (2.047) (7) (30) (3.271)
Differenze cambio di conversione del periodo (118) (4.271) (259) (853) (5.501)
Ammortamenti del periodo - (38.072) (1.746) - (39.818)
Perdite/recuperi di valore del periodo - (4.521) (313) - (4.834)
Riclassifica attività possedute per la vendita - 744 - - 744
Altri movimenti 1.168 13.404 1.276 (16.742) (894)
Saldo al 31 dicembre 15.711 198.230 5.443 32.961 252.345
Costo storico 15.711 808.981 29.685 33.655 888.032
Di cui Leasing valore lordo 331 8.496 15 - 8.842
Fondo ammortamento - 610.751 24.242 694 635.687
Di cui Leasing fondo ammort. - 3.668 15 - 3.683
Valore netto 15.711 198.230 5.443 32.961 252.345
Di cui Leasing valore netto 331 4.828 - - 5.159

 

Gli investimenti dell'esercizio ammontano a Euro 36.030 mila rispetto a Euro 45.237 mila dell’esercizio precedente.

I progetti più significativi interessano le categorie “Immobilizzazioni in corso e acconti” e “Immobili, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali”.

Nella categoria “Immobilizzazioni in corso e acconti” gli investimenti principali hanno riguardato in particolare le controllate Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd per l’ampliamento della capacità produttiva, LPDN GmbH e Allevard Rejna Autosuspensions S.A. per il miglioramento dei processi ed infine le controllate brasiliane, principalmente per il miglioramento dei processi e l’incremento della capacità produttiva.

Tra i progetti più rilevanti nella categoria “Immobili, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali” si segnalano gli investimenti nelle controllate Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd per i due nuovi stabilimenti cinesi per componenti per sospensioni e sistemi motore, Sogefi Engine Systems Mexico S. de R.L. de C.V. per l’ampliamento della capacità produttiva, LPDN GmbH per il miglioramento dei processi e il mantenimento degli impianti; Systèmes Moteurs S.A.S. per lo sviluppo di nuovi prodotti, miglioramenti nei processi produttivi e manutenzione e rinnovamento degli impianti.
I “Disinvestimenti del periodo”, che ammontano complessivamente a Euro 1.871 mila, si riferiscono quasi esclusivamente alla vendita di un fabbricato industriale della controllata Sogefi Rejna S.p.A. (in Melfi); tale vendita ha generato una plusvalenza di Euro 462 mila contabilizzata nella voce “ Minusvalenze (plusvalenze) da dismissione”.

Gli “Ammortamenti del periodo” sono contabilizzati nell’apposita voce del Conto Economico.

La linea “Perdite/recuperi di valore del periodo” ammonta complessivamente a Euro 2.220 mila e si riferisce per Euro 1.360 mila alla svalutazione di impianti e macchinari non più utilizzati della controllata Shanghai Sogefi Auto Parts Co., Ltd, per Euro 1.033 mila alla svalutazione di immobili inattivi delle controllate inglesi e, per la parte restante, a minori perdite e recuperi di valore.
Le perdite di valore, al netto dei recuperi, sono state iscritte tra gli “Altri costi (ricavi) non operativi”.

La linea “Altri movimenti” si riferisce al completamento dei progetti “in itinere” alla fine dello scorso esercizio e alla conseguente riclassificazione nelle voci di pertinenza.

Il saldo al 31 dicembre 2013 della voce “Immobilizzazioni in corso e acconti” include Euro 116 mila di acconti per investimenti.

I principali cespiti inattivi, per un valore totale netto di Euro 8.460 mila, inclusi nella voce “Immobilizzazioni materiali” sono relativi ad un complesso immobiliare della Capogruppo Sogefi S.p.A. (in Mantova ed in San Felice del Benaco) e al sito di Llantrisant della controllata Sogefi Filtration Ltd per il quale si è registrata la svalutazione sopra riportata. Il valore contabile di tali cespiti sarà recuperato attraverso una vendita invece che tramite l’utilizzo continuo. Non essendoci un’aspettativa di vendita entro un anno, tali beni non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 5 e continuano ad essere regolarmente ammortizzati.

Nel corso dell’esercizio 2013 non sono stati capitalizzati oneri finanziari nella voce “Immobilizzazioni materiali”.

Garanzie
Le immobilizzazioni materiali risultano gravate al 31 dicembre 2013 da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti ottenuti per Euro 9.463 mila, rispetto a Euro 13.046  mila al 31 dicembre 2012. Le garanzie in essere al 31 dicembre 2013 si riferiscono alle controllate Sogefi Engine Systems Canada Corp., Systèmes Moteurs S.A.S., Allevard IAI Suspensions Private Ltd., United Springs B.V. and Sogefi M.N.R. Filtration India Private Ltd..

Impegni di acquisto
Al 31 dicembre 2013 risultano impegni vincolanti per acquisti di immobilizzazioni materiali per Euro 1.907 mila (Euro 480  mila al 31 dicembre 2012) riferiti alle controllate Allevard Rejna Autosuspensions S.A. e United Springs S.A.S.. Tali impegni saranno regolati entro 12 mesi.

Leasing
Il valore di carico delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2013 ammonta a Euro 11.774 mila e il relativo fondo ammortamento a Euro 4.404 mila. L’incremento, rispetto al 31 dicembre 2012, del valore lordo delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario è pari a Euro 2.932 mila ed è relativo alla controllata Allevard Sogefi U.S.A. Inc..
Gli aspetti finanziari e la suddivisione temporale dei canoni in essere sono descritti in nota 16.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Il saldo netto di tale voce è pari al 31 dicembre 2013 a Euro 262.725 mila rispetto a Euro 239.577 mila alla fine dell’esercizio precedente ed è così composto:

(in migliaia di Euro) 2013
  Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale, concess., licenze e marchi Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti Relazione Clienti Denominazione Systemes Moteurs Goodwill TOTALE
Saldo all'1 gennaio 60.896 4.967 21.441 17.813 7.821 126.639 239.577
Acquisizioni del periodo 27.830 14.104 5.913 - - - 47.847
Disinvestimenti del periodo (8) (6) - - - - (14)
Differenze cambio di conversione del periodo (2.344) (21) (422) - - - (2.787)
Ammortamenti del periodo (17.079) (1.983) (706) (990) (435) - (21.193)
Perdite di valore del periodo (753) - (66) - - - (819)
Altri movimenti 2.257 11.003 (13.146) - - - 114
Saldo al 31 dicembre 70.799 28.064 13.014 16.823 7.386 126.639 262.725
Costo storico 152.258 48.533 17.657 19.215 8.437 149.537 395.637
Fondo ammortamento 81.459 20.469 4.643 2.392 1.051 22.898 132.912
Valore netto 70.799 28.064 13.014 16.823 7.386 126.639 262.725
(in migliaia di Euro) 2012
  Costi di sviluppo Diritti di brevetto industriale, concess., licenze e marchi Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti Relazione Clienti Denominazione Systemes Moteurs Goodwill TOTALE
Saldo all'1 gennaio 47.598 7.455 11.495 18.803 8.256 126.639 220.246
Acquisizioni del periodo 26.170 236 12.747 - - - 39.153
Disinvestimenti del periodo (89) - (58) - - - (147)
Differenze cambio di conversione del periodo (871) 1 (205) - - - (1.075)
Ammortamenti del periodo (13.913) (2.735) (509) (990) (435) - (18.582)
Perdite di valore del periodo (16) - - - - - (16)
Altri movimenti 2.017 10 (2.029) - - - (2)
Saldo al 31 dicembre 60.896 4.967 21.441 17.813 7.821 126.639 239.577
Costo storico 130.229 24.072 26.136 19.215 8.437 149.537 357.626
Fondo ammortamento 69.333 19.105 4.695 1.402 616 22.898 118.049
Valore netto 60.896 4.967 21.441 17.813 7.821 126.639 239.577

 

Gli investimenti dell’esercizio ammontano a Euro 47.847 mila.

Gli incrementi della voce “Costi di sviluppo” pari a Euro 27.830 mila si riferiscono alla capitalizzazione di costi sostenuti dalle società del Gruppo per lo sviluppo di nuovi prodotti in collaborazione con le principali case automobilistiche. Gli investimenti più rilevanti si riferiscono alle controllate Systèmes Moteurs S.A.S., Filtrauto S.A., Sogefi Engine Systems Canada Corp., Sogefi Filtration do Brasil Ltda e Allevard Sogefi U.S.A. Inc..

Gli incrementi nella voce “Diritti di brevetto industriale, concessioni, licenze e marchi” pari ad Euro 14.104 mila si riferiscono quasi esclusivamente ai costi per lo sviluppo e implementazione del nuovo sistema informativo integrato all’interno del Gruppo Sogefi. Si prevede che tale sistema informativo integrato verrà ammortizzato su base decennale a partire dalla data di implementazione in ogni singola controllata.

Gli incrementi nella voce “Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti” pari a Euro 5.913 mila si riferiscono principalmente ai numerosi investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti non ancora entrati in produzione. Di essi, i più consistenti sono stati i costi di sviluppo registrati nelle controllate Allevard Rejna Autosuspensions S.A., Sogefi Rejna S.p.A. e Sogefi Filtration d.o.o..

La voce non include anticipi erogati a fornitori per l’acquisto di immobilizzazioni.

La voce “Costi di sviluppo” include in prevalenza costi generati internamente, mentre i “Diritti di brevetto industriale, concessioni, licenze e marchi” accolgono fattori prevalentemente acquisiti esternamente.
La voce “Altre, Immobilizzazioni in corso e acconti” include costi generati internamente per Euro 9.614 mila circa.

La linea “ Perdite di valore del periodo” fa riferimento per Euro 717 mila a svalutazioni di costi di sviluppo capitalizzati nei precedenti esercizi dalla controllata Sogefi Engine Systems Shanghai Co., Ltd attualmente in stato di liquidazione.

Non esistono immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ad eccezione del goodwill.

Goodwill e impairment test

Dall’1 gennaio 2004 il goodwill non è più ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente alla verifica di riduzione di valore (impairment test).

La società ha identificato cinque Unità Generatrici di Cassa (C.G.U.):

  • sistemi motore - filtrazione fluida (in precedenza definita “filtri”)
  • sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento (Gruppo “Systemes Moteurs”)
  • sospensioni auto
  • sospensioni veicoli industriali
  • molle di precisione

Le C.G.U. in cui è possibile identificare i goodwill derivanti da acquisizioni esterne sono al momento tre: sistemi motore - filtrazione fluida, sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento e sospensioni auto.

Il goodwill specifico della “C.G.U. Sistemi Motore – filtrazione fluida” è pari a Euro 77.030 mila, il  goodwill della “C.G.U. Sistemi Motore – filtrazione aria e raffreddamento” è pari a Euro 32.560 mila, e il goodwill di pertinenza della “C.G.U. Sospensioni Auto” è pari a Euro 17.049 mila.

E’ stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore del goodwill, seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36 confrontando il valore contabile delle singole C.G.U. con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall’uso continuativo dell’attività oggetto di impairment test.
Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered) basata sulle proiezioni elaborate nei budget/piani pluriennali relativi al periodo 2014-2017 (rettificato al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni), approvati dalla direzione aziendale ed in linea con le previsioni sull’andamento del settore dell’automotive (così come stimate dalle più importanti fonti del settore).

Il tasso di attualizzazione utilizzato, basato sul costo medio ponderato del capitale, è pari all’8,6%. Il tasso di attualizzazione è il medesimo per tutte e tre le C.G.U. Si stima infatti che il rischio sia il medesimo sulla base del fatto che le tre C.G.U. operano nello stesso settore e con la stessa tipologia di clienti.

Infine il valore terminale è stato calcolato con la formula della “rendita perpetua”, ipotizzando un tasso di crescita del 2% e considerando un flusso di cassa operativo basato sull’ultimo anno del piano pluriennale (2017), rettificato al fine di proiettare “in perpetuo” una situazione stabile, utilizzando in particolare le seguenti ipotesi principali:

  • bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il “mantenimento” del business);
  • variazione di capitale circolante pari a zero.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno “spread”) e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un Gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate “peers” di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 27,3%
  • beta levered di settore: 1,07
  • tasso risk free: 4,47% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il Gruppo ponderata in base al fatturato)
  • premio per il rischio: 5,5%
  • spread sul costo del debito: 3,8% (stimato sulla base del budget 2014)

Sono state poi effettuate delle analisi di sensitività su due delle variabili di cui sopra, in particolare si è ipotizzato l’azzeramento del tasso di crescita nel valore terminale o un incremento di due punti percentuali nel calcolo del costo medio del capitale. In nessuno degli scenari ipotizzati è emersa la necessità di una svalutazione.

In tema di analisi di sensitività si precisa che:

  • l’impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di attualizzazione (mantenendo inalterato il tasso di crescita del valore terminale al 2% e tutte le altre assunzioni del piano): 18,39% per la C.G.U. sistemi motore - filtrazione fluida, 23,03% per la C.G.U. sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento e 10,36% per la C.G.U. sospensioni auto;
  •  l’impairment test raggiunge un livello di break even con una riduzione significativa dell’Ebit nel periodo esplicito di piano e nel valore terminale: -20% nella C.G.U. sospensioni auto e oltre il -60% nella C.G.U. sistemi motore - filtrazione fluida e nella C.G.U. sistemi motore - filtrazione aria e raffreddamento.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d’uso delle C.G.U. superiore al valore contabile delle stesse; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO

Al 31 dicembre 2013 la partecipazione nella società a controllo congiunto Mark IV Assets (Shanghai) Auto Parts Co. Ltd è stata totalmente svalutata in quanto si prevede di liquidare la società e di non recuperare il valore netto contabile. La relativa svalutazione, pari a Euro 289 mila, è stata contabilizzata nelle voce “Oneri (proventi) da partecipazioni”. Si evidenzia che nel corso dell’esercizio la controllata ha rimborsato una quota del capitale pari a Euro 6 mila.

ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

Ammontano al 31 dicembre 2013 a Euro 439 mila rispetto a Euro 489 mila al 31 dicembre 2012 e sono così dettagliate:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Partecipazioni in altre imprese 439 489
Altri titoli - -
TOTALE 439 489

 

Il saldo della linea “Partecipazioni in altre imprese” si riferisce essenzialmente alla società AFICO FILTERS S.A.E. partecipata al 22,62%. La partecipazione non è stata classificata come collegata per assenza di rappresentanza da parte del Gruppo negli organi direttivi della società (e pertanto per mancanza di influenza notevole sulla società).
La riduzione della voce si riferisce alla società Sogefi Allevard Srl, liquidata nel corso dell’esercizio 2013.

CREDITI FINANZIARI E ALTRI CREDITI NON CORRENTI

Il dettaglio della voce “Altri crediti” è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Imposta sostitutiva - 576
Surplus fondi pensione 2.876 2.631
Altri crediti 28.706 26.950
TOTALE 31.582 30.157

Il “Surplus fondi pensione” riguarda la controllata Sogefi Filtration Ltd, avendo la società il diritto al rimborso dell’eventuale surplus al termine del piano, così come descritto nella nota 19 a cui si rinvia.

La voce “Altri crediti” include un indemnification asset pari a Euro 23.368 mila verso il venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S. (iscritto in sede di PPA del Gruppo Systemes Moteurs) per il recupero di costi rivenienti da contestazioni relative alla qualità dei prodotti, sulla base delle garanzie rilasciate dallo stesso venditore (dopo eventuali anche parziali rimborsi assicurativi ed indennizzi ricevuti da fornitori). Sogefi S.p.A. ha aperto una procedura di arbitrato internazionale verso il venditore delle azioni di Systèmes Moteurs S.A.S, così come previsto dal contratto di acquisizione, per il recupero del credito.
La voce “Altri crediti” include, inoltre, crediti tributari, compresi i crediti fiscali su acquisti di cespiti effettuati dalle controllate brasiliane, crediti fiscali per l’attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi, crediti IVA della controllata Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd e depositi cauzionali infruttiferi versati per gli immobili in locazione. Tali crediti verranno incassati nei prossimi anni.

IMPOSTE ANTICIPATE

La voce ammonta al 31 dicembre 2013 a Euro 59.620 mila rispetto a Euro 60.178 mila al 31 dicembre 2012.
L’importo è relativo ai benefici attesi su differenze temporanee deducibili, tenendo conto della probabilità del loro realizzo. Si rinvia alla nota 20 per ulteriori approfondimenti sul tema.

ATTIVITÀ NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA

Al 31 dicembre 2013 le attività non correnti possedute per la vendita sono pari a zero.

DEBITI VERSO BANCHE E ALTRI FINANZIAMENTI  

Sono così composti:

Parte corrente

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Debiti correnti verso banche 6.885 8.377
Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine 76.750 89.596
Di cui leasing 1.118 814
TOTALE DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE 83.635 97.973
Altre passività finanziarie a breve termine per derivati 93 1.011
TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A BREVE TERMINE 83.728 98.984

 

Parte non corrente

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Finanziamenti a medio lungo termine 213.675 267.773
Altri finanziamenti a medio lungo termine 118.664 8.821
Di cui leasing 6.607 4.880
TOTALE DEBITI FINANZIARI A MEDIO LUNGO TERMINE 332.339 276.594
Altre passività finanziarie a medio lungo termine per derivati 21.378 13.708
TOTALE DEBITI FINANZIARI E DERIVATI A MEDIO LUNGO TERMINE 353.717 290.302

 

Debiti correnti verso banche

Per maggiori dettagli si rimanda all’Analisi della Posizione Finanziaria Netta alla nota 22 e al Rendiconto Finanziario consolidato incluso nei prospetti contabili.

Quota corrente e non corrente di finanziamenti a medio lungo termine

Il dettaglio al 31 dicembre 2013 è il seguente (in migliaia di Euro):

Società Banca/Istituto credito Data stipula Data Scadenza Ammontare originario prestito Tasso applicato Quota corrente (in migliaia di Euro) Quota non corrente (in migliaia di Euro) Saldo complessivo (in migliaia di Euro) Garanzie reali
Sogefi S.p.A. Unicredit S.p.A. Giu-2006 Mar-2014 100.000 Euribor trim +110 bps variabile 5.550 - 5.550 N/A
Sogefi S.p.A. European Investment Bank - tr. A Dic - 2010 Apr - 2016 20.000

Euribor trim. +316

bps variabile

5.000 7.444 12.444 N/A
Sogefi S.p.A. Banca Europea degli Investimenti tr. B Dic - 2010 Apr - 2016 20.000 Euribor trim +187 bps variabile 5.000 7.443 12.443 N/A
Sogefi S.p.A. Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. Mar - 2011 Mar - 2017 25.000 Euribor trim. +225 bps variabile 6.250 13.905 20.155 N/A
Sogefi S.p.A. Intesa San Paolo S.p.A. Apr - 2011 Dic-2016 60.000 Euribor trim. +260 bps variabile 8.000 15.603 23.603 N/A
Sogefi S.p.A. Banca Carige Italia S.p.A. Lug - 2011 Set - 2017 25.000 Euribor trim. +225 bps variabile 4.855 14.126 18.981 N/A
Sogefi S.p.A. Ge Capital Interbanca S.p.A. Ott - 2011 Giu - 2017 10.000 Euribor trim. +230 bps variabile 2.000 4.956 6.956 N/A
Sogefi S.p.A. Prestito Sindacato Dic - 2012 Dic - 2017 200.000 Euribor trim. +475 bps variabile - 116.235 116.235 N/A
Sogefi S.p.A. Banco do Brasil S.A. Dic - 2012 Apr - 2017 15.000 Euribor trim. +315 bps variabile 3.750 11.157 14.907 N/A
Allevard Rejna Autosuspensions S.A. CIC Bank Mag - 2013 Mag - 2014 4.000 Euribor trim +150 bps variabile 4.000 - 4.000 N/A
Systèmes Moteurs Sas CIC Bank Mag - 2013 Mag - 2014 3.500 Euribor ann +150 bps variabile 3.500 - 3.500 N/A
Sogefi Filtration S.A. Banco de Sabadell Mag - 2011 Mag -2016 7.000 Euribor trim. +225 bps variabile 1.400 2.100 3.500 N/A
Shanghai Sogefi Auto Parts Co., Ltd Unicredit S.pA. Mag - 2013 Mag - 2014 5.400 7,28% fisso 5.096 - 5.096 N/A
Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd* ING Bank Mar - 2013 Mar - 2015 3.972 9,84% fisso- 12,30% fisso - 3.972 3.972 N/A
Sogefi Engine Systems Canada Corp. Ge Capital Nov - 2012 Nov - 2017 2.897 B/A 3m+ 4,65% variabile 600 1.963 2.563 SI
Sogefi Engine Systems Canada Corp.  Ge Capital Nov - 2012 Nov - 2017 2.897 6,16% fisso 597 1.969 2.566 SI
Sogefi Filtration do Brasil Ltda Banco Itau BBA Feb - 2013 Mar - 2016 6.376 5,5% fisso - 6.377 6,377 N/A
Altri finanziamenti            21.152 6.425 27.577 N/A
TOTALE           76.750 213.675 290.425  

(*) L'ammontare è originato da diversi finanziamenti stipulati da marzo a settembre 2013, il cui tasso è compreso nel range indicato (tasso min. 9,84%-tasso max. 12,30%)

La linea “Altri finanziamenti” include altri finanziamenti minori, comprese le quote dei leasing finanziari ai sensi dello IAS 17.

Altre passività finanziarie a breve termine per derivati

La voce include la quota a breve del fair value dei contratti di copertura del rischio tasso di interesse e dei contratti di copertura del rischio di cambio.
Si rimanda al capitolo E per ulteriori approfondimenti sul tema.

Altri finanziamenti a medio lungo termine

Il dettaglio al 31 dicembre 2013 è il seguente (in migliaia di Euro):

Società Banca/Istituto di credito Data stipula Data Scadenza Ammontare originario Tasso applicato Saldo complessivo al 31 dicembre Garanzie reali
Sogefi S.p.A.  Prestito obbligazionario Mag - 2013 Mag - 2023 USD 115.000 Cedola fissa 600 bps 82.908 N/A
Sogefi S.p.A. Prestito obbligazionario Mag - 2013 Mag - 2020 Euro 25.000 Cedola fissa 505 bps 24.926 N/A
Altri finanziamenti           10.830 N/A
TOTALE           118.664  

La linea “Altri finanziamenti” include altri finanziamenti minori, comprese le quote dei leasing finanziari ai sensi dello IAS 17.

Come indicato nella tabella sopra riportata nel corso del mese di maggio 2013 la controllante Sogefi S.p.A. ha concluso due operazioni di U.S. private placement obbligazionari.
In data 3 maggio 2013 è stata stipulata un’operazione di U.S. private placement obbligazionario sottoscritta da primari investitori istituzionali statunitensi per un ammontare complessivo di Usd 115 milioni e della durata di 10 anni, in ammortamento a partire dal quarto anno. La cedola fissa su questa emissione è pari a 600 basis points.
In data 22 maggio 2013 è stata stipulata una seconda operazione di U.S. private placement obbligazionario sottoscritta da un primario investitore istituzionale per un ammontare di Euro 25 milioni rimborsabile in un’unica soluzione nel maggio 2020. La cedola fissa su questa emissione è pari a 505 basis points.

In data 6 maggio 2013 la controllante Sogefi S.p.A. ha rimborsato anticipatamente per complessivi Euro 15.000 mila due finanziamenti sottocritti con Banca Sella S.p.A. (Euro 10.000 mila erogati a luglio 2012 e scadenti a gennaio 2014 ed Euro 5.000 mila erogati a febbraio 2013 e scadenti a luglio 2014).

In data 20 maggio 2013 la controllante Sogefi S.p.A. ha rimborsato, come previsto contrattualmente, la quota revolving del finanziamento Intesa Sanpaolo S.p.A. di Euro 30 milioni, erogata a dicembre 2012. L’ammontare rimane a disposizione della controllante Sogefi S.p.A. per un eventuale tiraggio fino alla scadenza del finanziamento prevista per Dicembre 2016.

Si precisa inoltre che, contrattualmente, gli spread legati ai finanziamenti della controllante Sogefi S.p.A. sono rivisti semestralmente sulla base della verifica del ratio PFN consolidata / EBITDA consolidato normalizzato. Per un’analisi dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine del periodo si rimanda alla successiva nota “Analisi della posizione finanziaria netta”.

Altre passività finanziarie a medio lungo termine per derivati

La voce include la quota a medio lungo termine del fair value dei contratti di copertura del rischio tasso di interesse e del rischio di cambio.
Si rimanda al capitolo E per ulteriori approfondimenti sul tema.

Leasing finanziari

Il Gruppo ha leasing finanziari e contratti di noleggio e affitto per immobilizzazioni, impianti e macchinari che per loro tipologia arrivano a coprire la pressoché totalità della vita utile del bene. Tali contratti di leasing, noleggio e affitto, in accordo con quanto previsto dallo IAS 17, sono contabilizzati come se si riferissero a cespiti di proprietà della società, con evidenza in bilancio di tutte le loro componenti, valore storico di acquisto, ammortamento, componente finanziaria per interessi e debito residuo.

I pagamenti futuri derivanti da tali contratti possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) Canoni Quota capitale
Entro un anno 1.731 1.118
Oltre un anno, ma entro 5 anni 4.776 3.533
Oltre 5 anni 3.545 3.074
Totale canoni da leasing 10.052 7.725
Interessi (2.327) -
TOTALE VALORE ATTUALE CANONI DA LEASING 7.725 7.725

 

I contratti inclusi in tale voce si riferiscono alle seguenti controllate:

  • Sogefi Filtration Ltd ha in essere un contratto di affitto a lungo termine per il sito produttivo di Tredegar. La scadenza del contratto è stabilita in settembre 2022, l’ammontare originario di tale contratto era di Euro 3.179 mila, la quota capitale residua ammonta a Euro 2.382 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari all’11,59%.
    A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie.
    Tale contratto di locazione è stato assoggettato al trattamento contabile previsto dallo IAS 17 per i leasing finanziari dal momento che il valore attuale dei canoni corrispondeva approssimativamente al fair value del bene al momento della stipula del contratto.
  • Allevard Rejna Autosuspensions S.A. ha in essere un contratto di leasing per il sito produttivo di Lieusaint. La scadenza del contratto è stabilita nell’ottobre 2014, l’ammontare originario di tale contratto era di Euro 2.108 mila, la quota capitale residua ammonta a Euro 344 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari all’Euribor trimestrale più uno spread di 60 basis points. A fronte di tale contratto il Gruppo non ha fornito garanzie fideiussorie.
    Non esistono restrizioni di alcun tipo collegate a tale leasing. Alla scadenza dei contratti esiste un’opzione di acquisto dei beni per Euro 1. Ritenendo ragionevole l’esercizio dell’opzione, considerato il limitato valore di riscatto dei beni, tale contratto è stato contabilzzato alla stregua di leasing finanziari, così come previsto dallo IAS 17.
  • ​ Allevard Sogefi USA Inc. ha stipulato i seguenti contratti di leasing per il sito produttivo di Prichard relativi a:
  1. impianti, macchinari e migliorie sul fabbricato per un ammontare originario di Euro 1.160 mila. La scadenza del contratto è stabilita nel maggio 2019, la quota capitale residua ammonta a Euro 684 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari al 3,92%. A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie;
  2. impianti, macchinari e migliorie sul fabbricato per un ammontare originario di Euro 2.175 mila. La scadenza del contratto è stabilita nel luglio 2019, la quota capitale residua ammonta a Euro 1.328 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari al 3%. A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie.
  3. impianti, macchinari e migliorie sul fabbricato per un ammontare originario di Euro 3.151 mila. La scadenza del contratto è stabilita nel giugno 2023, la quota capitale residua ammonta a Euro 2.988 mila e il tasso annuo applicato dal locatore è pari al 3,24%. A fronte di tale contratto il Gruppo ha fornito garanzie fidejussorie.
    ​Non esistono restrizioni di alcun tipo collegate a tali leasing. Alla scadenza dei contratti la proprietà dei beni viene trasferita al locatario senza il pagamento di alcun prezzo di acquisto. Tali contratti sono stati pertanto contabilizzati alla stregua di leasing finanziari, così come previsto dallo IAS 17.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI CORRENTI

Gli importi riportati in bilancio sono suddivisi nelle seguenti categorie:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Debiti commerciali e altri debiti 285.410 282.050
Debiti per imposte sul reddito 4.557 12.203
TOTALE 289.967 294.253

 

Il dettaglio dei debiti commerciali e altri debiti è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Verso fornitori 223.573 212.891
Verso controllante 130 597
Tributari per imposte indirette e altre 8.442 10.846
Verso istituti di previdenza e sicurezza 21.671 20.710
Verso il personale dipendente 27.572 30.024
Altri debiti 4.022 6.982
TOTALE 285.410 282.050

 

I debiti “Verso fornitori” non sono soggetti ad interessi e sono mediamente regolati a 73 giorni, in linea con l’esercizio 2012.
Non vi sono concentrazioni di debiti significativi verso uno o pochi fornitori.

I debiti “Verso fornitori” mostrano un incremento per Euro 10.682 mila (incremento pari a Euro 18.077 mila a parità di cambio) riconducibile principalmente all’incremento dell’attività nell’ultima parte dell’esercizio 2013 rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio.

La voce “Verso controllante” si riferisce al compenso riconosciuto a fronte della cessione di eccedenze fiscali da parte di società partecipanti al consolidato del Gruppo CIR. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 40.

La diminuzione dei debiti “Tributari per imposte indirette e altre” si riferisce ai debiti per I.V.A. ed ad altri debiti tributari principalmente nelle controllate francesi.

I debiti “Verso il personale dipendente” risentono di minori accantonamenti per ferie e bonus da liquidare.

La riduzione della linea “Altri debiti” deriva principalmente da una diversa classificazione di alcuni importi tra la voce in oggetto e i crediti verso clienti.

La riduzione dei “Debiti per imposte sul reddito” si riferisce in gran parte alle controllate Sogefi Engine Systems Canada Corp. e LPDN GmbH che avevano beneficiato nel precedente esercizio di un minore pagamento di acconti di imposte dell’anno.

ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

La voce “Altre passività correnti” include le poste rettificative di costi e ricavi dell’esercizio al fine di garantirne il principio di competenza (ratei e risconti passivi) e gli acconti ricevuti dai clienti per forniture ancora non effettuate.

FONDI A LUNGO TERMINE E ALTRI DEBITI

La voce è così dettagliata: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Fondi pensione 31.321 36.213
Fondo trattamento di fine rapporto 7.685 7.867
Fondo ristrutturazioni 16.870 7.720
Fondo per contenziosi fiscali 878 546
Fondo per phantom stock option 1.299 30
Fondo garanzia prodotti e altri rischi 22.538 27.329
Indennità suppletiva clientela 96 90
Cause legali 985 881
TOTALE 81.672 80.676

 

Viene di seguito fornito un dettaglio delle principali voci.

Fondi pensione

L’ammontare pari a Euro 31.321 mila rappresenta quanto accantonato alla fine dell’esercizio dalle varie società estere del Gruppo a fronte delle passività dei diversi fondi pensione. Si precisa che al 31 dicembre 2013 il fondo pensione della controllata Sogefi Filtration Ltd presenta un surplus pari a Euro 2.876 mila che è stato iscritto nella linea “Altri crediti”, così come esposto alla nota 13. L’ammontare netto delle passività dei diversi fondi pensione al 31 dicembre 2013 è pertanto pari a Euro 28.445 mila, come evidenziato nella seguente tabella: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Saldo iniziale 33.582 30.088
Costo dei benefici a conto economico 640 4.214
Importi riconosciuti negli "Altri utili (perdite) complessivi" (2.756) 2.000
Contributi pagati (2.898) (2.873)
Differenze cambio (123) 153
TOTALE 28.445 33.582
di cui iscritto nel Passivo 31.321 36.213
di cui iscritto nell'Attivo (2.876) (2.631)

 

La tabella seguente illustra l’ammontare complessivo delle obbligazioni derivanti dai “Fondi pensione” e il valore attuale delle attività al servizio dei piani per l’esercizio 2013 e per i due precedenti.

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011
Valore attuale delle obbligazioni dei fondi 186.866 189.037 179.577
Fair value attività dei piani 158.421 155.455 149.489
Deficit 28.445 33.582 30.088
Passività registrata nei "Fondi a lungo termine" 31.321 36.213 30.088
Surplus registrato negli "Altri crediti" (2.876) (2.631) -

 

Di seguito si riporta la movimentazione del “Valore attuale delle obbligazioni dei fondi” avvenuta nell’esercizio 2013:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Valore attuale  delle obbligazioni all'inizio del periodo 189.037 179.577
Costo corrente del servizio 1.918 2.084
Oneri finanziari 7.698 8.754
Rideterminazione (utili)/ perdite:    
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni demografiche (2.921) 140
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni finanziarie 6.261 8.042
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti dall'esperienza (2.563) (4.147)
- (Utili)/ perdite attuariali relativi agli "Altri benefici a lungo termine" 56 -
Costo passato del servizio (824) -
Contributi versati dai partecipanti al piano 253 492
Estinzioni/ Riduzioni (2.054) (2.644)
Differenze di cambio (3.306) 3.561
Benefici liquidati (6.689) (6.822)
Valore attuale delle obbligazioni al termine del periodo 186.866 189.037


Gli “(Utili)/perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni finanziarie” derivano principalmente dalla crescita del tasso di incremento salariale e di inflazione nei fondi pensione inglesi.

Gli “(Utili)/perdite attuariali derivanti dall’esperienza” riflettono la differenza tra le precedenti ipotesi attuariali e quanto si è effettivamente verificato (ad esempio in termini di turnover dei dipendenti, incremento salariale o tasso di inflazione).

Con riferimento ai valori delle società con valute funzionali diverse dall’Euro si precisa che le voci di Conto Economico sono state convertite al cambio medio del periodo; il valore attuale delle obbligazioni all’inizio e alla fine del periodo è stato convertito al rispettivo cambio puntuale alla data.

La movimentazione del fair value delle attività a servizio dei piani è evidenziata nella tabella seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Fair value delle attività all'inizio del periodo 155.455 149.489
Proventi finanziari 6.634 7.296
Rideterminazione (utili)/ perdite:    
- Rendimento delle attività a servizio del piano 3.533 2.027
Costi non di gestione delle attività a servizio del piano (480) (154)
Contributi versati dalla società 1.363 1.728
Contributi versati dai partecipanti al piano 253 492
Estinzioni/Riduzioni - (3.162)
Differenze cambio (3.181) 3.411
Benefici liquidati (5.156) (5.672)
Fair value delle attività alla fine del periodo 158.421 155.455

Con riferimento ai valori delle società con valute funzionali diverse dall’Euro si precisa che le voci di Conto Economico sono state convertite al cambio medio del periodo mentre il fair value delle attività all’inizio e alla fine del periodo è stato convertito al rispettivo cambio puntuale alla data.

Di seguito si riporta il dettaglio degli ammontari riconosciuti negli altri “Utili (perdite) complessive”:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Rendimento effettivo delle attività al servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività (attività) netta) (3.533) (2.027)
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni demografiche (2.921) 140
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni finanziarie 6.261 8.042
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti dall'esperienza (2.563) (4.155)
Valore della passività (attività) netta da rilevare negli "Altri utili (perdite) complessivi" (2.756) 2.000

Gli ammontari rilevati nel Conto Economico possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Costo corrente del servizio 1.918 2.084
Oneri finanziari netti 1.064 1.458
Costo passato del servizio (824) -
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell'anno relativi agli "Altri benefici a lungo termine" 56 -
Costi non di gestione delle attività a servizio del piano 480 154
Estinzioni/Riduzioni (2.054) 518
TOTALE 640 4.214

La voce “Costo passato del servizio” si riferisce alla controllata Allevard Springs Ltd a seguito di una modifica del piano.
La voce “Estinzioni/Riduzioni” include Euro 1.967 mila relativi alla controllata Filtrauto S.A. per il processo di riorganizzazione in corso.

La voce “Costo corrente del servizio”, al netto di Euro 87 mila della voce Estinzioni/Riduzioni”, e la voce “Costi non di gestione delle attività a servizio del piano” sono incluse nelle linee del “Costo del lavoro” delle varie voci del Conto Economico.
La voce “Costo passato del servizio” è inclusa nella linea “Altri costi (ricavi) non operativi” Conto Economico.
La linea “Oneri finanziari netti” è inclusa nella voce “Oneri (proventi) finanziari netti”.
Gli “(Utili) Perdite attuariali rilevati nell’anno” sono inclusi nella voce “Altri costi (ricavi) non operativi”
La voce “Estinzioni/Riduzioni” è inclusa nella linea “Costi di ristrutturazione” per Euro 1.967 mila e nella voce “Costo del lavoro” per Euro 87 mila.

I piani a benefici definiti espongono il Gruppo ai seguenti rischi attuariali:

  • Rischio di investimento (applicabile solo alle controllate inglesi in cui sono presenti attività al servizio del piano): il valore attuale dell’obbligazione per benefici definiti è calcolato utilizzando un tasso di sconto determinato con riferimento ai rendimenti dei corporate bonds dell’area Euro con rating AA; se il rendimento delle attività poste al servizio del piano è inferiore a questo tasso si avrà un deficit del piano. Per tale ragione e tenuto conto della natura a lungo termine della passività del piano, i fondi delle società inglesi hanno differenziato il proprio portafoglio includendo investimenti immobiliari, strumenti di debito e  strumenti di capitale.
  • Rischio di interesse: un decremento nel tasso di sconto determinerà un incremento della passività del piano; in presenza di attività al servizio del piano, tale incremento verrà però parzialmente annullato da un incremento del rendimento degli investimenti del piano.
  • Rischio di longevità: il valore dell’obbligazione per benefici definiti è calcolato tenendo conto della migliore stima possibile del tasso di mortalità dei partecipanti al piano; un incremento dell’aspettativa di vita determina un incremento dell’obbligazione.
  • Rischio di inflazione/incremento salariale: il valore del piano per benefici definiti con riferimento ai dipendenti in servizio è calcolato tenendo conto degli incrementi salariali futuri e del tasso di inflazione: un incremento di queste due determinanti genera un incremento dell’obbligazione.

Di seguito viene riportata la composizione dei “Fondi pensione” in funzione delle aree geografiche d’appartenenza delle società controllate interessate:

(in migliaia di Euro) 31.12.2012
  Gran Bretagna Francia Altri TOTALE
Valore attuale delle obbligazioni dei fondi 158.852 26.625 3.560 189.037
Fair value attività dei fondi 155.408 - 47 155.455
Deficit 3.444 26.625 3.513 33.582
(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  Gran Bretagna Francia Altri TOTALE
Valore attuale delle obbligazioni dei fondi 158.622 24.814 3.430 186.866
Fair value attività dei fondi 158.365 - 56 158.421
Deficit 257 24.814 3.374 28.445

La riduzione del Deficit in Gran Bretagna è dovuto alle contribuzioni ordinarie effettuate nell’esercizio, superiori al relativo costo corrente del servizio, e alle dinamiche del calcolo attuariale.
La riduzione del Deficit in Francia è dovuto principalmente agli effetti del piano di ristrutturazione in corso che comporterà una riduzione del numero degli aventi diritto.

Si precisa che le valutazioni attuariali dei “Fondi pensione” vengono effettuate con l’ausilio di società esterne specializzate nel settore.

Vengono di seguito riassunti i trattamenti previdenziali esistenti nelle aree geografiche di maggior impatto del Gruppo: Gran Bretagna e Francia.

Gran Bretagna

In Gran Bretagna i piani previdenziali hanno prevalentemente natura privatistica e sono stipulati con società di gestione e amministrati indipendentemente dalla società.
Vengono classificati come piani a prestazioni definita, soggetti a valutazione attuariale e contabilizzati secondo quanto previsto e consentito dallo IAS 19.
In merito alla governance del piano, gli amministratori, costituiti da rappresentanti dei dipendenti, degli ex dipendenti e del datore di lavoro, per legge devono agire nell’interesse del fondo e di tutti i principali stakeholders e sono responsabili delle politiche di investimento con riferimento alle attività del piano.
Per quanto riguarda la natura dei benefici ai dipendenti, questi hanno diritto di ricevere, successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, un importo annuo calcolato moltiplicando una quota del salario percepito all’età di pensionamento per ogni anno di servizio prestato fino all’età di pensionamento.

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale di tali “Fondi pensione” sono state le seguenti: 

  31.12.2013 31.12.2012
Tasso di attualizzazione % 4,6 4,5
Rendimento atteso degli strumenti di debito % 4,5-5,0 5,0
Rendimento atteso degli strumenti di capitale % 7,0 7,0
Rendimento atteso della cassa % 2,0 2,0
Tasso di incremento salariale atteso % 3,5-3,95 2,8-3,8
Tasso annuo di inflazione % 3,5 2,8
Età di pensionamento 65 65

 

L’aumento del “Tasso di attualizzazione” rispetto all’anno precedente riflette il trend in crescita dei rendimenti dei corporate bonds UK con rating AA (durata 13 anni) registrato nel 2013.

Di seguito si riporta la movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per i fondi inglesi, intercorsa nel corso degli esercizi 2012 e 2013:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Valore attuale delle obbligazioni all'inizio del periodo 158.852 152.169
Costo corrente del servizio 283 810
Oneri finanziari 6.730 7.436
Rideterminazione (utili)/ perdite:    
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni demografiche (2.813) -
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni finanziarie 5.786 3.344
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti dall'esperienza (1.195) (3.918)
Costo passato del servizio (824) -
Contributi versati dai partecipanti al piano 253 492
Estinzioni/Riduzioni - 518
Differenze cambio (3.297) 3.561
Benefici liquidati (5.153) (5.560)
Valore attuale delle obbligazioni al termine del periodo 158.622 158.852

 

La movimentazione del fair value delle attività a servizio dei piani inglesi è evidenziata nella tabella seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Fair value delle attività all'inizio del periodo 155.408 146.304
Proventi finanziari 6.630 7.155
Rideterminazione (utili)/ perdite:    
- Rendimento delle attività a servizio del piano 3.533 2.030
Costi non di gestione delle attività a servizio del piano (480) (154)
Contributi versati dalla società 1.341 1.733
Contributi versati dai partecipanti al piano 253 492
Estinzioni/Riduzioni - -
Differenze cambio (3.167) 3.408
Benefici liquidati (5.153) (5.560)
Fair value delle attività alla fine del periodo 158.365 155.408

 

Si riporta di seguito l’allocazione del fair value della attività al servizio del piano sulla base della tipologia di strumento finanziario:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Strumenti di debito 27,1% 29,0%
Strumenti di capitale 47,8% 40,7%
Investimenti immobiliari 2,0% 2,2%
Cassa 15,0% 14,4%
Derivati 6,3% 11,7%
Altre attività 1,8% 2,0%
TOTALE 100,0% 100,0%

 

Il fair value di tali strumenti finanziari è stato determinato sulla base delle quotazioni reperibili in mercati attivi.

L’asset allocation al termine dell’esercizio 2013 mostra un aumento del peso degli strumenti di capitale rispetto a quelli di debito. Tale incremento non rappresenta un cambiamento nella strategia di investimento ma riflette la gestione dinamica del fondo che richiede di adeguare l’allocazione delle attività in base alle condizioni economiche presenti e alle aspettative future.

Gli strumenti di debito sono costituti in prevalenza da titoli corporate stranieri. Gli strumenti di capitale sono costituiti in prevalenza da titoli stranieri (minima è la quota dei titoli dei paesi emergenti).

Il Trustee Boards rivede periodicamente le strategie di investimento del piano differenziando in base ai rischi e alla redditività delle attività. Tali strategie tengono in considerazione la natura e durata della passività, le esigenze di finanziamento del fondo e la capacità del datore di lavoro di rispettare gli impegni del fondo. Il fondo della controllata Sogefi Filtration Ltd utilizza strumenti finanziari derivati per coprire il rischio di variazione della passività collegato ai tassi di interesse e di inflazione.

Di seguito vengono riportati i rendimenti effettivi delle attività a servizio del piano:

  31.12.2013 31.12.2012
Rendimento effettivo degli strumenti di debito % -4,0 / 0 +3
Rendimento effettivo degli strumenti di capitale % +17,0 / +18,0 +14
Rendimento effettivo della cassa % 0 / +0,5 -
Rendimento effettivo delle altre attività a servizio del piano % +6,0 / +12,0 +7

 

Il rendimento medio complessivo delle attività a servizio dei piani per l’esercizio 2013 è stato pari al 6,4% nella controllata Sogefi Filtration Ltd (totale attività al 31 dicembre 2013 pari a Euro 145.525 mila) e al 12,3% nella controllata Allevard Springs Ltd (totale attività al 31 dicembre 2013 pari a Euro 12.840 mila).

In merito all’effetto del piano a benefici definiti delle società inglesi sui flussi finanziari futuri del Gruppo, i contributi ai piani previsti per il prossimo esercizio sono pari ad Euro 1.354 mila.

La durata media dell’obbligazione al 31 dicembre 2013 è pari a circa 19 anni.

Come richiesto dallo IAS 19 revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell’obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Tenuto conto del peculiare funzionamento dei fondi inglesi, le assunzioni attuariali ritenute significative sono:

  • Tasso di attualizzazione
  • Tasso di incremento salariale
  • Aspettativa di vita

Di seguito si riepiloga la variazione del valore attuale dell’obbligazione al variare delle suddette ipotesi attuariali:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  +1% -1%
Tasso di attualizzazione (24.908) 29.597
Tasso di incremento salariale 119 (116)
(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  +1  anno -1 anno
Apettativa di vita 3.513 (3.434)

 

Francia

In Francia le pensioni sono fondate su piani statali e la responsabilità della società è limitata al pagamento dei contributi stabiliti per legge.
In aggiunta a tale assistenza garantita dallo Stato i dipendenti che vanno in pensione hanno diritto ad ammontari aggiuntivi definiti dal contratto collettivo e determinati sulla base dell’anzianità di servizio e del livello salariale, da corrispondere solo se il dipendente raggiunge l’età pensionabile in azienda. Tali ammontari non vengono riconosciuti se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento dell’età pensionabile.
I benefici aggiuntivi vengono riconosciuti come passività per l’azienda e, in accordo con lo IAS 19, vengono considerati come piani a prestazione definita e sono soggetti a valutazione attuariale.

In aggiunta all’indennità di pensionamento, viene riconosciuto, in base ad un accordo collettivo, un “Jubilee benefit” (calcolato con modalità differenti in ognuna delle controllate francesi) in occasione del raggiungimento dei 20, 30, 35 e 40 anni di lavoro prestati in azienda. Il “Jubilee benefit” è considerato in accordo con lo IAS 19 nella categoria residuale degli “Altri benefici a lungo termine” ed è soggetto a valutazione attuariale; gli utili (perdite) attuariali devono essere riconosciute nel Conto Economico dell’esercizio. Tale premio maturato in occasione degli anniversari di permanenza in azienda non viene riconosciuto se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento delle soglie sopra indicate.

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale di tali “Fondi pensione” sono state le seguenti: 

  31.12.2013 31.12.2012
Tasso di attualizzazione % 3,0-3,2 3,0-3,3
Tasso di incremento salariale atteso % 2,0-2,5 2,0-2,5
Tasso annuo di inflazione % 2,0 2,0
Età di pensionamento 60-67 60-65

 

Il “Tasso di attualizzazione” è calcolato sulla base dei rendimenti dei corporate bonds dell’area Euro con rating AA (durata 10-13 anni).

La movimentazione del “Valore attuale delle obbligazioni dei fondi” è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Valore attuale delle obbligazioni all'inizio del periodo 26.625 21.052
Costo corrente del servizio 1.576 1.236
Oneri finanziari 849 1.026
Rideterminazione (utili)/ perdite:    
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni demografiche (16) 149
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti da cambiamenti di assunzioni finanziarie 553 4.289
- (Utili)/ perdite attuariali derivanti dall'esperienza (1.449) (246)
Estinzioni/Riduzioni (2.054) -
Benefici liquidati (1.270) (881)
Valore attuale delle obbligazioni al termine del periodo 24.814 26.625

 

L’analisi di sensitività con riferimento ai fondi francesi è stata effettuata facendo variare le seguenti ipotesi attuariali:

  • Tasso di attualizzazione
  • Tasso di incremento salariale

Di seguito si riepiloga la variazione del valore attuale dell’obbligazione al variare delle suddette ipotesi attuariali:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  +1% -1%
Tasso di attualizzazione (2.812) 2.935
Tasso di incremento salariale 3.890 (3.381)

 

Fondo trattamento di fine rapporto

Tale aspetto riguarda esclusivamente le società italiane del Gruppo, dove le pensioni sono rappresentate da piani statali e la responsabilità della società è limitata al regolare pagamento dei contributi sociali mensili.
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, in aggiunta alla previdenza pubblica ogni dipendente ha diritto all’indennità di fine rapporto (TFR) che matura in funzione del servizio prestato ed è erogata nel momento in cui  il dipendente lascia la società.
Il trattamento dovuto alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata e alla retribuzione imponibile di ciascun dipendente.
La passività viene accantonata in un apposito fondo e, per gli ammontari accantonati negli anni precedenti, è soggetta a rivalutazione annuale in ragione dell’indice ufficiale del costo della vita e degli interessi di legge, non è associata ad alcuna condizione o periodo di maturazione, né ad alcun obbligo di provvista finanziaria; non esistono pertanto, attività al servizio del fondo.
Il TFR è considerato come fondo a prestazione definita pertanto soggetto a valutazione attuariale per la parte relativa ai futuri benefici previsti e relativi a prestazioni già corrisposte (che rappresenta la parte soggetta a rivalutazione annuale).
Si ricorda che, a seguito delle modifiche apportate al “Fondo trattamento di fine rapporto” dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, per le aziende con almeno 50 dipendenti (Sogefi Rejna S.p.A.), le quote maturate a partire dall’1 gennaio 2007 sono destinate, su opzione dei dipendenti, o al Fondo di Tesoreria presso l’INPS o alle forme di previdenza complementare, assumendo la natura di “piani a contributi definiti”. Tali quote non sono, pertanto, soggette a valutazione attuariale e non vengono più accantonate al “Fondo trattamento di fine rapporto”. Il “Fondo trattamento di fine rapporto” maturato al 31 dicembre 2006 rimane un “piano a benefici definiti” con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali, che però non terranno più conto della componente relativa agli incrementi salariali futuri.
Per le società con meno di 50 dipendenti (Capogruppo Sogefi S.p.A.), ai sensi dello IAS 19 il fondo è contabilizzato interamente come “Piano a prestazioni definite” quindi soggetto a valutazione con tecnica attuariale.

Le ipotesi considerate in sede di valutazione attuariale del “Fondo trattamento di fine rapporto (TFR)” sono state:

  • Ipotesi macroeconomiche:
  1. tasso di attualizzazione (indice IBoxx Eurozone Corporate AA): 2,5% (2,05% al 31 dicembre 2012)
  2. tasso annuo di inflazione: 2% (2% al 31 dicembre 2012)
  3. tasso annuo incremento TFR: 3% (3% al 31 dicembre 2012)
  • Ipotesi demografiche:
  1. tasso di dimissioni volontarie: 3% - 10% dell’organico (stesse ipotesi al 31 dicembre 2012);
  2. età di pensionamento: si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti validi per l’assicurazione generale obbligatoria (stesse ipotesi al 31 dicembre 2012);
  3. probabilità di morte: sono state utilizzate le tavole di mortalità RG48 prodotte dalla Ragioneria Generale dello Stato (stesse ipotesi al 31 dicembre 2012);
  4. per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 2% - 3% (stesse ipotesi al 31 dicembre 2012);
  5. per le probabilità di inabilità sono state utilizzate le tavole INPS differenziate in funzione dell’età e del sesso (stesse ipotesi al 31 dicembre 2012).

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Saldo iniziale 7.867 6.491
Accantonamenti del periodo 260 348
Importi riconosciuti negli "Altri utili (perdite) complessivi" (209) 1.370
Contributi pagati (233) (342)
TOTALE 7.685 7.867

 

Gli ammontari rilevati nel Conto Economico possono essere così riassunti: 

(in migliaia di Euro) 2013 2012
Costo corrente del servizio 100 80
Oneri finanziari 160 268
TOTALE 260 348

 

La durata media dell’obbligazione al 31 dicembre 2013 è pari a circa 9 anni.

Di seguito si riporta l’analisi di sensitività per il fondo trattamento di fine rapporto. La seguente tabella riporta la variazione del fondo al variare delle seguenti ipotesi attuariali:

  • Tasso di sconto
  • Crescita salariale
(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  +0,5% -0,5%
Tasso di attualizzazione (262) 278
Tasso di incremento salariale 8 (8)

 

Fondo ristrutturazioni

Rappresenta gli importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate così come richiesto dai principi contabili.

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni:  

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Saldo iniziale 7.720 2.484
Accantonamenti del periodo 15.750 7.103
Utilizzi (6.046) (1.666)
Mancati utilizzi del periodo (303) (158)
Altri movimenti - (20)
Differenze cambio (251) (23)
TOTALE 16.870 7.720

 

Gli “Accantonamenti del periodo” si riferiscono quasi esclusivamente alla controllata Filtrauto S.A. (il Gruppo ha avviato la negoziazione per la chiusura dello stabilimento di Saint Père e per trasferire la produzione dello stabilimento di Argentan a Vire) .
Gli “Utilizzi” sono stati registrati a riduzione dei fondi precedentemente accantonati prevalentemente nella business unit Sistemi Motore per la chiusura dello stabilimento di Llantrisant.
I “Mancati utilizzi del periodo” si riferiscono a fondi accantonati in esercizi precedenti risultati poi in eccesso rispetto a quanto effettivamente erogato.
La movimentazione degli “Accantonamenti del periodo” al netto dei “Mancati utilizzi del periodo”, pari a Euro 15.447 mila, è registrata a Conto Economico nella linea “Costi di ristrutturazione”.

Fondo per contenziosi fiscali

La voce si riferisce a contenziosi fiscali in corso di definizione con le amministrazioni tributarie locali europee,  per i quali si è proceduto ad effettuare accantonamenti ritenuti appropriati ancorché non sia certo l’esito finale.

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Saldo iniziale 546 80
Accantonamenti del periodo 378 500
Utilizzi (46) (34)
TOTALE 878 546

 

Fondo per phantom stock option

La voce ammonta a Euro 1.299 mila (Euro 30 mila al 31 dicembre 2012) e si riferisce all’accantonamento del fair value relativo ai piani di incentivazione che prevedono una regolazione in contanti, definiti phantom stock option, destinati al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione dei relativi piani.
L'incremento del fondo è correlato all'aumento del fair value delle phantom stock option rispetto all'esercizio precedente dovuto principalmente all'apprezzamento nell'esercizio 2013 del valore di borsa dell'azione Sogefi. Nel Conto Economico l’aumento del fondo è stato incluso nella voce “Emolumenti agli organi sociali”.
Per maggiori dettagli sui piani di phantom stock option si rimanda alla nota 29.

Fondo garanzia prodotti e altri rischi 

Nel corso del periodo in esame il fondo ha subito le seguenti variazioni: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
Saldo iniziale 27.329 33.974
Accantonamenti del periodo 1.085 581
Utilizzi (5.386) (3.653)
Mancati utilizzi del periodo (432) (1.770)
Altri movimenti - (1.790)
Differenze cambio (58) (13)
TOTALE 22.538 27.329

 

La voce include prevalentemente le passività legate a rischi di garanzia prodotti del Gruppo Systemes Moteurs e le altre passività iscritte durante il processo di PPA relativo all’acquisizione del Gruppo stesso. Si sono avviate negoziazioni con le controparti interessate per raggiungere degli accordi transattivi.
I “Mancati utilizzi del periodo” si riferiscono principalmente a fondi accantonati in esercizi precedenti rivelatisi in eccesso rispetto alla valutazione aggiornata del rischio o a quanto effettivamente erogato.

Indennità suppletiva clientela e Cause legali 

Nel corso del periodo in esame i fondi hanno subito le seguenti variazioni: 

(in migliaia di Euro) 31.12.2012
  Indennità suppletiva clientela Cause legali
Saldo iniziale 86 887
Accantonamenti del periodo 4 235
Utilizzi - (132)
Mancati utilizzi del periodo - (93)
Differenze cambio - (16)
TOTALE 90 881
(in migliaia di Euro) 31.12.2013
  Indennità suppletiva clientela Cause legali
Saldo iniziale 90 881
Accantonamenti del periodo 6 405
Utilizzi - (228)
Mancati utilizzi del periodo - (38)
Differenze cambio - (35)
TOTALE 96 985

 

Gli importi in bilancio rappresentano la miglior stima possibile delle passività alla data di chiusura dell’esercizio. La voce “Cause legali” include contenziosi con dipendenti e terze parti.

Altri debiti

La voce “Altri debiti” ammonta a Euro 257 mila (Euro 179 mila al 31 dicembre 2012).

IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

Alla luce delle disposizioni dettate dai principi contabili internazionali in tema di informativa di bilancio vengono di seguito esposti i dettagli delle imposte anticipate e differite.

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
  Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale
Imposte anticipate:        
Svalutazioni crediti 3.258 937 3.081 882
Ammortamenti/svalutazioni immobilizzazioni 29.798 9.163 24.018 7.358
Svalutazioni magazzino 4.928 1.602 5.318 1.732
Fondi ristrutturazione 8.822 2.990 778 214
Altri fondi rischi e oneri - Altri debiti 50.978 16.984 60.081 19.638
Fair value derivati 16.508 4.541 14.242 3.919
Altri 15.324 5.316 13.419 4.899
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell'esercizio - - 7.517 2.588
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali di esercizi precedenti 56.861 18.087 58.174 18.948
TOTALE 186.477 59.620 186.628 60.178
Imposte differite:        
Ammortamenti anticipati/eccedenti 75.416 22.040 85.091 25.379
Differenze nei criteri di valutazione del magazzino 775 213 758 211
Capitalizzazioni costi R&D 42.300 14.384 39.450 13.424
Altri 6.493 1.678 8.233 2.280
TOTALE 124.984 38.315 133.532 41.294
Imposte anticipate (differite) nette   21.305   18.884
Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate (differite):
Perdite fiscali riportabili a nuovo 65.423 21.025 62.715 20.354

 

L’effetto fiscale è stato calcolato sulla base delle aliquote applicabili nei singoli paesi che risultano in linea con l’esercizio precedente ad eccezione dell’aliquota in Gran Bretagna (20% al 31 dicembre 2013 rispetto a 23% nell’esercizio precedente).

La variazione nella linea “Imposte anticipate (differite) nette” rispetto al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 2.421 mila e differisce per Euro 433 mila da quanto registrato nel Conto Economico alla voce “Imposte sul reddito – Imposte differite (anticipate)” (Euro 2.854 mila) per:

  • movimenti di poste patrimoniali che non hanno avuto effetti economici e pertanto il relativo effetto fiscale negativo pari a Euro 550 mila è stato contabilizzato negli Altri utili (perdite) complessivi (effetto positivo relativo al fair value dei derivati designati in cash flow hedge per Euro 620 mila; effetto negativo relativo agli utili/perdite attuariali derivanti dall’applicazione dello IAS 19 revised per Euro 1.170 mila);
  • riclassifiche o differenze cambio per Euro 117 mila.

L’incremento della voce “Fondi di ristrutturazione” si riferisce essenzialmente al processo di ristrutturazione della controllata Filtrauto S.A..

La riduzione dell’effetto fiscale nella voce “Altri fondi rischi e oneri - Altri debiti” deriva principalmente dalla riduzione delle passività legate ai fondi pensione e delle passività legate ai fondi rischi di garanzia prodotti rivenienti dall’acquisto del Gruppo Systemes Moteurs a seguito del pagamento parziale della relativa passività.

La voce “Altri” delle imposte differite attive comprende poste di varia natura tra le quali, a titolo esemplificativo, costi con deducibilità fiscale differita (ad esempio bonus riconosciuti ai dipendenti, imposte indirette la cui deducibilità è collegata all’effettivo pagamento, costi per servizi intercompany nelle controllate argentine la cui deducibilità è collegata all’effettivo pagamento) o contro la doppia imposizione internazionale da utilizzare in esercizi futuri in riduzione dei debiti fiscali da pagare nella controllata spagnola Sogefi Filtration S.A..

Le “Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali di esercizi precedenti” fanno riferimento alle controllate Allevard Sogefi U.S.A. Inc. (Euro 6.802 mila; Euro 7.109 mila al 31 dicembre 2012), Allevard Rejna Autosupensions S.A. (Euro 4.760 mila; Euro 5.084 mila al 31 dicembre 2012), Sogefi Filtration Ltd (Euro 2.933 mila; Euro 3.416 mila al 31 dicembre 2012), Sogefi Filtration S.A. (Euro 1.972 mila; Euro 2.308 mila al 31 dicembre 2012), United Springs S.A.S. (Euro 921 mila; Euro 1.031 mila al 31 dicembre 2012) e Systèmes Moteurs S.A.S. (Euro 699 mila; Euro 2.588 mila al 31 dicembre 2012). L’iscrizione di tali imposte è avvenuta in quanto si ritiene probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le perdite fiscali possano essere utilizzate. Tale probabilità si evince dal fatto che le perdite si sono generate per circostanze non ordinarie, quali ristrutturazioni passate o in atto, che è improbabile che si ripetano. Inoltre si segnala che le perdite della controllata inglese sono illimitatamente riportabili nel tempo e quelle della controllata spagnola possono essere utilizzate entro il 2028. Le perdite della controllata francese sono illimitatamente riportabili nel tempo ma, sulla base di una nuova legge emanata nel 2012,  l’importo utilizzabile ogni anno è limitato, allungando in tale modo il periodo di recupero.

Si precisa che le imposte anticipate relative alla “Svalutazione crediti” e alla “Svalutazione magazzino” includono importi che si riverseranno prevalentemente nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio.

In relazione agli ammontari inclusi nella voce “Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate (differite)”, va osservato che non sono state iscritte imposte anticipate in quanto non sussistevano a fine esercizio condizioni che potessero confortare sulla probabilità della loro recuperabilità. Le “Perdite fiscali riportabili a nuovo” si riferiscono principalmente alle controllate Allevard Sogefi U.S.A. Inc. (quota delle perdite non iscritta tra le imposte anticipate in quanto non recuperabile nel periodo esplicito del piano pluriennale della società), Allevard Rejna Autosupensions S.A. (quota delle perdite non iscritta tra le imposte anticipate in quanto non recuperabile nel periodo esplicito del piano pluriennale della società), S. ARA Composite S.A.S. e alle controllate cinesi e inglesi della business unit Sistemi Motore.

L’incremento della voce “Perdite fiscali riportabili a nuovo” è dovuto principalmente alle perdite di alcune società operanti nella business unit Sospensioni e alle perdite della controllata Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd. Non sono state iscritte imposte anticipate su tali perdite in quanto i flussi del periodo esplicito del piano pluriennale della società consentono il recupero solo delle imposte anticipate già iscritte nei precedenti esercizi. 

CAPITALE SOCIALE E RISERVE

Capitale sociale

Il capitale sociale della Capogruppo Sogefi S.p.A. è interamente versato e ammonta al 31 dicembre 2013 a Euro 60.924 mila (60.712 mila al 31 dicembre 2012), diviso in n. 117.162.292 azioni ordinarie da nominali Euro 0,52 cadauna.

Nell’esercizio 2013 il capitale sociale è aumentato da Euro 60.712 mila (suddiviso in n. 116.753.392 azioni ordinarie da nominali Euro 0,52 ciascuna) a Euro 60.924 mila (suddiviso in n. 117.162.292 azioni). Tutte le azioni ordinarie sono interamente versate. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione sono state conferite deleghe per un periodo di cinque anni dalla data di iscrizione al Registro Imprese della delibera assembleare del 23 aprile 2009 per aumentare in una o più volte il capitale sociale fino ad un massimo di Euro 250 milioni (valore nominale) e di ulteriori massimi Euro 5,2 milioni (valore nominale) a favore di Amministratori e dipendenti della Società e di sue controllate.

Alla data del 31 dicembre 2013, la Società ha in portafoglio n. 3.763.409 azioni proprie pari al 3,21% del capitale.

Viene di seguito esposta la movimentazione delle azioni in circolazione:

(Azioni in circolazione) 2013 2012
Numero azioni di inizio periodo 116.753.392 116.662.992
Numero azioni emesse per sottoscrizione di stock options 408.900 90.400
Numero azioni ordinarie al 31 dicembre 117.162.292 116.753.392
Numero azioni emesse a seguito della sottoscrizione di stock options contabilizzate alla voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2013 60.000 -
Azioni proprie (3.763.409) (3.981.095)
Numero azioni in circolazione al 31 dicembre 113.458.883 112.772.297

 

Di seguito si riporta l’evoluzione del patrimonio netto di Gruppo:

(in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva per azioni proprie in portafoglio Azioni proprie in portafoglio Riserva di conversione Riserva legale Riserva cash flow hedge Riserva piani di incentivazione basati su azioni Riserva utili/perdite attuariali Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi Altre riserve Utili a nuovo Utile del periodo Totale
Saldi al 31 dicembre 2011 60.665 12.145 7.691 (7.691) 3.721 12.320 (9.158) 2.319 (14.850) 5.741 3.111 83.535 24.046 183.595
Aumenti di capitale a pagamento 47 47 - - - - - - - - - - - 94
Destinazione utile 2011:                            
Riserva legale - - - - - - - - - - - - - -
Dividendi - - - - - - - - - - - (14.716) - (14.716)
Riporto utili - - - - - - - - - - - 24.046 (24.046) -
Acquisti netti azioni proprie - (1.396) 1.396 (1.396) - - - - - - - - - (1.396)
Costo figurativo piani basati su azioni - - - - - - - 1.233 - - - - - 1.233
Altre variazioni - - - - - - - - - - - (63) - (63)
Fair value attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - - - - - - - -
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a patrimonio netto - - - - - - (7.491) - - - - - - (7.491)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a conto economico - - - - - - 2.121 - - - - - - 2.121
Utili (perdite) attuariali - - - - - - - - (3.370) - - - - (3.370)
Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi - - - - - - - - - 2.811 - - - 2.811
Differenze cambio da conversione - - - - (10.664) - - - - - - - - (10.664)
Risultato del periodo - - - - - - - - - - - - 28. 246 28.246
Saldi al 31 dicembre 2012 60.712 10.796 9.087 (9.087) (6.923) 12.320 (14.528) 3.552 (18.220) 8.552 3.111 92.802 28.246 180.420
Aumenti di capitale a pagamento 212 429 - - - - - - - - 126 - - 767
Destinazione utile 2012:                            
Riserva legale - - - - - - - - - - - - - -
Dividendi - - - - - - - - - - - (14.667) - (14.667)
Riporto utili - - - - - - - - - - - 28.246 (28.246) -
Costo figurativo piani basati su azioni - - - - - - - 1.562 - - - - - 1.562
Altre variazioni - 495 (495) 495 - - - (511) - - - (121) - (137)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a patrimonio netto - - - - - - (5.753) - - - - - - (5.753)
Fair value strumenti di copertura dei flussi di cassa: quota rilevata a conto economico - - - - - - 3.493 - - - - - - 3.493
Utili (perdite) attuariali - - - - - - - - 2.965 - - - - 2.965
Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi - - - - - - - - - (550) - - - (550)
Differenze cambio da conversione - - - - (20.737) - - - - - - - - (20.737)
Risultato del periodo - - - - - - - - - - - - 21.124 21.124
Saldi al 31 dicembre 2013 60.924 11.720 8.592 (8.592) (27.660) 12.320 (16.788) 4.603 (15.255) 8.002 3.237 106.260 21.124 168.487

 

Riserva da sovrapprezzo azioni
Ammonta a Euro 11.720 mila rispetto a Euro 10.796 mila dell’esercizio precedente.
L’incremento per Euro 429 mila è derivato dalla sottoscrizione di azioni previste nell’ambito dei piani di stock option.
La Capogruppo Sogefi S.p.A. nel corso dell’esercizio 2013 ha ripristinato per Euro 495 mila la riserva da sovraprezzo azioni in seguito all’assegnazione, a titolo gratuito, di n. 217.686 azioni proprie a beneficiari del piano di Stock Grant 2011.

Azioni proprie in portafoglio
La voce “Azioni proprie in portafoglio” corrisponde al costo di acquisto delle azioni proprie in portafoglio. I movimenti dell’anno ammontano a Euro 495 mila e si riferiscono all’assegnazione a titolo gratuito di n. 217.686 azioni proprie come riportato nel commento alla “Riserva piani di incentivazione basati su azioni”.

Riserva di conversione
Tale riserva è utilizzata per registrare le differenze cambio derivanti dalla traduzione dei bilanci delle controllate estere.
I movimenti del periodo evidenziano un decremento di Euro 20.737 mila riconducibile principalmente al deprezzamento del Real brasiliano, del Dollaro canadese e del Peso argentino nei confronti dell’Euro.

Riserva utili/perdite attuariali
La riserva accoglie l’effetto netto sugli altri utili (perdite) attuariali al 1° gennaio 2012 derivante dall’applicazione dell’emendamento al principio IAS19 “Benefici ai dipendenti”. Sono inoltre inclusi nella voce gli utili e le perdite attuariali maturati successivamente al 1° gennaio 2012 e riconosciuti negli Altri utili (perdite) complessivi.

Riserva cash flow hedge
La riserva si movimenta con la contabilizzazione dei flussi finanziari derivanti da strumenti che, ai fini dello IAS 39, vengono destinati come “strumenti a copertura dei flussi finanziari”. I movimenti del periodo rilevano un decremento netto per Euro 2.260 mila.

Riserva piani di incentivazione basati su azioni
La riserva si riferisce al valore del costo figurativo dei piani basati su azioni assegnate ad amministratori e dipendenti, deliberati successivamente alla data del 7 novembre 2002, ivi inclusa la quota relativa al piano di stock grant deliberato nell’anno 2013.
Nel 2013, a seguito dell’esercizio di diritti derivanti dal Piano di Stock Grant 2011 e conseguente assegnazione, a titolo gratuito, ai beneficiari di n. 217.686 azioni proprie a titolo gratuito, l’importo di Euro 511 mila, corrispondente al fair value alla data di assegnazione dei diritti (Units), è riclassificato dalla “Riserva piani di incentivazione basati su azioni” alla “Riserva da sovraprezzo azioni” (per Euro 495 mila) e alla “Riserva utili a nuovo” (per Euro 16 mila).

Utili a nuovo
Ammontano a Euro 106.260 mila e includono gli importi per utili non distribuiti.
La riduzione per Euro 121 mila si riferisce principalmente alla variazione della percentuale di possesso della controllata Allevard IAI Suspensions Private Ltd.

Imposte su voci imputate ad Altri utili (perdite) complessivi
Di seguito si riporta l’ammontare delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce degli Altri utili (perdite) complessivi:

(in migliaia di Euro) 2013 2012
  Valore lordo Imposte Valore Netto Valore lordo Imposte Valore Netto
Utili (perdite) iscritti a riserva cash flow hedge (2.260) 620 (1.640) (5.370) 1.476 (3.894)
Utili (perdite) attuariali 2.965 (1.170) 1.795 (3.370) 1.335 (2.035)
Utili (perdite) iscritti a riserva di conversione (21.319) - (21.319) (10.849) - (10.849)
Totale Altri utili (perdite) complessivi (20.614) (550) (21.164) (19.589) 2.811 (16.778)

 

Capitale e riserve di terzi

Il saldo ammonta a Euro 20.426 mila e si riferisce alla quota di patrimonio netto di competenza degli Azionisti Terzi.
La voce è così composta: Euro 2.820 mila relativi alla controllata Shanghai Allevard Springs Co., Ltd; Euro 13.814 mila relativi alla controllata Iberica de Suspensiones S.L.; Euro 482 mila relativi alla controllata S.ARA Composite S.A.S.; Euro 356 mila relativi alla controllata Allevard IAI Suspensions Private Ltd; Euro 2.889 mila relativi alla controllata Sogefi M.N.R. Filtration India Private Ltd; Euro 65 mila relativi alla controllata Sogefi Rejna S.p.A..


ANALISI DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA


La seguente tabella riporta il dettaglio della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e la riconciliazione con la posizione finanziaria netta risultante dalla tabella riportata nella Relazione sulla gestione:

(in migliaia di Euro) 31.12.2013 31.12.2012
A. Cassa 125.344 85.209
B. Altre disponibilità liquide (Investimenti posseduti sino a scadenza) 7.462 8.199
C. Titoli tenuti per la negoziazione 14 15
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 132.820 93.423
E. Crediti finanziari correnti 32 15
F. Debiti bancari correnti 6.885 8.377
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 76.750 89.596
H. Altri debiti finanziari correnti 93 1.011
I . Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) 83.728 98.984
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (49.124) 5.546
K. Debiti bancari non correnti 213.675 267.773
L. Obbligazioni emesse 107.834 -
M. Altri debiti non correnti 32.208 22.529
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) 353.717 290.302
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) 304.593 295.848
Crediti finanziari non correnti - -
Indebitamento finanziario netto inclusi i crediti finanziari non correnti (come da "Posizione finanziaria netta" risultante nella tabella riportata nella Relazione sulla gestione) 304.593 295.848

 

Di seguito si riporta una descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine dell’esercizio (si rimanda alla nota n. 16 per maggiori dettagli sui finanziamenti):

  • prestito di Euro 100.000 mila Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore di 4;
  • prestito di Euro 40.000 mila Banca Europea degli Investimenti (BEI): rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 60.000 mila Intesa Sanpaolo S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5;
  • prestito di Euro 25.000 mila Banca Carige Italia S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 10.000 mila GE Capital Interbanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 25.000 mila Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito sindacato 2012 di Euro 200.000 mila: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di Euro 15.000 mila Banco do Brasil S.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di USD 115.000 mila: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di Euro 25.000 mila: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l’EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4.

Al 31 dicembre 2013 tali covenant risultano rispettati.